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Come si supera la paura di fidarsi degli altri?

Tre ragazzi che si tengono per mano
A volte è talmente difficile mettere da parte la propria diffidenza, che far crescere i rapporti sembra un'impresa utopica. Con l'impegno non esiste utopia, ma quanto è realmente possibile accantonare il timore di essere feriti e superare la paura di fidarsi degli altri?
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Seppure i rapporti umani siano alla base del nostro vivere, la paura di fidarsi è incredibilmente comune. Ci sono persone che non riescono a godersi al 100% i legami in maniera positiva. Alcune persone, infatti, il più delle volte scottate e deluse dagli eventi della vita, hanno enormi difficoltà nel momento in cui il rapporto supera lo step della conoscenza superficiale e inizia ad andare nella direzione dei legami importanti.

La fiducia è alla base di tutte le relazioni significative nella vita di una persona: senza di essa i concetti di famiglia, amicizia e amore non avrebbero ragion d'esistere. Eppure le relazioni interpersonali sono il motore di tutto e non esisterebbero se non ci fossero persone capaci e convinte di mettere da parte la paura di fidarsi degli altri.

Pistantrofobia: paura di fidarsi degli altri

Prima di parlare di un atteggiamento psicosociale è sempre meglio definirne il concetto. Infatti, la paura di conoscere e farsi conoscere, e tutte le inquietudini che ne conseguono, ha un nome e un cognome. In questo caso si parla di "Pistantrofobia" ed è letteralmente la paura di fidarsi degli altri. Il più delle volte, dietro ad atteggiamenti di chiusura, rifiuto e scetticismo, ci sono esperienze negative passate o relazioni finite male. Sono proprio queste che hanno contribuito a delineare i tratti tipo di un individuo affetto da una paura irrazionale di costruire una relazione intima con qualsivoglia persona. Ecco alcuni sintomi inconfondibili di chi preferirebbe restare solo piuttosto che fidarsi di qualcuno:

  • Dubita di tutto ciò che gli viene detto e di qualsiasi persona che incontra;
  • Ogni rapporto che immagina ha uno scenario disastroso;
  • È alla continua ricerca di conferme, rassicurazioni e certezze;
  • Ha la tendenza a controllare il partner (anche di nascosto);
  • Inquietudine e malessere in qualsiasi rapporto.
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"Fidarsi è bene, non fidarsi è meglio", giusto?

Love all, trust a few, do wrong to none. "Ama tutti, credi a pochi e non far del male a nessuno": come si può ben notare, la diffidenza è un'arte presente in ogni epoca, proprio come dimostra anche William Shakespeare nelle sue affermazioni. Vero è che la vita è imprevedibile e che esistono miliardi di persone tutte diverse e tutte con una propria indole. Ciò non significa, però, che sulla strada di ognuno ci sia sempre qualcun altro pronto a ferirlo. Anche se oggi esistono figure come i "Dark Empath", cioè persone che, attraverso un lavoro di empatia cognitiva, possono attrarti a sé per conoscerti più in profondità e ferirti, non vuol dire che tutti debbano essere così.

Nella vita bisogna scegliersi le amicizie e questo è un dato inviolabile. Sicuramente non è necessario raccontarsi al primo che capita, ma bisogna aprirsi poco a poco cercando di capire reciprocamente se si può essere sulla stessa lunghezza d'onda. In questi casi, quando due persone sono compatibili, non c'è molto da fare: che sia un'amicizia o un amore, due persone affini saranno portate naturalmente a instaurare un rapporto nel tempo. A meno che non ci sia lo zampino del diffidente che stronca qualsiasi cosa sul nascere, creando quell'indistruttibile velo di distanza tra sé e l'altro.

Chiudi quella voragine tra te e l'altro: vivi!

Bisogna accettare la condizione in cui nella fiducia non esistono certezze assolute. È proprio qui che sta l'enorme e gigantesco passo da fare. Per chi già si trova in coppia, la mancanza di fiducia potrebbe portare a un eccesso di gelosia (spesso anche infondata), capace di rovinare un rapporto. Anche per i più scettici e chiusi, a volte bisogna lanciarsi: bisogna decidere se ne vale la pena e buttarsi a pieno. Poco importa se la vita continuerà a scottarti, abbi il coraggio di rischiare, di vivere.

Non credo esista una soluzione da manuale per imparare a fidarsi degli altri. Quello che sicuramente esiste, però, è la voglia di non vivere una vita a metà; la voglia di abbandonare il punto di vista di chi sta dietro le quinte e di uscire sul palco esponendosi a 360°. So che può terrorizzare e può sembrare follia, ma alla fine la vita è una, e anche se c'è una parte di te che si è sgretolata nel tempo, sappi che ce ne sono altre mille che vogliono emergere e vivere appieno. Datti la possibilità di conoscere e farti conoscere: chissà, forse alla fine la vita potrebbe anche sorprenderti!

P.S. Se da un lato c'è la diffidenza di Shakespeare che ci spinge verso la chiusura, dall'altro c'è Hemingway secondo il quale: Il modo migliore per scoprire se puoi fidarti di qualcuno è dandogli la tua fiducia. Le possibilità sono due, adesso sta solo a te scegliere: preferisci restare dietro le quinte con Shakespeare o diventare il protagonista della tua vita con Hemingway?

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