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Questi sono i più classici segnali di idealizzazione del partner

donna innamorata
02-02-2022
L’innamoramento è magico, alle volte dura a lungo (e si evolve), altre il sogno si infrange. Ecco quali sono i segnali di idealizzazione del partner

La fase dell’innamoramento è sempre la stessa, quasi da manuale. Si incontra una persona, la si conosce superficialmente e si trova in lei tutto quello che si è sempre cercato in una relazione.

Questa fase può durare più o meno a lungo, ma poi è destinata a trasformarsi. O si capisce che il partner prescelto non è quello giusto oppure l’infatuazione diventa un sentimento di amore profondo. In questa prima fase, però, bisogna stare attenti: possono esserci dei segnali di idealizzazione del partner. Attuare questo meccanismo non è mai positivo e salutare, per sé e per la coppia.

L’intensità delle emozioni

I segnali dell’idealizzazione del partner, per chi vede una determinata dinamica dall’esterno, sono facili da individuare. Meno facile è farlo per chi si trova coinvolto in una relazione, magari l’ennesima dopo una serie andate male e con il desiderio di essere finalmente felice.

Quasi tutti, almeno una volta nella vita, hanno provato quella passione travolgente, quella connessione mai sentita prima con un’altra persona. Le settimane passate sempre insieme, a conoscersi e a divertirsi. Il rischio, però, è che il fatto di mostrare il meglio di sé e di vivere quello dell’altro possa offuscare la mente.

Fare vedere e concentrarsi sui pregi, quando ci si lascia conoscere e si conosce un nuovo potenziale partner, è fisiologico, naturale. Il cortocircuito nasce se poi non si notano o non si mostrano anche i difetti (inevitabili). In questo caso il pericolo è che - da entrambe le parti o in maniera unilaterale – si tenda a idealizzare e a vivere una storia che non esiste, con una persona che non è reale.

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Cos’è l’idealizzazione

Una nostra cara amica ci direbbe che abbiamo due fette di prosciutto sugli occhi, che non siamo in grado di giudicare nella sua interezza il nostro partner. È un meccanismo che si innesca quando la fase della passione e dell’innamoramento non lascia spazio alla conoscenza profonda dell’altro e all’eventuale sua accettazione, con i pregi ma anche con i difetti.

Succede quando esageriamo nel giudicare positivamente i pregi e nemmeno prendiamo in considerazione i lati del carattere meno inclini alla nostra indole. Perché, in realtà, è sempre una questione di compatibilità. L’idealizzazione fa sì che si costruisca un personaggio che non esiste, motivo per cui la delusione è sempre dietro l’angolo.

Questa fase ha una tempistica precisa, è fisiologico che perda di intensità e che “i nodi vengano al pettine”. Riguarda tutti gli ambiti della quotidianità. Ma vediamo come si riconosce una persona che non vede la realtà per quella che è.

La perdita di concentrazione

Fra i segnali di idealizzazione del partner, c’è la mancanza di concentrazione. Accade questo perché si tende a spostare tutte le energie e le attenzioni sulla persona amata. Quando non c’è altro al di là dell’amore e della sfera sentimentale.

Al primo posto c’è la relazione, la migliore mai avuta prima, con la persona più bella mai incontrata e che – quindi – merita il massimo investimento. Anche a discapito di tutto il resto: lavoro, amicizie e realizzazione personale.

Gli altri segnali

Nel cervello si attiva un processo biochimico che ha molto della dipendenza (che a volte può trasformarsi in codipendenza). Non a caso la persona innamorata sembra come drogata.

Si vive l’alterazione di alcune sostanze chimiche, come la dopamina e la norepinefrina. Aumenta l’eccitazione e si vivono stati di insonnia, rossore e tachicardia. Non è raro, dunque, che si avvertano:

  • Farfalle nello stomaco, brividi e palpitazioni;
  • Sudorazione fredda, dilatazione delle pupille e nervosismo;
  • Mutamento dell’odore corporeo, paura che paralizza e bisogno fisico di avere accanto a sé il proprio partner.

I segnali di idealizzazione del partner riguardano anche la psiche di chi ha messo in atto questo processo. Come già accennato, si vive con una attenzione, una proiezione verso la persona amata. Si avverte un desiderio di fusione, si alternano stati di felicità assoluta e di euforia, con stati di depressione (anche di una certa entità).

Il rischio, come con tutte le dipendenze, è l’annullamento di sé, la perdita della propria personalità in nome di qualcuno che viene percepito come perfetto e superiore.

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La fase fantasiosa

Se si vive questo stato emotivo, psicologico e fisico si tende ad assecondare la propria fantasia. Tipico, se non ci sarebbe l’idealizzazione, è immaginare dei momenti perfetti con il proprio partner: le situazioni che si sarebbero sempre volute vivere e che finalmente – ci si illude – sono a portata di mano.

Ne viene fuori un essere perfetto, straordinario. Si parte dalle sue caratteristiche reali e si aggiunge qualcosa – sempre di più – che lo rende migliore, che incarna i propri desideri più profondi.

Lo si vede dappertutto, lo si immagina in tutti i contesti della propria vita. L’uomo o la donna perfetti anche in contesti di divertimento con gli amici. In questa fase può succedere anche di avere le allucinazioni.

Il risultato sono amori impossibili, travagliati, dolorosi, conflittuali e sempre inadeguati rispetto alle aspettative e agli standard della perfezione idealizzata.

Il contatto con la realtà

Fare i conti con la realtà è sempre traumatico, arriva come uno schiaffo in piena faccia, che stona. Alla fine della fase dell’idealizzazione del partner, la relazione può finire oppure mutare. Dipende da quanto la persona in questione si discosti dal modello costruito nella propria mente.

Se si supera con successo questo momento, però, si conosce. Si capisce che la persona con cui si sta è quella che si vuole accanto per davvero. Ciò si traduce in una diversa capacità di amare, un sentimento in cui c’è posto anche per sé e la propria personalità. Un rapporto equilibrato e sano, insomma.

Può essere davvero difficile affrontare il passaggio, ma si tratta di una frustrazione positiva, che permette di crescere e consolidare il legame sentimentale. L’amore è una sfida continua, fatta di cambiamenti e di lavoro comune verso la stessa direzione. Infine, è bene sempre tenere a mente che una coppia è destinata a durare solo se ognuno è libero di essere sé stesso e non scappa dall’ombra che proietta.

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