Non saper mai dire di no, il non saper stabilire dei limiti nei confronti degli altri e delle loro richieste, il dare sempre la priorità agli obiettivi di chi avete davanti piuttosto che ai vostri. Non, non si tratta di altruismo o generosità, si tratta di permeabilità emotiva.
Una tendenza che si sviluppa nell’infanzia e nel momento in cui le persone che si sono prese cura di noi (e non solo i genitori o familiari) non sono stati in grado di dare la giusta importanza ai nostri sentimenti e bisogni, generando in noi la sensazione o la credenza che i bisogni degli altri (padre, madre, ecc.) avessero sempre la precedenza.
Un modus operandi che, con intento o meno, lascia dei segni in chi lo subisce, portando la persona stessa a sviluppare una permeabilità emotiva o i cosidetti limiti porosi, che gli impediscono di proteggersi e schermarsi dal mondo e da chi gli ruota intorno, lasciandola senza confini e in balia dei bisogni degli altri.
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Di fatto, quindi, si parla di permeabilità emotiva quando non si ha la capacità di stabilire dei confini definibili come sani, soprattutto a livello emotivo e psicologico. Una caratteristica che accomuna tra loro quelle persone che sono cresciute in contesti familiari di trascuratezza, in cui i propri bisogni, sentimenti e necessità emotive sono state dimenticate o trattate con superficialità, mettendo il soggetto nella condizione di credere che questo sia il modo corretto di vederle. E portando a diventare permeabili verso quelle degli altri. Ovvero ad assorbirle tutte o quasi.
Ma cosa accade quando si ha una permeabilità emotiva come caratteristica di base? Beh, molto semplicemente ci si lascia sopraffare dalle richieste e dai comportamenti degli altri, soddisfacendo i favori ripetuti richiesti dagli amici, sopportando i comportamenti aggressivi o poco gentili nelle relazioni familiari o sentimentali, o ancora trovandosi in un rapporto in cui i bisogni, desideri e necessità di uno sono messi in secondo piano rispetto a quelli dell’altro.
Tutte situazioni che portano sofferenza, una progressiva diminuzione se non mancanza di autostima e rispetto per se stessi, insoddisfazione e problemi nel riuscire a sentirsi pieni e realizzati.
Come si manifesta
La permeabilità emotiva, quindi, si manifesta ogni qualvolta (anche come atteggiamento costante) si presta maggior attenzione e impegno verso chi si ha accanto piuttosto che verso di sé, lasciandosi via via assorbire totalmente da queste priorità che non sono le nostre, proprio come farebbe una spugna e fino a saturazione totale.
Creare dei limiti a tutto questo e a prescindere dalla tipologia di relazione che si ha con le persone di cui si assorbono necessità e richieste, quindi, è fondamentale per poter ritrovare se stessi e per darsi la più che giusta importanza, vivendo relazioni più sane e proficui.
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Ma come fare per capire davvero si è soggetti a permeabilità emotiva? Osservando alcuni comportamenti tipici che si mettono in atto quando si assorbe tutto ciò che ci ruota intorno dimenticandosi di sé. Tra questi, per esempio, caratteristiche tipiche di chi è permeabile alle emozioni esterne sono:
- l’incapacità a dire di no;
- la tendenza a conformarsi alle aspettative esterne;
- il dare sempre priorità ai bisogni degli altri;
- l’avere una preoccupazione eccessiva verso le opinioni altrui;
- la paura dell’abbandono;
- il cercare sempre di compiacere gli altri (cosa che può portare a depressione e stati di ansia);
- la normalizzazione delle offese, delusioni e ferite ricevute;
ma anche:
- un’empatia molti sviluppata;
- la tendenza ad aprirsi agli altri senza considerare cosa questi potrebbero fare con le informazioni ricevute.
Tutte modalità di reazione passiva alle cose che portano insoddisfazione e a vivere in relazioni dannose e anche violente in vari modi. Ma come fare per evitare tutto questo?
Come superare la permeabilità emotiva
Imparando a mettere dei sani confini attraverso la “pratica” di alcuni atteggiamenti che tutti dovremmo imparare ad attuare, per esempio;
- sviluppando l’auto-compassione, imparando a riconoscere il nostro valore e amandoci;
- imparando a dire di no senza sensi di colpa ma sentendosi a proprio agio nel farlo, dopo tutto, se detto al momento opportuno, è una forma di rispetto verso se stessi e non di mancanza di attenzione verso gli altri;
- imparando a comunicare in modo assertivo, ovvero in modo chiaro, netto, sicuro, senza possibilità di fraintendimento o manipolazioni;
- non avendo paura di “deludere” chi avete accanto, ma prestando maggior attenzione al vostro benessere psicologico;
- imparando a riconoscere i vostri limiti e interessi, eliminando ciò che non si vuole dalla propria vita e arricchendola con ciò che, invece, vi piace e vi fa sentire vivi.
Tutti piccoli passi che vi porteranno ad essere pienamente voi stesse e a evitare di soccombere di fronte alle richieste e aspettative altrui, diventando da permeabili emotivamente a impermeabili e felici.