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Come capire davvero quando è giusto scendere a compromessi con noi stesse

compromessi
07-02-2024
Scendere a compromessi è giusto o sbagliato se si parla di farlo con se stessi? Forse si può fare, ma solo se e quando ci fa stare bene.
Nell'articolo:

Quando si parla di relazioni e rapporti di coppia, si parla anche spesso di compromessi. Ovvero di quella via di mezzo utile ad evitare litigi o muri che possono compromettere il quieto vivere e, a lungo andare, la relazione stessa.

Trovare un compromesso o, come si dice in italiano, scendere a compromessi, infatti, non ha nulla a che vedere con lo sminuire ciò che si pensa o vuole, ma piuttosto significa saper mettere sul tavolo le proprie idee e opinioni insieme a quelle del partner, che possono essere diametralmente opposte, e trovare una via di mezzo che soddisfi entrambi e che mantenga il rapporto in equilibrio. Ovviamente purché si scenda a compromessi “giusti” che non minano e/o non snaturino i propri valori e identità.

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Compromessi con noi stessi, si o no?

Allo stesso modo, poi, questo vale quando si tratta della relazione più importante in assoluto, quella che si vive con se stessi. Perché si, anche quando si tratta di noi è importante saper scendere a compromessi ma è altrettanto importante capire quando e come farlo, evitando di farci del male o di sacrificarsi sempre in nome di chi si ha davanti e mai in favore di se stessi.

Ma quando, quindi, è giusto scendere a compromessi con noi stessi e in che modo farlo?

Quello che vale per le relazioni di coppia, in amicizia o per qualsiasi altra tipologia di rapporto vale anche e doppiamente quando si parla di sé. Ogni compromesso è valido se ci può far bene, nessuno è consentito se va contro i propri valori, la propria indole e se, invece che arricchirci, ci toglie, facendoci del male. Ma attenzione ai tranelli della mente (che son tanti e sempre in agguato).

Attenzione ai tranelli

Spesso, infatti, i nostri pensieri sono veicolati e alterati da ciò che si prova, dalla paura, dal timore del giudizio, dal senso di insicurezza o dalla bassa autostima, così come da un eccesso di ego o di presunzione, da una considerazione di sé magari un po' troppo esagerata, ecc. Fattori che possono farci vedere la realtà in modo distorto e che possono generare pensieri altrettanto distorti. E che, di conseguenza, possono farci credere di agire per ciò che si sente senza tenere conto che non stiamo sentendo nel modo giusto.

Circostanze che portano spesso a scendere a compromessi con se stessi che non avrebbero ragione di esistere, mettendo da parte le proprie ambizioni o desideri magari perché si pensa di non essere all’altezza per seguirli e accontentandosi di rimanere dove si è. O ancora evitando di dire ciò che si pensa a chi si ha di fronte per paura o per senso di inadeguatezza, evitando di discutere e di trovare una via di mezzo preferendo invece scendere a compromessi direttamente con se stessi.

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Cosi come, allo stesso modo, obbligandosi a fare qualcosa per il quiete vivere o perché ci si sente in dovere di farlo anche quando dentro di noi si sente che non è quello che si vuole. E questo a prescindere dall’ambito, dal lavoro ai rapporti con le persone, indifferentemente.

Quando non scendere a compromessi con noi stessi

In linea generale, quindi, potremmo dire che, nel momento in cui si agisce e nel momento in cui ci si trova davanti a una situazione in cui si apre la possibilità di dover scendere a compromessi con se stessi, a parlare dovrebbe essere sempre il nostro cuore. Quando ogni cellula del nostro corpo ci spinge in una determinata direzione, quando si sente dentro che quella è la cosa giusta, non ci sono compromessi che tengano o allo stesso tempo valgono tutti.

Si deve agire coerentemente con ciò che si è, senza ascoltare la testa troppo spesso in balia di fattori esterni. Ma è importante cercare di connettersi davvero con ciò che si è, seguendo ciò che dentro si sa essere la cosa giusta.

Tutto ciò che ci fa bene, che ci arricchisce, che non toglie serenità, che non va contro i valori e principi della propria vita. Tutto ciò che non fa soffrire, che non ci lascia un senso di insoddisfazione o mancanza ma che al contrario, anche se diverso dalla propria idea originale, ci porta verso una direzione inaspettata ma altrettanto positiva, va bene. Ed è un compromesso con se stessi che vale la pena di fare.

Per tutto il resto, invece, non ci sono compromessi con noi stessi che valgano la pena di essere accettati. Cosa che renderà più semplice anche valutare quelli impliciti nel rapporto che si ha con gli altri.

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