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Ecco il vero motivo per cui ci sembra sempre di non avere tempo (e come uscirne)

Quando ci sembra di non avere mai tempo, il nostro umore ne risente, così come i risultati sul lavoro e la nostra interazione sociale. Essere multitasking può essere una soluzione, ma anche prendersi del tempo per non fare nulla non è da sottovalutare.

Il poco tempo libero che spesso abbiamo è in conflitto con i tanti impegni che riempiono la nostra giornata, e ci sembra di non disporne al meglio. Se alcuni di noi puntano sul multitasking come soluzione, questo, alla lunga, può portarci ancora più stress, se non ben alternato con del tempo dedito al relax e senza pesi. La sensazione che ci insegue è quella di avere troppo da fare e troppo poco tempo.

Se anche tu sei perennemente perseguitata dalla sensazione di non avere mai abbastanza ore, sappi di non essere la sola. Innumerevoli persone soffrono di quella che viene definita "povertà di tempo", ovvero la sensazione di averne troppo poco da dedicare alle cose che si vogliono fare.

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Fare troppe cose non ci lascia tempo

Da dove viene il nostro senso di povertà temporale, dato che tutti hanno 24 ore al giorno? Ci sono tre fattori principali che contribuiscono a sentirsi a corto di tempo. La prima, ovviamente, è il voler fare troppe cose: vi sembrerà ovvio, ma non va sottovalutato.  Più cerchi di adattarti alla tua giornata, più ti sentirai impegnata e meno tempo avrai. È un'idea semplice, ma che può essere facile trascurare.

Una vera soluzione non c’è, oltre a rallentare il ritmo, che è più facile a dirsi che a farsi. La maggior parte di noi ha molte responsabilità, da cui non è facile sfuggire (figli, lavoro, familiari, studio). E se non si riesce a fare tutto, o a farlo come vorremmo, porta l’impressione di perdere tempo, se non si è super produttivi.

Chi, invece, si trova da sé continui impegni, non sarà ben intenzionato a lasciarli: questo bisogno compulsivo di riempire la giornata può nascondere dei disagi interiori, che andrebbero affrontati con l’aiuto di un professionista. Infine, per alcuni può essere un'esperienza punitiva arrivare alla fine di ogni giornata sentendosi esausti, e poi doversi alzare e rifare tutto da capo.

Considerare il tempo un nemico è un errore

È inutile sperare (per assurdo) in giornate più lunghe, saremmo capaci di riempire anche quelle, non riuscendo a trovare, neanche in questo caso, il tempo giusto per noi e per riposarci. Si innesca un meccanismo per il quale ci sentiamo sotto pressione, dobbiamo riempire la giornata e fare tutto ciò che fanno gli altri.

E se non ci riusciamo? La colpa è sempre del tempo: quando facciamo del tempo il nemico, siamo destinati a perdere, perché le cose richiedono gli spazi necessari e il tempo non rallenta mai. Fortunatamente, possiamo cambiare il nostro rapporto con il trascorrere delle ore in modo da non lottare più contro di esso, imparare a gestirlo, e capire quando e se si può fare una determinata attività, in una giornata già piena.

La fretta per il futuro ci assilla

Quando siamo davvero impegnat*e la nostra mente ci dice che dobbiamo fare di più, finiamo per affrettarci ad arrivare alla cosa successiva. I risultati negativi sono molteplici: facciamo tutto, ma lo facciamo male, non ce lo godiamo e non rendiamo al meglio.

Non solo, il nostro corpo è presente, ma la nostra mente è nel futuro. Non stiamo mai veramente facendo quello che stiamo facendo quando ogni attività è vista come un modo per passare a quella successiva, come se la cosa reale fosse sempre un po' più avanti lungo la strada.

Questa abitudine crea più stress temporale perché ingrandisce tutto ciò che dobbiamo fare che non possiamo fare in questo momento. Intralcia anche qualsiasi divertimento che potremmo trovare in ciò che sta accadendo proprio in questo momento.

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Il caos per sforzarsi di fare di meno

Se riusciamo a relazionarci con il disagio di non avere abbastanza tempo, stiamo già facendo un passo avanti, ammettendo di avere un problema. Non sempre, però, rallentare, cercare di fare di meno, ci porta al nostro obiettivo.

È senza dubbio necessario, dobbiamo capire che non possiamo fare tutto, che ci sono delle cose a cui dover rinunciare, e altre in cui non dobbiamo dare per forza tutte le nostre energie. Al tempo stesso, però, un brusco rallentamento del nostro ritmo di vita, non è salutare, e va trovato un necessario equilibrio tra il prima e il dopo.

Questo ci permetterà anche di evitare ricadute: se siamo troppo fermi ci verrà la smania di riprendere quei ritmi infernali, danneggiandoci ancora. Dobbiamo capire che alcuni impegni saranno quotidiani, e altri solo a giorni alterni. Secondo numerosi studi, le persone generalmente si sentono più soddisfatte della propria vita quando hanno meno pressione del tempo. Va bene dire no, va bene perdere qualcosa, va bene pensare al nostro benessere prima del nostro “curriculum di attività”.

Cosa fare per noi stessi

Concediamoci un cuscinetto tra le attività, piuttosto che cercare di inserire un'altra cosa. Regaliamoci un po' più di spazio per pensare e respirare. Quando non stiamo facendo nulla, va bene non fare nulla.

Riduciamo il numero di attività nella nostra lista delle cose da fare quotidiane a quelle che sono veramente essenziali e concentriamoci sul farle bene, senza stress. Scegliamo le nostre tre priorità principali per la giornata e consideriamo qualsiasi cosa in più un "bonus".

Cerchiamo opportunità per svolgere alcuni compiti in compagnia o per lasciarli ad altri. Questo può essere impegnativo, ovviamente, perché richiede di rinunciare a un po' di controllo. Ma il guadagno in termini di tempo risparmiato può più che compensare il disagio iniziale. Quello che ci serve, dunque, è essere meno ossessionati dai tempi morti, perché la nostra vita non è una gara.

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