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Perché è importante scendere a patti con i nostri errori?

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16-05-2022
Sbagliare è umano, scendere a patti con gli errori e imparare da essi è un'opportunità. Ecco come farlo e perché ne vale davvero la pena

Sbagliare è umano, dicevano gli antichi. Quindi meglio imparare a scendere a patti con i nostri errori, imparando qualcosa, piuttosto che impuntarsi cercando di evitare ciò che fa parte della natura stessa dell’essere umano. Magari ritrovandosi in situazioni peggiori.

Dopo tutto, è proprio sbagliando che si comprendono le cose e spesso sono proprio gli errori che fanno crescere e progredire nel proprio cammino in modo più consapevole, sicuro e proficuo. Sperimentando nuove vie e dandosi la famosa seconda occasione per fare meglio, ma con la grande fortuna di sapere (forse) cosa evitare. Ma perché è così importante imparare a scendere a patti con gli errori che si commettono? E perché, forse, vale davvero la pena sbagliare?

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No, non siamo infallibili

Nonostante ci piaccia pensarlo, non siamo infallibili. Anzi, esattamente il contrario. Diciamo pure che fa parte della nostra natura e lo sbaglio è ciò che maggiormente caratterizza il nostro modus operandi da quando nasciamo.

Dopo tutto è tra una caduta e l’altra che si impara un po' per volta a camminare. O tra un errore di grammatica e un vocabolo mancato che si impara a scrivere correttamente. E così vale, anche se forse più dolorosamente, per tutto quanto. Sbagliare fa parte del processo evolutivo di ognuno di noi ed è importante imparare ad accettare questo aspetto di sé (e di tutti noi) e scendere a patti con i propri errori. Facendone tesoro per migliorarsi e amarsi un po' di più.

Errore non fa rima con amore

Il non ammettere e/o accettare i propri errori, infatti, nasce dal timore di non essere abbastanza per le persone a cui si vuole bene e che si hanno accanto, dai genitori quando si è più piccoli, al compagno/a con cui abbiamo scelto di passare la nostra vita (o parte di essa), dai colleghi di lavoro agli amici. E questo non fa che minare la propria autostima e considerazione di sé. Sfociando in atteggiamenti che poco hanno a vedere con l’amore che si dovrebbe avere in modo incondizionato per se stessi.

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Ecco perché, tra le altre, è importante imparare a scendere a patti con i propri errori. Non tanto per giustificarsi dall’averli commessi, quanto per sottolineare in primis a voi stessi, che non sono gli errori che fate o non fate a rendervi meritevoli di essere amati e/o accettati. Questo deve esserci a prescindere, soprattutto nel vostro personalissimo rapporto con voi stessi. Perché siamo già abbastanza così. Perfetti nella nostra imperfezione.

Scendere a patti con i propri errori per imparare

Ma non solo. Che sbagliare sia insito nella nostra natura è già stato detto (quindi tanto vale metterlo in conto), ma sappiate che è stato anche scientificamente dimostrato che l’errore rinforza e facilita l’apprendimento.

Questo significa che ogni volta in cui si sbaglia, il nostro cervello immagazzina l’informazione, avvisandoci quando ci si sta trovando in una situazione analoga. Imparando cosa fare e non fare, e di fatto contribuendo alla nostra crescita.

Scendere a patti con i propri errori, infatti, significa anche saperli riconoscere per non commetterli più. Se invece di fare questo li si snobba, minimizzandoli o facendo finta che non siano mai esistiti, è quasi certo che ci si ritroverà nuovamente a compiere le stesse cose, azioni e vivere le medesime situazioni. Sbagliando di nuovo.

Di fatto, quindi, non serve poi a molto evitare di sbagliare o non accettare e ammettere (soprattutto a stessi) di averlo fatto. Primo perché, come detto, la perfezione non esiste e non fare errori significherebbe solo vivere con il freno a mano tirato per paura di commettere qualche passo falso. Secondo perché è proprio nell’errore che capiamo chi siamo e cosa vogliamo.

Dandoci la possibilità di crescere, soprattutto a livello interiore, e di andare avanti. Più consapevoli e con qualche amico in più. Noi stessi e gli errori che abbiamo fatto e che (si, meno male) continueremo a fare.  

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