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Cosa sono e come ci condizionano gli schemi mentali?

Cosa sono gli schemi mentali
07-01-2022
In psicologia si chiamano "schemi mentali": si tratta di veri e propri preconcetti che alimentiamo e rafforziamo nel corso della vita. Scopriamo insieme cosa sono, come ci limitano e come affrontarli
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Ti è mai capitato di pensare che qualcuno con una buona dialettica sia più intelligente di una persona taciturna o di ritenere che una persona estremamente calma e paziente sia più debole di chi invece reagisce di più? Si tratta di schemi mentali che condizionano la tua vita. Radicati in noi, spesso fin dall’infanzia, gli schemi mentali ci portano ad elaborare informazioni e fatti in modo preconfezionato andando a rafforzare pregiudizi o interpretazioni non sempre esatte. Riconosciuti anche come convinzioni che ci ostacolano nell’organizzazione della realtà quotidiana. Si tratta di schemi del tutto automatici e frutto di incoscienza ma che perdurano nel tempo.

Come nella citazione di Leonardo Da Vincinessuna cosa ci inganna più del nostro stesso giudizio”, gli schemi mentali vanno a creare veri e propri pregiudizi verso determinati gruppi di persone senza fare un’analisi specifica di ciascuna situazione: su noi stessi, sul sesso, sul genere ma anche sulla provenienza e possono condizionarci enormemente.

Schemi mentali: cosa sono

Secondo la psicologia, gli schemi mentali sono veri e propri principi organizzativi che ci forniscono gli strumenti per interpretare la realtà. Si iniziano a formare fin dall’infanzia e continuano a crescere nel periodo successivo; il motivo è strettamente legato alla ricerca di un mondo stabile e coerente che può essere interpretato e compreso attraverso schemi preconfezionati. Un po’ come nelle favole dove vengono ripetuti degli stereotipi così da dare una narrazione stabile e coerente. L’idea degli schemi mentali è quella di offrire un’immagine già chiara dell’ambiente in cui viviamo e delle persone che ci ruotano attorno spesso necessari per prepararci ad eventuali pericoli avendo già una panoramica di emozioni, pensieri e ricordi tenendo il tutto sotto controllo.

 Dal momento della nascita, soprattutto fino all’adolescenza, la vita ci fa affrontare diverse esperienze in cui possiamo sperimentare, imparare e sbagliare immagazzinando una serie di emozioni di tipologie differenti. Ogni nostra esperienza viene poi catalogata e archiviata dal cervello in abbinamento a determinate emozioni correlate. Se la medesima emozione viene ripetuta più volte diventa un vero e proprio schema mentale, cioè un’abitudine che si radica sempre di più nella personalità.

Si tratta di qualcosa di talmente radicato da essere percepito quasi come leggi che governano le proprie scelte; influenzano moltissimo non solo le situazioni che ci circondano ma anche l’opinione su noi stessi: non è un caso che chi ha schemi mentali molto radicati è spesso critico con se stesso.

Perché si rafforzano

Registrate nel cervello in una porzione nota come amigdala, le emozioni associate agli schemi mentali vanno ad innescare veri e propri segnali d’allarme in caso ci si avvicini alla medesima situazione. Si tratta di qualcosa di assolutamente automatico che molti chiamano “istinto di sopravvivenza”. Il problema di questo sistema è che si può attivare anche in situazioni in cui non si è davvero in pericolo. Continuare a cadere negli stessi errori e nelle stesse classificazioni non fa che rafforzare questa distorsione cognitiva prodotta dagli schemi che abbiamo alimentato per tutta la vita. Atteggiamenti come la resa alle nostre idee, evitare le situazioni che le innescano e l’iper-compensazione non fanno altro che rafforzarli. Gli schemi mentali possono essere anche d’ostacolo per raggiungere i propri obiettivia personali o professionali.

Come condizionano il rapporto con gli altri

Tra i primi problemi che si vanno ad affrontare c’è la necessità di comprendere che il proprio schema mentale non sia la verità assoluta; chiaramente come abbiamo spiegato si tratta di  qualcosa che nasce strettamente dalla propria esperienza ma un atteggiamento troppo fermo sulle proprie convinzioni può andare a creare rotture importanti all’interno di rapporti di amicizia, familiari o relazioni di coppia.

Visioni limitate

La visione limitata è senza dubbio il problema più grande che può causare; dando per scontate alcune verità in modo inconscio e automatico si crea una vera e propria resistenza a lasciarsi andare. Addirittura molti psicologi segnalano che quando si inizia a dubitare delle proprie certezze si va ad innescare uno stato di ansia che è necessario affrontare.

Come affrontarli

Con un buon lavoro sui propri schemi si può uscirne imparando ad affrontarli e stando meglio; per prima cosa è importante analizzare le situazioni e comprendere quali sono i momenti di maggiore disagio per poter iniziare il proprio percorso. A questo punto è necessario cercare di provare empatia per se stessi e per il proprio passato una volta compreso da dove è partito il tutto. Serve un po’ di razionalità: cerca quindi prove contrarie ai tuoi schemi così da andare a contraddire le convinzioni radicate saldamente nel tuo passato. Infine ovviamente è consigliato il supporto con uno psicologo che possa aiutarti ad affrontare la situazione e a superare il tutto senza ansie o ricadute.

Pensieri e ricordi, emozioni, episodi reali della tua vita possono condizionarti enormemente attraverso la creazione di schemi che vengono rafforzati nel corso del tempo: con un lavoro su te stessa però puoi riuscire ad evitare che prendano il sopravvento sulla tua vita.

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