La stabilità è quella certezza che ci permette di non essere sopraffatt* da emozioni negative, quali ansia, stress, paura, ma raggiungere la stabilità non è semplice, e alle volte ci sembra di non riuscirci mai. Avere una quotidianità equilibrata, in amore, sul lavoro, con la salute e nel campo degli affetti, sembra indispensabile, ma è difficile riuscire a conciliare sempre tutto.
Questa stabilità dipende prima di tutto da noi, dalle nostre scelte, da ciò consideriamo idoneo oppure no al nostro vissuto, ma anche da fattori esterni, spesso non dipendenti da noi in alcun modo. Per alcuni la stabilità personale è la normalità, per altri un obiettivo a cui raggiungere. Dipende anche da ciò che noi chiediamo a noi stessi e alla vita, dai sogni che siamo disposti a mettere da parte e quelli che vogliamo raggiungere a tutti i costi.
VEDI ANCHE LifestyleCome riconoscere l’immaturità emotiva? I 5 segnali da non sottovalutare maiL’equilibrio con noi stessi è il punto di partenza
Prima di ricercare qualcosa negli altri, dobbiamo trovarlo in noi. L’equilibrio con il proprio io è il primo tassello della stabilità, e troppo spesso il più difficile da ottenere. Essere in pace con se stessi significa accettare chi siamo, con i nostri pregi e soprattutto i nostri difetti. Non solo, vuol dire capire quali sono le cose che possiamo fare e quelle che invece non faranno mai parte della nostra vita, così come riconoscere i nostri valori e i nostri limiti.
Spesso pretendiamo troppo dalle nostre forze e capacità, siamo i giudici più severi della nostra vita, e tendere sempre ad altro non ci reca serenità, ma solo instabilità. Non siamo mai contenti, mai soddisfatti, cerchiamo altrove quello che abbiamo già. Dobbiamo accettare che ciò che abbiamo costruito, o che stiamo costruendo con le nostre energie, è abbastanza e va bene per noi.
Non significa mollare, arrendersi, non raggiungere i nostri obiettivi, ma goderci ciò che abbiamo, e impegnarci il giusto per evolvere, progredire, raggiungere quel sogno che ci sembra ancora lontano. Se non ci riusciamo? Non abbiamo fallito, la vita ci offre altre opportunità e altri modi per viverla.
La stabilità sentimentale
C’è una stabilità che dipende solo al 50% da noi, quella sentimentale. Le responsabilità, in una relazione di coppia, sono sempre a metà, e alle volte, per quanto ci impegniamo, le cose non vanno come vorremmo. Questo ci crea stress, malumore, tensione, e ci allontana da quell’equilibrio che ci è indispensabile: le relazioni ci possono destabilizzare, e solo la persona giusta è quella che contribuisce alla nostra stabilità.
Certo, più facile a parole, ma ciò che possiamo fare è focalizzare i nostri sforzi già nelle prime conoscenze, in modo da capire subito se la persona che abbiamo di fronte è intenzionata ad andare nella nostra stessa direzione oppure no, e prendere una decisione prima che sia troppo doloroso.
VEDI ANCHE LifestyleCome si scrive un diario emozionale per migliorare l’autoconsapevolezzaL’ombra del lavoro
Un’altra causa che mina la nostra stabilità è il lavoro: il nostro impegno non è sempre ripagato al meglio, un impiego diverso da quello dei sogni non ci soddisfa, la mole eccessiva ci affanna, l’ambiente lavorativo è tossico e stiamo male per questo. La positività non ci deve mai lasciare, dobbiamo fare in modo da svolgere il nostro lavoro senza drammi e tensioni, non sempre è quello che abbiamo sperato ma l’affannosa ricerca di sfuggirvi è ancora più dannosa dell’affrontarlo.
Se ne abbiamo i modi e le possibilità cambiamo lavoro, parliamo con colleghi e capi, creiamo un ambiente più salubre, diamo a noi stessi una stabilità che possiamo avere, se togliamo dei paletti e accettiamo dei piccoli ma necessari compromessi.
Cosa fare per raggiungere la stabilità
Rendiamo la stabilità la nostra priorità, in ogni campo, agiamo in modo che sia possibile ottenerla. Smussiamo gli angoli, nei rapporti interpersonali e nel lavoro, facciamo sì che interagire sia piacevole e non un motivo di stress. Lavoriamo su noi stessi: che si tratti della forma fisica tanto agognata, di un risultato di studio o di lavoro, un corteggiamento che temiamo di intraprendere. Siamo speso noi la risposta ai nostri problemi, ma non vogliamo affrontarli.
Facciamo delle liste, creiamo un programma per alleggerire la nostra giornata, fissiamo degli obiettivi che vogliamo abbracciare, non rimandiamo ciò che ci pesa ma che va necessariamente fatto. Diamo vita per noi stessi a una nuova routine, con orari regolari per i pasti, per dormire, per i pasti e per un po’ di attività fisica, che funge da valvola di sfogo. Evitiamo ogni tipo di eccesso, sono un momentaneo palliativo alle nostre angosce, ma non la risposta definitiva.
Diamo, dunque, una chance a noi stessi, la nostra stabilità può e deve essere raggiunta, con un mix di impegno e di puro realismo, abbandoniamo le pretese senza senso, e lavoriamo su cosa possiamo davvero includere nella nostra vita. Se non diamo noi stessi una svolta a ciò che siamo, questa battaglia è persa in partenza, e la stabilità sembrerà solo un sogno irrealizzabile.