Spesso usiamo il termine problemi esistenziali senza ragione, abusiamo di questo concetto ogni volta che noi o qualcuno a noi vicino è triste o si sente depresso (altra parola che andrebbe pesata). Parliamo di problemi esistenziali con ironia, anche sottovalutando la loro portata. Ma, dunque, cosa sono davvero e perché non dovrebbero essere sottovalutati?
Cosa sono i problemi esistenziali?
I problemi esistenziali sono comuni e più frequenti di quanto crediamo di solito, etichettandoli come qualcosa di estremo e molto lontano dalla nostra quotidianità. Si tratta di tutte le preoccupazioni che derivano dall'angoscia o dalle domande su argomenti difficili, come la morte, il significato della vita, la libertà e l'isolamento, la solitudine, e possono essere fonte di interesse psichiatrico.
Per questo motivo, i medici dovrebbero essere in grado di riconoscere e comprendere i principi di base per affrontare le questioni esistenziali in psicoterapia. Possono essere analizzati nel contesto socio culturale dell’esistenzialismo. Quando un esperto del campo ritiene che soffriamo per via di problemi esistenziali, sarebbe corretto iniziare un processo di psicoterapia.
L’ansia della morte
Sebbene la morte sia facile da definire (cioè la fine della vita attraverso la cessazione dei processi biologici), è difficile discuterla e affrontarla per molti di noi, tanto da divenire una ossessione per alcuni. Alcuni psicoterapeuti esistenzialisti arrivano al punto di vedere l’ansia della morte come la nevrosi primaria che è alla base di tutte le altre.
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La consapevolezza di un individuo della propria inevitabile morte e le significative incognite che l’accompagnano (quando, come e cosa succede dopo?) hanno il potenziale creare notevole disagio. L’evitamento di questo fatto angosciante è comune e la prospettiva esistenziale suggerisce che possa essere una delle cause della psicopatologia. Al contrario, anche ideazioni morbose o altri tipi di preoccupazioni per la morte possono presentare problemi e la prospettiva esistenziale offre un modo per nominarli e affrontarli.
Il rapporto con la libertà
Un altro problema esistenziale è legato al concetto di libertà. Non tutti riescono ad avere un rapporto pacifico con essa, alcuni la ricercano incessantemente senza mai davvero sentirsi liberi, come se qualcosa, o qualcuno, decidesse sempre per loro. Altri, invece, ne sono talmente assorbiti da mettere a rischio qualunque cosa (lavoro, amore, famiglia) pur di ribadire la propria libertà. L’obiettivo di un approccio psicoanalitico a tale problema sarebbe quello di aiutare a “liberare” una persona bloccata da schemi più inconsci. Con questa visione più ampia dell’agire umano e della libertà, gli individui possono sentirsi sopraffatti dalla propria capacità di scelta.
Solitudine e isolamento esistenziale
L’isolamento esistenziale si riferisce a un abisso incolmabile tra sé e qualsiasi altro essere. Si riferisce anche a un isolamento ancora più fondamentale: una separazione tra l’individuo e il mondo. L'isolamento interpersonale può essere facilmente identificato dal terapeuta, poiché si riferisce a sentimenti di separazione dagli altri, che si manifestano in un senso di solitudine. L’isolamento intrapersonale si riferisce anche ai modi in cui un individuo può isolarsi da se stesso, potenzialmente attraverso meccanismi di difesa, dipendenza dagli altri o separazione dalla propria autonomia.
Significato e insensatezza
Al centro dell’esperienza umana c’è la questione del significato e dello scopo, uno dei principali focus della filosofia. Questa dicotomia tra sensato e insensato (che poi attinge al più classico giusto o sbagliato) può imporre un pesante fardello su un individuo, poiché si sente sempre combattuto, e sente la responsabilità di dover egli stesso rispondere al quesito. Poiché questo può essere un compito travolgente, l’individuo che cerca un significato potrebbe guardare agli altri per trovare la via da seguire. L'insignificanza e la mancanza di scopo vengono comunemente portate alla luce nell'incontro terapeutico, attraverso un'ampia gamma di problemi, che limitano davvero in questo caso la libertà dell’individuo, schiavo del dubbio.
Sintomi di una crisi esistenziale
Quando le persone sperimentano una crisi esistenziale, è molto comune sentirsi persi, a disagio e come se si perdesse il contatto con i propri valori e lo scopo nella vita.
Potresti sentirti in questo modo e chiederti se ciò che stai vivendo è depressione o una crisi, che puoi identificare con dei comuni sintomi: preoccupazione costante, ansia, diminuzione della motivazione, bassi livelli di energia psico-fisica, diminuzione dell'attività sociale.
Problemi esistenziali: come affrontare una crisi
Il sostegno dei nostri amici e della nostra famiglia è fondamentale quando si affrontano problemi esistenziali. Può aiutarci a sentirci meno soli e a ricevere input esterni che potrebbero aiutarci a superarli. È importante non reprimere le cose e non ignorare il modo in cui ti senti. È importante ascoltare cosa ti dice questa crisi e perché sta accadendo.
Ogni volta che abbiamo qualsiasi tipo di sconforto, può sembrare tutto grigio e potremmo avere difficoltà a goderci le cose a cui eravamo abituati. Rimarrai stupito di quanto la gratitudine possa aiutare in queste circostanze. Può essere facile sentirsi fuori controllo quando si è afflitti da problemi esistenziali. Questo è il motivo per cui concentrarsi su ciò che puoi controllare può essere molto importante.
L’antidoto all’ansia esistenziale è la connessione. Incontrare gli altri, ascoltare e condividere la tua esperienza può aiutarti a gestire il dolore, i sentimenti di isolamento o qualsiasi cosa sia alla base della crisi esistenziale. Non dimenticare che una crisi esistenziale condivide una serie di sintomi con altri problemi di salute mentale, come la depressione e l’ansia. Se sei incline ad episodi depressivi o ansiosi, devi sempre rivolgerti ad un medico che saprà indirizzarti verso lo specialista del quale hai bisogno.