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Che cos’è e perché devi evitare la procrastinazione della buonanotte?

Ragazza che guarda smartphone di notte
21-01-2022
Quante volte vai a letto, ti metti a guardare tutti i social sullo smartphone e ti accorgi dopo di aver tirato molto tardi? Se ti capita regolarmente, potresti appartenere al "club" della procrastinazione della buonanotte. Non è un'abitudine sana: ecco perché e come puoi migliorare il tuo sonno
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Ti sei struccata, hai messo il pigiama, ti infili a letto, scorri i social sullo smartphone e in un attimo è già passata un’ora. Sei nel club della procrastinazione della buonanotte. Effettivamente sono davvero tante le persone che, senza nemmeno accorgersene, dedicano al riposo meno tempo di quanto pensino.

Si tratta di una sorta di abitudine che, a lungo andare, potrebbe farti male. Ecco esattamente cosa si intende per procrastinazione della buonanotte e perché dovresti smettere di praticarla.

Cos’è la «revenge bedtime procrastination»

Prima di tutto, devi sapere che le espressioni «procrastinazione della buonanotte» o «procrastinazione della buonanotte per vendetta» sono la stessa cosa. Sono due espressioni che indicano lo stesso fenomeno che ha origini psicologiche. La seconda, più completa, ovviamente deriva da quella inglese «revenge bedtime procrastination», di cui ne è la traduzione esatta.

La definizione degli psicologi

Secondo gli psicologi che si sono interessati a questa “abitudine”, c’è una definizione esatta. Secondo la scienza (come affermato nel portale SleepFoundation), infatti, la procrastinazione della buonanotte o la procrastinazione della buonanotte per vendetta è un «fenomeno psicologico», per cui le persone rimangono sveglie più di quanto vorrebbero e dovrebbero, rimandando il momento di andare a dormire.

Origine del termine

Questo fenomeno viene studiato dagli psicologi e dagli scienziati che si occupano dei disturbi del sonno. Secondo quanto trovato in rete, la procrastinazione del sonno o, meglio, l’espressione che la identifica, è molto recente, infatti in tanti attribuiscono la sua origine a una ricerca del 2014 attuata nei Paesi Bassi nel 2014 da Kroese e colleghi. Lo studio indagava il fenomeno come un possibile fattore di rischio per la salute psico-fisica della persona. Il fenomeno veniva definito come la difficoltà ad andare a dormire all'ora prevista, senza nessuna circostanza esterna che lo impedisca.

Cosa c’entra la vendetta

L’aggiunta del termine «vendetta», che ha trasformato la dicitura in «procrastinazione della buonanotte per vendetta» sarebbe invece stato introdotto nel 2018 da un lavoratore cinese, che lamentava sul suo blog lo stress del lavoro a tempo pieno, che gli impediva la possibilità di avere interessi personali. La cosiddetta «vendetta», si riferisce alla sensazione per la quale molti sentono che è l'unico modo in cui possono prendere il controllo di sé stessi, anche a costo di sacrificare tempo al riposo e al sonno. Da qui deriva la «revenge bedtime procrastination» per descrivere la decisione di sacrificare il sonno per "rimediare" al tempo libero mancante durante la giornata.

Tutte le forme di «revenge bedtime procrastination»

 La procrastinazione del sonno può assumere forme diverse. Una forma prevede di ritardare l'atto di andare a letto (procrastinazione prima di coricarsi). Un altro è ritardare il tempo di provare ad addormentarsi una volta a letto (procrastinazione a letto), un problema che è stato associato all'aumento dei tassi di utilizzo di dispositivi elettronici a letto.

Una persona può impegnarsi in una o entrambe le forme di procrastinazione del sonno, ognuna delle quali può ridurre il sonno notturno. Secondo alcuni studi, questo fenomeno colpisce più spesso studenti e, in generale le donne: forse è davvero il momento di abbracciare la modalità del single tasking!

Cosa devi considerare

Il dottor Ramiz Fargo del Centro per i disturbi del sonno della Loma Linda University afferma che le attività comunemente associate alla procrastinazione della buonanotte sono semplici e facili da fare. Per esempio, scorrere i tuoi social sullo smartphone, o guardare una puntata in più di una serie in streaming, anche se è tardi.
Se hai il dubbio di avere quest’abitudine, considera alcuni comportamenti associati alla procrastinazione della buonanotte.

  • Ritardo nell'andare a dormire che riduce il tempo totale di sonno
  • L'assenza di un motivo valido per rimanere in piedi più tardi del previsto, come un evento esterno o una malattia di base
  • La consapevolezza che ritardare l'ora di andare a dormire potrebbe portare a conseguenze negative

Qual è la causa psicologica

La procrastinazione del sonno è ancora un concetto ancora in studio nella scienza del sonno. Di conseguenza, sono in corso dibattiti sulla psicologia alla base di questa riduzione volontaria del sonno. Le persone che procrastinano prima di coricarsi generalmente vogliono dormire a sufficienza. Nello stesso tempo, desiderano avere un po’ di tempo di intrattenimento prima di dormire, anche se questo si traduce in un sonno insufficiente.
Secondo alcuni studi, dietro questo comportamento potrebbe nascondersi ansia o senso di inadeguatezza rispetto a quanto le persone pensano di essersi perse durante la giornata. Potrebbe c’entrare anche una forma di controllo.

Perché smettere di rimandare il sonno

Sebbene la procrastinazione della buonanotte possa soddisfare al momento, ritardare abitualmente il riposo notturno può portare direttamente a una grave privazione del sonno. Ridurre il sonno può avere effetti negativi significativi sulla salute mentale, fisica ed emotiva con conseguenze a breve e lungo termine.

Come interrompere quest’abitudine

Ci sono stati un sacco di suggerimenti e trucchi per risolvere il problema della procrastinazione della buonanotte per vendetta. La maggior parte si concentra sull'igiene del sonno di base.

  • Evita l’esercizio fisico serale;
  • programma il tempo per il sonno;
  • stabilisci una routine di rilassamento;
  • spegni i dispositivi elettronici un’ora prima di quando vuoi dormire
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