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Ecco perché a volte bloccare qualcuno è la cosa migliore da fare

bloccare qualcuno
12-01-2024
Ecco perché, a volte, bloccare qualcuno sui social o su whatsapp può essere la cosa migliore che si possa fare per se stessi e per il proprio benessere mentale.

In un mondo che ci vuole tutti connessi e pronti a socializzare (anche solo virtualmente) a volte disconnettersi e mettere le giuste distante e limiti tra noi e gli altri può rappresentare l’unica o la migliore via da seguire. Così come, a volte, non siamo noi a doverci allontanare dai social o dalle chat, ma quello che serve davvero è bloccare qualcuno dall’avere dei contatti con noi tramite questi mezzi di comunicazione tanto comodi e semplici da usare quanto, a volte, deleteri.

Un gesto che, da parte di chi lo riceve, può essere associato a immaturità ma che in realtà ha molte più ragioni di essere fatto di quanto non si possa immaginare. Un gesto che rappresenta a tutti gli effetti un confine virtuale che si pone tra noi e le altre persone, come una sorta di fermo, che ci separa dalla persona che si è deciso di bloccare e che determina una disconnessione immediata da chi si aveva davanti.

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Da cosa dipende il desiderio di bloccare qualcuno

Una scelta, quella di bloccare qualcuno, che ha motivazioni reali per essere compiuta, come in primis quella di allontanarsi da potenziali problemi o da conflitti che possono generarsi se non lo si fa, aiutandoci a proteggerci da situazioni che si ritengono “pericolose” o non gestibili in modo sereno. E che spesso rappresenta l’unica soluzione possibile da seguire, così come l’unica scelta opportuna da fare.

Un gesto che, quindi, non è solo un click sulla tastiera del telefono, ma racchiude in sé molteplici significati, che vanno dall’autodifesa al blocco dell’invadenza esterna, dalla manifestazione di rabbia verso chi si è deciso di bloccare o dall’intenzione di dimenticare quella persona, fino alla paura che si ha verso atteggiamenti da parte dell’altro o anche dalla volontà di infliggere una punizione a chi è dall’altro capo del mondo virtuale.

Quando bloccare qualcuno è segno di immaturità?

Esiste però anche la possibilità che il voler bloccare qualcuno sia sintomo di immaturità da parte di chi desidera utilizzare questo espediente. E questo accade quando la persona in questione manifesta un’incapacità nell’affrontare le proprie difficoltà emotive o eventuali conflitti, preferendo bloccare chi si ha davanti piuttosto che affrontare in modo adulto e consapevole i propri “problemi”.

Ecco perché è importante capire le motivazioni che ci spingono a fermare i contatti con un’altra persona, analizzando le nostre motivazioni e, se derivano da proprie mancanze, agendo sulle stesse, utilizzando questo campanello d’allarme come un modo per affrontare i propri problemi.

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Quando è meglio mettere un blocco a chi si ha "davanti"

L’atto di bloccare qualcuno, quindi, arriva da tutta una serie di motivazioni diverse e che nascono per ragioni diverse. Quando però queste sono volte a donare come una sorta di protezione al soggetto che blocca, che utilizza questa possibilità come mezzo di tutela, allora è bene farlo.

Queste, infatti, sono motivazioni più che valide quando ci si trova a disagio in una situazione o quando si ha la sensazione che il rapporto virtuale che si sta vivendo non sia del tutto sano e trasparente. Così come quando chi comunica con noi (sconosciuto o conosciuto) lo fa in termini e modi non appropriati e che vanno a ferire o ledere la nostra persona. Ma anche quando si vive o si è vissuta una relazione tossica e che ci ha creato danni, mettendo un blocco utile a creare una distanza che ci permetta di preservare il proprio stato di benessere.

Dopo tutto se c’è una cosa negativa che hanno i social è proprio questa, ovvero la possibilità di poter dire ciò che si vuole a chiunque in modo istantaneo e visibile, senza filtri e senza consenso da parte di chi si trova a ricevere il tutto. Ecco perché la possibilità di bloccare qualcuno può essere molto importante per il proprio benessere mentale. Un atto che testimonia maturità, al contrario di quanto detto prima, e consapevolezza verso ciò che si sta vivendo.

Un atto che riconosce la pericolosità di una determinata situazione e che permette di fermare comportamenti che vanno a ledere la nostra persona, sentimenti, libertà, ecc. mettendo un freno a chi si approccia e rivolge a noi in termini offensivi o con comportamenti eccessivi (sia in termini di presenza, gelosia, possessività, ossessione, ecc. ) e permettendoci di vivere più serenamente e senza paure la propria vita reale e virtuale.

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