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Ecco qual è il vero motivo per cui postiamo contenuti sui social

Ragazza sorridente dentro a uno smartphone e circondata da simboli social
Perché postiamo sui social? Ecco una serie di motivi che (forse) vi sorprenderanno
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Vi siete mai chieste quale possa essere il motivo di fondo che ci spinge a postare sui social? Il social sharing è un fenomeno relativamente recente, ma ha avuto una portata talmente travolgente che probabilmente molte di noi faticano a ricordare i momenti i cui condividere la propria quotidianità online non era così usuale. Perché postiamo sui social? Per rispondere a questa domanda si sono uniti i team di Marketing Espresso, Movimento Etico Digitale e la University Network.

I dati fuoriusciti dalla loro indagine parla chiaro: i motivi di base che ci spingono a fare social sharing sono riconducibili soprattutto alla sfera psicologica. Ecco perché postiamo sui social e quanta influenza hanno i like sulla nostra vita quotidiana.

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Perché sentiamo la necessità di postare sui social

È questa la domanda sulla quale sono state poste le fondamenta di un’indagine da cui fuoriescono dei dati davvero interessanti. Partiamo da un presupposto necessario: avete idea di quante persone siano attive ogni giorno sulle piattaforme social? Si parla di cifre impressionanti, inimmaginabili fino a un decennio fa. Sarebbero infatti più di 41 milioni le persone che quotidianamente condividono sui social dettagli della loro vita.

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Numeri da capogiro che evidenziano la portata del fenomeno in esame e che non possono che far scaturire la domanda delle domande: perché postiamo sui social? Le esigenze che promuovono questo comportamento spesso compulsivo sono soprattutto di tipo psicologico e sono legate sia ai bisogni sociali che alla famigerata ricerca della felicità. Ecco in che modo.

L’influenza dei like sulla nostra vita

Interrogarsi sulla scelta di condividere la propria vita sui social, vuol dire inevitabilmente interrogarsi sulla portata che i "like" hanno sulla decisione di condividere o meno foto, post, reel, eccetera. Quanto influisce l’approvazione degli altri utenti sulla scelta di postare o non postare determinati contenuti? Secondo questo studio, molto. I "like" di conoscenti e sconosciuti rappresenterebbero infatti per gli utenti delle piattaforme social, la concretizzazione di un bisogno di approvazione e stima che è uno dei motivi principali per i quali postiamo contenuti.

Avete presente la piramide dei bisogni di Maslow? Descrive e graficizza tramite la figura di una piramide i bisogni degli esseri umani, partendo da quelli necessari per la sopravvivenza ( i fisiologici) alla base della piramide e via, via salendo con quelli sociali ed emotivi. Ecco, in questa piramide subito dopo il bisogno di sicurezza che segue il bisogno fisiologico, ci sarebbero, nell’ordine, il bisogno di appartenenza e il bisogno di stima.

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Ricevere "like" riguarda entrambi. Perché ci fa sentire approvati e in qualche modo appartenenti a un gruppo che si rispecchia in noi, che ci dà il suo benestare tramite un cuoricino o un pollice all’insù e che condivide i nostri stessi valori. Non solo, più "like" si ricevono, più si è spinti a continuare a postare perché l’approvazione diventa un incentivo a continuare su quella strada. Una sorta di ricompensa a cui diventa molto difficile rinunciare.

La ricerca della felicità nell’era social

La ricerca della felicità è il tema cardine su cui si interrogano da millenni filosofi e uomini di scienza e nell’era social, questa ricerca si sposta inevitabilmente anche nel mondo digitale. Sempre secondo lo studio in esame, l’atto di postare e condividere sui social ha radici che si legano alla ricerca della felicità o meglio all’apparire felici.

Il discrimine è netto e la differenza è lapalissiana, ma nella società dell’immagine l’apparenza conta più di ogni altra cosa ed ecco che se non si può essere felici, si può almeno fingere di esserlo, mostrandolo alla propria community. Apparire felici conta quasi più che esserlo davvero.

Ed è per questo che tendiamo a postare solo i nostri scatti migliori, sorrisi a 32 denti, la narrazione dei nostri traguardi e dei nostri successi, viaggi, party glamour, scorci paradisiaci. Sono tutte immagini che raccontano solo una parte della nostra vita, quella apparentemente più bella, spensierata e felice, l’unica che pensiamo possa essere degna di essere apprezzata dal mondo social.

Perché postiamo sui social: Identità VS Status

Bisogno di stima, bisogno di appartenenza, necessità di apparire felici, sono tra i motivi principali che rispondono alla domanda: Perché postiamo sui social? Ma non sono gli unici. Due motivi, altrettanto primari, si influenzano vicendevolmente. Parliamo del motivo identitario e di quello legato allo status. Una modalità consapevole, utile e di valore di usare i social è quella di usufruire delle piattaforme come degli strumenti per mostrare la propria identità.

Una vetrina per le nostre passioni, i nostri pensieri, le nostre idee, che possa mostrarli in modo autentico e consapevole, senza farsi fagocitare da like e approvazioni e senza trasformarsi per compiacere la propria community. Se si riesce a mantenere questo equilibrio l’esperienza sarà senz’altro positiva. Se invece si estremizza tutto questo si rischia di invalidare tutto, arrivando a confondere l’identità con lo status.

Affermare il proprio status infatti, non ha nulla a che vedere col mostrare se stessi. Lo status descrive la nostra condizione all’interno della società (o una condizione che vorremmo raggiungere) e non ha nulla a che fare con ciò che siamo davvero. Ambire a un determinato status è spesso un desiderio imposto dai social stessi e dalla società in generale, che ci spinge a raggiungere standard spesso irrealistici. Standard che minano il benessere mentale e fisico e che rischiano di rovinare in maniera importante, tutta la nostra esperienza sulle piattaforme social.

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