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Esiste davvero la paura di impegnarsi in una relazione?

paura di impegnarsi in una relazione
22-12-2022
La paura di impegnarsi in una relazione è reale? Quante volte ce lo siamo sentite dire o lo abbiamo detto, chiedendoci quale fosse il vero significato di questo freno?

La paura di impegnarsi in una relazione sana ed esclusiva esiste davvero o è solo una scusa per indorare la pillola quando si vuole rifiutare qualcuno? Ebbene si, i motivi possono essere diversi, ma la paura di impegnarsi esiste, ed è legittima. C’è chi non vuole limitare la propria indipendenza, chi teme di soffrire di nuovo e chi addirittura soffre della Commitment Phobia, tanto da provare una vera e propria ansia da relazione.

I motivi dietro questa paura possono essere molteplici e diversi per ciascuna persona. Possono dipendere da esperienze passate dolorose e deludenti, dall’eccessivo bisogno di controllo oppure semplicemente perché la relazione intesa in senso tradizionale, non è un concetto che si addice a tutti. Indagare le cause e cercare di essere gentili con se stessi è essenziale.

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Paura vera o scusa comoda?

C’è da fare una premessa necessaria: la paura di impegnarsi esiste ed è reale e spaventosa, ma è anche spesso sfruttata come giustificazione impropria. La paura e la mancanza di volontà sono cose diverse. Anche non avere voglia di impegnarsi è lecito, ciò che risulta scorretto è la mancata dichiarazione di intenti.

Per farla breve, non c’è una legge che obbliga a impegnarsi in una relazione, è però giusto farlo presente al proprio partner in modo chiaro. Se non è un buon momento per una storia d’amore, basta parlarne, nessuno giudicherà. Farsi scudo della paura è sbagliato però, perché l’altra persona ha il diritto di sapere cosa desidera l'altro o l'altra dalla relazione. Insomma, dire “ho paura di legarmi” lascia sottointeso che la voglia legarsi c’è. Prendiamoci la responsabilità di dire come stanno le cose e di non creare false speranze.
Se avete il dubbio che il vostro o la vostra partner stia usando la scusa della paura per sfuggire all’impegno parlate e cercate di guardare alla relazione con obiettività (e soprattutto sincerità).

Quando si può parlare di Commitment Phobia?

Le persone che soffrono di Commitment Phobia hanno una paura irrazionale dei legami e arrivano a sperimentare ansia da relazione. Non si tratta di persone senza cuore, anzi. Stiamo parlando di individui che provano gli stessi sentimenti di chiunque altro, ma in maniera più intensa e paurosa, arrivando a scambiare emozioni intense come l’innamoramento per situazioni ansiose che li portano alla fuga. Molti di loro vorrebbero costruire relazioni solide e durature, ma l’ansia diventa così opprimente da non permetterglielo. Come ogni fobia, va indagata e analizzata insieme ad un esperto per cercare una soluzione, rivolgersi a psicologi e psicologhe qualificate è sempre la soluzione migliore, in questi casi è meglio evitare il fai da te.
Ma se non si tratta di Commitment Phobia?

Paura di impegnarsi in una relazione per soffrire di nuovo

La paura di impegnarsi in una relazione non è necessariamente Commitment Phobia. A volte il vero problema è il passato. Vecchie ferite che non guariscono, delusioni forti e traumatiche, relazioni tossiche e distruttive, a volte il bagaglio che ci portiamo appresso pesa più di quanto crediamo. La paura di investire anima e corpo e poi ritrovarsi senza terra sotto i piedi è comprensibile. Quando si decide di dedicare tempo, attenzioni e affetto ad una persona, bisogna tenere conto del fatto che dall’altra parte potrebbe non esserci lo stesso impegno o coinvolgimento.
Purtroppo, anzi, per fortuna, non possiamo leggere nella mente degli altri. Quello che possiamo fare è fidarci e sperare di riporre il nostro cuore in buone mani e se la paura ci blocca, dobbiamo dirlo al partner senza temere, la comunicazione non deve mai mancare. Buttarsi a cuor leggerlo a volte è l'opzione migliore.

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Il terrore di perdere la propria indipendenza

La paura non sempre nasce da situazioni traumatiche o da sofferenze, in alcuni casi è il contrario. Quando si vive in una situazione di benessere e serenità può nascere la paura di cambiare il proprio status. Chi vuole rischiare di perdere la propria condizione di felicità? Nessuno. Per questo motivo moltissime persone sperimentano la paura di impegnarsi in una relazione, perché temono che la vita di coppia possa essere meno appagante dell’indipendenza da single. Questo succede soprattutto se in passato ci sono state relazioni simbiotiche, che lasciavano poco spazio all'autonomia personale, e che in qualche modo hanno prodotto un trauma emotivo limitando fortemente la libertà.
In questo caso la cosa da fare è una sola: provare. Se la relazione è sana e funzionale non limiterà la libertà e l’indipendenza di nessuno, ma anzi sarà fonte di arricchimento. Se così non fosse, dietro front.

La relazione di coppia non è l’unico modo per impegnarsi in amore

L’essere umano è per natura poligamo, la monogamia è stata costruita ad hoc nelle diverse culture, introducendo un nuovo concetto di relazione intima e di famiglia. La storia insegna che sono sempre esistiti gruppi in cui l’esperienza “poli” era contemplata e vissuta in armonia e rispetto tra le persone. Il concetto di poliamore quindi apre le porte a quello più complesso di polifamiglia e polifedeltà.

Se il pensiero di una relazione stabile a due è la cosa più spaventosa da immaginare, forse è perché la monogamia non fa per tutti. Esistono relazioni poligame e poliamorose funzionali. La base però deve essere la consensualità tra i partner, che permette di avere contemporaneamente più rapporti di tipo affettivo-intimo-erotico e sessuale, in armonia e rispetto reciproco. Promettere monogamia e poi infrangere la promessa è scorretto, meglio mettere le carte in chiaro e costruire la relazione che meglio rispecchia le proprie necessità.

La paura di impegnarsi in una relazione non è sempre una scusa comoda e versatile. Spesso è un ostacolo che blocca e crea forte disagio, è sempre meglio indagare i motivi, trovarne la radice e comunicare con il partner.

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