A volte pensiamo che per raggiungere un risultato ci voglia poco tempo, ma la realtà è che - nella maggior parte dei casi - per ottenere ciò che si vuole bisogna impiegare tempo e tanto impegno. Per questo il successo arriva quando si riescono a fissare piccoli step in grado di traghettarci verso il risultato finale.
C’è un metodo per chiamare tutto questo ed è stato coniato in America: il principio della forchetta e del coltello, metodo che permette di costruire abitudini che ci portano al raggiungimento degli obiettivi.
E come lo fa? Sicuramente andando a eliminare gran parte dello stress e del senso di delusione che ci abbattono ogni qual volta sentiamo di non avere più energie, o di non riuscire più a far fronte alle sfide. E poi insegnandoci a procedere a piccoli passi, perché la verità è che si scala una montagna un passo alla volta, e in ognuno di quei passi ci sono fatica, sudore e motivazione.
Vediamo come funziona il principio della forchetta e del coltello e come ci aiuta a costruire abitudini per raggiungere obiettivi.
Perché si chiama principio della forchetta e del coltello
Per capire come mai si chiama principio della forchetta e del coltello bisogna fare un esempio rubato dal mondo della cucina.
Se ci dobbiamo gustare una grande bistecca la mangeremo solo con la forchetta e in un sol boccone, oppure ce la gusteremo tagliandola a piccoli pezzi? Ecco, il nostro principio ci vuole suggerire la medesima cosa.
Non focalizziamoci sul tutto e subito, ma cerchiamo di essere grati e di godere di ogni piccolo passo che ci porta verso la nostra meta.
Come funziona
Il punto centrale del principio della forchetta e del coltello è quello di creare buone abitudini, sono quelle infatti che ci permetteranno di impostare la mente sul giusto atteggiamento da tenere per arrivare a raggiungere un obiettivo importante.
Perché per farlo non ci vorrà un istante, magari potrebbero essere necessari anni, e per non scoraggiarsi è importante non solo procedere a piccoli step, ma darsi delle abitudini che durante il percorso siano come dei motivatori.
Come costruire abitudini (e mantenerle)
Le abitudini non sono facili da costruire, soprattutto all’inizio. Ci pensiamo ogni volta che qualcosa di importante cambia nella nostra vita: “Come farò ad abituarmi alle novità?”.
È umano avere dei timori ed è lecito esprimerli. Però dobbiamo vivere con serenità, perché le abitudini si possono costruire. E soprattutto mantenere. Del resto, se ci soffermiamo a riflettere bene, gran parte delle cose che facciamo durante l’arco della giornata fanno parte di abitudini. Quindi, se abbiamo imparato una volta, perché non farcela anche una seconda.
Come se dovessimo iniziare a fare sport: all'inizio le sessioni di allenamento saranno molto brevi e per noi faticose, ma piano ci abitueremo andando a cercarci nuove sfide.
Ma come si fa? Doppiamo imparare e farlo finché non diventa consuetudine.
Quali sono le abitudini che aiutano a raggiungere gli obiettivi
Quali sono le buone abitudini che aiutano a raggiungere gli obiettivi?
- Ricordardi di celebrare
Una di quelle più importanti è celebrare ogni piccolo risultato, perché se il percorso è lungo ed è fatto di tante sfide, allora ogni minimo passo va ricordato. Aiuterà a non perdere la motivazione lungo la strada. E sarà un incentivo a continuare a fare bene.
- Scrivere tutto
Un’altra buona abitudine è quella di scrivere un diario in cui fissare gli step che ci porteranno a raggiungere un determinato scopo. Metterli nero su bianco aiuta a visualizzarli con chiarezza e a fare meno sforzo nel cercare di trasformarli in realtà. Si tratta anche di un modo per fissare e apprezzare davvero quello che si è raggiunto.
- Fissare obiettivi
Da non dimenticare anche l’importanza di darsi, soprattutto in un percorso lungo, dei piccoli obiettivi specifici da raggiungere, la sfida e il riuscire a superarla ci renderanno grati e sarà più semplice continuare a impegnarsi. Non serve fissare obiettivi troppo ambiziosi, anzi più sono piccolo e alla tua portata e meglio è. Ricorda che le ambizioni più grandi sono composte proprio da cose piccole e raggiungibili poco a poco.
Premiarsi e celebrare se stessi
Premiarsi e celebrare se stessi e i propri successi è importante e spesso dimentichiamo di farlo, focalizzandoci già sul prossimo impegno.
La verità è che se - invece – festeggiassimo le nostre vittorie, se ci dessimo il tempo di metabolizzarle, capiremmo quanto è lungo il percorso fatto. E magari, invece di guardare a quanto c’è ancora da fare, ci renderemmo più facilmente conto di quello che abbiamo già fatto.
No ai grandi cambiamenti in breve tempo
Avete presente la famosa lista dei buoni proposti che vorremmo stilare a ogni primo gennaio (o magari a settembre, se pensiamo che l’anno nuovo cominci da lì)? Ecco spesso è una delle ragioni per cui ci sentiamo scoraggiate, soprattutto nel caso non riuscissimo a portarla a termine.
La ragione sta nel fatto che il più delle volte contiene troppi obiettivi e troppo grandi. Quando invece dovremmo focalizzarci su poche cose, ma buone. Soprattutto sulle ragioni che ci spingono a voler ottenere un determinato risultato.
Lo possiamo fare appuntandoci frasi motivazionali che ci ricordano qual è la molla che ogni giorno ci porta a mettere tutto il nostro impegno in un progetto. E poi, lo ripetiamo, procedendo a piccoli passi.
Immaginiamoci un percorso lunghissimo, soltanto obbligandoci a fare delle tappe (e a celebrarle) riusciremo a compierlo con un po’ meno sforzo, ma con tanta motivazione in più.