I periodi di fragilità sono quelli in cui ci sembra che ogni cosa equivalga ad affrontare montagne impossibili da scalare, è proprio quando lo sconforto o le difficoltà diventano ingestibili che bisogna capire che è il momento giusto per fare psicoterapia.
Sarebbe meglio iniziare prima che il malessere sia diventato troppo doloroso, perché attendere troppo, spesso, ci può portare a dover affrontare percorsi più difficili e complessi.
È anche vero, però, che non è sempre facile capire di aver bisogno di aiuto. Per questo si arriva alla decisione di intraprendere un percorso di psicoterapia solo quando i sintomi sono già conclamati ed è già diventato difficile convivere con queste sensazioni.
Ma non bisogna temere di aver procrastinato troppo a lungo: la cosa più importante da tenere a mente è che non è mai troppo tardi. Ecco come capire quando è giunto il momento di iniziare un percorso di terapia.
Le paure della psicoterapia
Il momento giusto per fare psicoterapia è quello in cui ci si rende conto di avere un problema. Ma a frenarci, molto spesso sono le paure: che possono essere tante.
A partire da quella del giudizio, perché c’è ancora chi crede che la salute mentale sia secondaria rispetto a quella del nostro corpo, non rendendosi magari conto che invece vanno a braccetto.
Un altro deterrente è spesso legato al fattore economico: rivolgersi a uno specialista ha un costo che non sempre si è in grado di sostenere. In quel caso ci si può rivolgere al servizio sanitario nazionale, pagando unicamente il ticket previsto per le sedute: puoi dare un'occhiata alla nostra raccolta di consigli dedicati a chi non ha disponibilità economica per andare dallo psicologo, oppure capire se hai i requisiti per richiedere il bonus psicologo.
Tra le motivazioni che spingono a rimandare l’inizio di un percorso di psicoterapia c’è anche la sua durata: ma questa dipende molto da persona a persona e non sempre deve, per forza di cose, essere un cammino lungo e tortuoso.
Certo è che la terapia è un impegno a tutti gli effetti, e in quanto tale viene percepito come gravoso, e in effetti lo è. Ma si tratta di una fatica benefica, che ha lo scopo di insegnarci a vivere meglio.
Quando è il momento giusto?
Il momento giusto per fare psicoterapia è quando ci si rende conto che non ce la si può fare da soli, che quello che si è provato a fare fino a quel momento non basta più. Si tratta di una richiesta di aiuto vera e propria.
Capita, ad esempio, che certi malesseri psicologici inizino a essere invalidanti per il normale proseguo della nostra vita e che ci limitino negli spostamenti, nel lavoro, nella interazioni sociali, nei momenti in cui dovremmo essere leggeri e spensierati.
Questi sono importanti campanelli d’allarme che ci dicono che dobbiamo intervenire e che quello è il momento giusto per fare un percorso di psicoterapia.
Per superare un evento difficile
Alcuni eventi sono talmente difficili e sconvolgenti, da togliere ogni certezza. Ad esempio un lutto, dalla fine di una relazione, alla perdita di un lavoro, persino un trasferimento. Qualsiasi trauma merita che ce ne prendiamo cura, e farlo da soli a volte è impossibile: un aiuto professionale è fondamentale.
Momenti giusti per iniziare un percorso di psicoterapia, durante il quale il terapista può aiutarci a trovare gli strumenti per scendere a patti con il dolore o per superare le paure che, determinate situazioni hanno scatenato dentro di noi.
Quando il nostro umore è a terra
Umore a terra, tristezza, un senso di oppressione che ci accompagna durante tutto il giorno: sono alcuni dei campanelli d’allarme che ci dicono che qualcosa non va. Ed è proprio in momenti così, di cui non riusciamo magari neppure a spiegarci le motivazioni che li hanno scatenati, che è bene comprendere che si tratta del momento giusto per fare psicoterapia.
Da soli non si può uscire da questi stati di malessere e depressione, per cui è importante affidarsi al terapista giusto e intraprendere un percorso che ci porterà a stare meglio e a capire cosa ci sta accadendo.
Rapporti difficili con le persone
Capita a tutti di avere la sensazione di non riuscire a relazionarsi nella maniera corretta con le altre persone, oppure di sentirsi “non capiti”. Questo può avvenire ad esempio all'interno della coppia, ma anche con amici o colleghi di lavoro. Può trattarsi anche di un senso di incomunicabilità generalizzato.
Sono situazioni che possono capitare, ma se si tratta di eventi ripetuti e che creano dentro di noi reazioni aggressive o di tristezza, allora la psicoterapia potrebbe essere la strada giusta per capire l’entità e la ragione alla base del problema di comunicazione.
Magari si tratta di circostanze passeggere, ma per superarle al meglio e con la giusta consapevolezza, la psicoterapia è la strada giusta.
Quando parlare con gli altri non basta più
Chiamare la migliore amica, un parente particolarmente vicino, una persona cara, spesso può aver aiutato a mettere nella giusta prospettiva situazioni o sentimenti che ci hanno ferito. Ma se non basta più? Se il conforto delle persone che abbiamo accanto non basta più?
Allora quello è il momento giusto per iniziare la psicoterapia, perché significa che sentiamo la necessità di affrontare le problematiche in profondità, di andare a scavare nella nostra vita, per conoscere meglio noi stesse e le motivazioni che ci spingono – ad esempio – verso determinate scelte.
Lavorare su di noi ci può aiutare nel futuro a prendere la strada giusta, magari a evitare una relazione tossica - o a uscirne - perché lo abbiamo già sperimentato.
Ma non solo: può essere il percorso giusto per affrontare la vita, le proprie fobie, il proprio lavoro, con la giusta predisposizione d’animo.