Quando si è bambini sembra tutto più facile, si prende un gioco insieme all’asilo, ci si guarda negli occhi, e dopo un secondo o due di tentennamento, ci si tiene per mano in cortile e si diventa amici. Da adolescenti, poi, due chiacchiere con il compagno di banco diventano quattro, poi otto, poi sedici e cosi via, fino a che non si diventa amici senza nemmeno accorgersene. Ma perché da adulti non è più così e quali sono i principali ostacoli in una relazione di amicizia?
Beh, tutto dipende da cosa ognuno di noi intende con la parola amicizia (perché è già da questo punto che parte la prima scrematura tra chi riteniamo tali e che no).
Cos’è l’amicizia
Partiamo con il dire allora cos’è l’amicizia. Un rapporto che si crea tra due persone e che si basa sull’affetto che si prova nei confronti l’uno dell’altro, indipendentemente dal sesso o dall’età, ma che si fonda anche su aspetti fondamentali come il rispetto, la sincerità, la fiducia, la condivisione e il supporto reciproco. Oltre al non giudizio potremmo aggiungere, cosa non da poco e che ci permette di essere davvero noi stessi con chi abbiamo davanti.
Quando un'amicizia non è vera?
Un rapporto che, quindi, non può esistere davvero se mancano queste caratteristiche. E che non può essere davvero tale anche se sono presenti sentimenti come l’invidia verso chi abbiamo davanti, la gelosia, l’egocentrismo e l’attenzione troppo orientata verso se stessi e ciò che si prova e molto meno verso il nostro/a amico/a, privilegiando i sentimenti personali rispetto a quelli di chi abbiamo davanti e di cui, invece, essendo amici, dovremmo interessarci.
Quando un'amicizia non è sana?
Allo stesso modo, poi, non si può definire davvero amicizia, neanche un rapporto tossico o non sano, ovvero quando si caratterizza da comportamenti che vanno a danneggiare la persona, sia a livello fisico che emotivo. Azioni o comportamenti come un eccessivo egocentrismo, il controllo, l’insicurezza e i modi in cui la si scarica verso l’altro, la tendenza a prevaricare, ecc. Tutte cose che non dovrebbero esserci in un rapporto affettivo e che vanno a rappresentare dei veri e propri ostacoli in una relazione d'amicizia, oltre a mettere a dura prova la salute psichica di chi li subisce.
Quali sono gli ostacoli in una relazione d'amicizia?
Chiariti questi aspetti su cosa sia o non sia un’amicizia, ecco che si torna alla nostra domanda inziale, ovvero quali sono gli ostacoli in una relazione di amicizia che rendono difficile la possibilità di creare delle relazioni affettive vere e che durino nel tempo.
Oltre a quanto detto fino a ora, quindi, è bene dire che anche l’età gioco un ruolo fondamentale in questo senso. Quando si è adulti, infatti, entrano in gioco tutta una serie di fattori che in età infantile o adolescenziale non esistono o per lo meno non vengono presi in considerazione.
Tanto per cominciare uno dei maggiori ostacoli in una relazione d'amicizia è l’esperienza vissuta. Ed è chiaro che più si va avanti e si accumulano esperienze più il bagaglio si fa grande e con lui anche la selezione che si attua nella scelta di chi frequentare e chi no, di quali relazioni ci sembra opportuno portare avanti e approfondire e quali no. Non sempre a ragione, ma comunque un scrematura che tendiamo a fare tutti. Un aspetto che, per forza di cose, mette dei paletti alla relazione, spesso fermandola sul nascere.
I limiti che ci imponiamo per proteggerci
Ma non solo, perché ci sono anche altri sentimenti che possono entrare in gioco e porsi come ostacoli in una relazione d'amicizia. Come la paura di soffrire (soprattutto se ci è già capitato), il pensare che solo chi ha avuto le nostre stesse esperienze possa essere nostro amico, la mancanza di volontà nel dedicare il proprio tempo a qualcun altro, una certa dose di individualismo che nasce nel corso del tempo, il timore di rimanere delusi. Così come la bassa autostima, un ostacolo enorme che ci impedisce anche solo di provare a instaurare dei rapporti, l’insicurezza in se stessi o il pensiero di non essere abbastanza. Tutti aspetti che agiscono contro di noi e che solo noi possiamo eliminare, lavorando su noi stessi.
La trappola del giudizio
Ma anche la propria tendenza al giudizio, spesso ancora prima di conoscere chi si ha davanti, il mettere alla prova la persona sulla base di ciò che si è vissuto, e di cui chiaramente il possibile amico/a non ha nessun coinvolgimento, e fino al precludersi a prescindere la possibilità di creare un’amicizia pensando che nessuno ha cose in comune con noi o pensando che non verremmo mai capiti. Tutte cose che arrivano dalla nostra incapacità di lasciare la nostra comfort zone e di lasciare che la vita faccia il suo corso liberamente.
Di fatto, quindi, gli ostacoli in una relazione di amicizia, possono essere sia esterni, e dovuti ai comportamenti o sentimenti negativi di chi abbiamo vicino, ma anche interni, dovuti al nostro vissuto e al nostro modo di vedere e pensare. E per questi è solo con il lavoro su di sé, sulla propria conoscenza e sull’aumento della consapevolezza personale che si possono eliminare, dandosi la possibilità di creare rapporti nuovi e sinceri e di riconoscere quelli che non lo sono.