Tutti tendiamo a commettere gli stessi errori: è la natura umana. In psicologia, le parole giuste sono “coazione a ripetere”, e sono gli schemi che seguiamo, nel bene e nel male, nel corso della vita. Anche se ci hanno già fatto male più e più volte.
Forse conosci quella celebre canzone dei Properllerheads feat. Shirley Bassey che si chiama History Repeating, e se non la conosci dovresti rimediare subito, leggendone avidamente il testo. È un ottimo riassunto, insieme alle lezioni di storia che puoi ascoltare anche in classe, che l’essere umano quasi sempre non impara niente dai suoi errori, e ancor meno da quelli degli altri. Altrimenti non ci sarebbero le guerre, e il mondo semplicemente non sarebbe sull’orlo della catastrofe climatica.
VEDI ANCHE LifestyleAutosabotaggio: perché lo facciamo e come smettereCommettere gli stessi errori: una storia umana al 100%
Non sei sola in questa coazione a ripetere i tuoi stessi errori. I soliti. Quelli che mandano su tutte le furie la tua migliore amica, che ti conosce come le sue tasche e sa benissimo che ti sei infilata di nuovo in una situazione per cui piangerai, soffrirai e cercherai il suo aiuto. Eppure, qualcosa dentro di te ti porta sempre a commettere gli stessi errori. Cos’hai di sbagliato?
L’unica cosa sbagliata in te è che sei umana, se questo può essere considerato uno sbaglio. La psicologia, partendo da alcuni concetti introdotti da Sigmund Freud, è arrivata alla conclusione che l’uomo ricerca il piacere. Fin qui, tutto bene. Penseresti che una persona che è rimasta scottata da un’esperienza tenderà a non ripeterla più. Giusto? Sbagliato!
Nella teoria psicologica viene spiegato che la ricerca del piacere non è lineare come un algoritmo, dove un errore porta a una nuova strada. Al contrario, nella ricerca del piacere, le persone tendono a rivivere esperienze dolorose e traumatiche. La coazione è una forza irresistibile dentro di te che ti spinge a commettere l’errore che hai già fatto in precedenza. È una forza sostenuta da dinamiche interiori non sempre chiarissime, e di conseguenza praticamente ingovernabili.
Perché rifacciamo gli stessi sbagli?
La psicologia fa riferimento al concetto di economia e omeostasi: in altre parole, la nostra mente tende a ripetere gli schemi appresi, poiché più facili e meno imprevedibili, piuttosto che tentare qualcosa di nuovo. Lo status quo, in pratica, è un freno a mano che blocca la nostra propensione al cambiamento, anche quando questa è l’unica strada per trovare se stessi, e magari anche la felicità.
L’idea di base è che preferiamo sbagliare e commettere gli stessi errori su un territorio che conosciamo già, e che ci è familiare, piuttosto che avere successo in un campo nuovo e potenzialmente inconoscibile. Ancora una volta, la paura dello sconosciuto, dell’imprevisto, di quello che non si è mai sperimentato vince sull’idea logica e in apparenza così semplice che il cambiamento non è necessariamente peggiorativo.
VEDI ANCHE LifestyleLe abitudini mentali che consumano la nostra energia e ci fanno sentire sempre scaricheSulla carta ha perfettamente senso: se il tostapane non funziona più e ripararlo costa troppo, lo sostituisci. In una storia d’amore, un partner che non funziona non lo puoi riparare per svariati motivi biologici ed eugenetici, per fortuna. Ma è molto probabile che, nel momento in cui andrai a cercarne uno nuovo, sarà molto simile caratterialmente al precedente.
In altre parole il cervello, organo abitudinario, sceglie per te un territorio che già conosce, anche se è consapevole di quello che può portarti.
Siamo destinati a non trovare la persona giusta?
Commettere gli stessi errori, anche in amore, non significa che non possiamo trovare il modo di essere felici. Il cambiamento è foriero di vecchie abitudini, ma anche di tante novità potenziali che possono davvero ribaltare le sorti di una relazione. E dunque, la risposta è no.
Non sei destinata a commettere gli stessi errori che ti hanno costretta ad avere una serie di relazioni infelici. L’idea di base è che il tuo cervello ti spingerà sempre in una certa direzione, ma che qualsiasi cosa accadrà, sei tu il nostromo della tua nave.
Lascia perdere la storiella del principe azzurro che verrà a salvarti, un’idea tossica per cui prima o poi qualcuno ti tirerà fuori dal tuo loop di coazione a ripetere. Sei davvero autrice della tua storia, e anche protagonista indiscussa: quando prendi coscienza del fatto che sì, sarai sempre tu a decidere, in ultima istanza, cosa fare, comincerai a prendere in mano il tuo destino.
Allora, e solo allora, le cose cominceranno a cambiare per davvero. Sappi che questo percorso può essere più difficile per alcune persone, ma non per questo ti devi disperare. Al contrario, se senti di essere intrappolata in un circolo vizioso, è giunto il momento di fare due chiacchiere con un professionista della salute mentale. Sarà lui a darti le chiavi per aprire le porte del tuo futuro diverso e migliore.