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Questi sono i segnali che ti dicono che non stai rispettando te stessa

bassa autostima
Scarsa autostima, autosabotaggio, paura del fallimento: questi sono solo alcuni dei segnali che non rispetti te stessa, che ti portano a svalutarti sul lavoro, nelle amicizie e anche nei rapporti sentimentali.

Se non rispetti te stessa, vuol dire che non stai dando alla tua persona ciò che solitamente dovremmo offrire prima a noi e poi agli altri: dignità, compassione, gentilezza e, ovviamente, rispetto. Quando manchiamo in questo, non stiamo riconoscendo il nostro valore, le nostre competenze, l’importanza del nostro punto di vista e delle nostre emozioni.

Il risultato? Veniamo “sconfitti” sul lavoro, nello studio, nelle amicizie e persino, a volte, nel nostro rapporto sentimentale. Ma quali sono gli indizi che ti indicano che non stai rispettando te stessa?

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La bassa autostima

Parliamo della prima "violazione" che compiamo nei nostri confronti: la bassa autostima, o la completa assenza di essa. Ognuno di noi ha un valore, indipendentemente dai punti deboli: dobbiamo puntare sui punti di forza, sulle nostre competenze, sulla compassione e la gentilezza del nostro animo, e non considerarci perennemente in difetto di qualcosa.

Spesso è proprio un’alta autostima a colmare i nostri vuoti, quindi perché essere così parsimoniosi con la valutazione di noi stessi? Come capire se abbiamo scarsa autostima? Spesso si sentiamo incompetenti, non amati o inadeguati alle situazioni e alle persone.

Le conseguenze di una bassa autostima possono essere numerose, e portare danni alla nostra salute mentale, oltre che influenzare negativamente le relazioni personali e professionali.

Non rispettare i propri sentimenti

Mettiamo sempre davanti gli altri in ambito emotivo, e non diamo sfogo o il degno rispetto ai nostri sentimenti. Sbagliato, sbagliatissimo, perché rispettare gli altri non significa privare noi stessi di qualcosa. Se non capiamo e diamo respiro a ciò che proviamo noi, che senso ha farlo con gli altri, e soprattutto, come potremmo mai farlo?

È giusto provare qualsiasi emozione, che sia anche spiacevole, scomoda o negativa. Che si tratti di paura o di ansia, di rabbia o di delusione, non dobbiamo sopprimerle in favore degli altri. Il rispetto del prossimo è fondamentale, ma questo non significa svalutare le nostre emozioni, che devono trovare spazio, non sopra e non dopo quelle degli altri, ma accanto. Imparare a dare peso e voce alle nostre emozioni, significa poi anche sapere come accogliere quelle degli altri.

Quando sperimentiamo un’emozione, qualunque essa sia, non dobbiamo negarla, sminuirla o condannarla, ma cercare di capire cosa c’è dietro e accoglierla.

Sentirsi responsabili per tutto

Un altro segnale che non rispetti te stessa è che ti senti sempre responsabile per tutto. Accade che inizi sovrastimare le tue responsabilità e a chiedere scusa più del dovuto, anche quando un avvenimento o una discussione non dipendono da te. Impariamo ad accettare che l’errore è normale, che non è sempre colpa nostra, e che anche lo fosse, non dobbiamo passare il resto della vita a scusarci.

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Non riuscire a dire no

Uno dei segnali più lampanti che dovrebbero farti capire di non star rispettando te stessa è sicuramente il fatto di non riuscire a dire no. Si tratta da un lato di una fragilità e dall’altro del bisogno di non deludere, di non arrecare dispiacere, di dire sempre sì per paura di deludere gli altri, anche quando vorremmo sottrarci, o non abbiamo le forze o il desiderio di fare qualcosa. Il terrore di non essere accettati, di non essere perdonati, di essere esclusi anche per un singolo no detto, ci porta in uno stato di totale sudditanza agli altri, rinnegando desideri, esigenze e punti di vista.

Diventare come gli altri

Omologarci agli altri può avere varie sfumature, molte di queste negative. La prima è abbassarci al livello di chi ci fa del male, comportandoci alla stessa maniera, anche quando questi atteggiamenti negativi non fanno parte del nostro io. Se ci allontaniamo dai nostri valori per questa “vendetta” abbiamo già perso.

Un altro modo è ovviamente quello di vestirci come gli altri, parlare come gli altri, farci piacere le stesse cose, le stesse attività, tutto quello che, se non dipendesse dagli altri, non faremmo mai. Attenzione, è ben diverso da adattarsi agli altri quando si è in compagnia, è farlo anche quando gli altri non ci sono, per “somigliare” a loro e essere accettate sempre.

Nell’omologarci agli altri rientra anche quel non sapere dire di no, così come non inseguire le nostre passioni, per il giudizio degli altri o per fare tutto ciò che fanno gli altri. La cosa importante da capire è che spesso non lo facciamo perché ci viene imposto, ma perché siamo noi, nella nostra fragilità, ad essere convinte di doverlo fare.

Non prendersi cura di se stesse

Il punto base, o quello di arrivo, che dipende tutto da noi: se non ci prendiamo cura di noi stesse, sia fisicamente che mentalmente e emotivamente, non possiamo dare la colpa a nessuno. Dobbiamo farlo noi, dobbiamo essere noi a rispettarci, che gli altri lo facciano o meno, non possiamo pensare sempre che non è il momento, che non abbiamo tempo, che ci sono altre priorità. La priorità siamo noi ed è il momento di capirlo.

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