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Come riconoscere e affrontare le insicurezze che ti stanno ostacolando

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Autosabotaggio, procrastinazione, paura dell’abbandono, sono solo alcuni dei più frequenti segnali di insicurezza. Ecco come riconoscere questa condizione emotiva così comune, ma spesso invalidante
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I segnali di insicurezza

Titubanze frequenti, difficoltà nel prendere decisioni, esitazioni, dubbi, i fattori che orbitano attorno alla condizione emotiva denominata insicurezza, sono molteplici. Ma cos’è l’insicurezza e come capire se sta minando la nostra serenità? Quali sono i segnali dell'insicurezza?

I segnali per riconoscere l’insicurezza si rivelano in modi molto diversi tra loro e sono legati a cause ed eventi capaci di creare, anche a lungo termine, un’instabilità che ci rende incerte ed esitanti nei più svariati ambiti della nostra vita. Dall’insicurezza relazionale all’ansia sociale, sino all’insicurezza corporea, ecco quali sono i campanelli d’allarme che indicano che questa condizione emotiva sta prendendo il sopravvento sulla tua vita. L'autoconsapevolezza è il primo passo per superare le insicurezze.

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Sei una perfezionista

Tra i segnali per riconoscere l’insicurezza spicca senza dubbio il perfezionismo. Non ve lo aspettavate, vero? Spesso il perfezionista viene visto come una persona che ha il pieno controllo della situazione, che organizza a menadito il proprio tempo raggiungendo ottimi risultati in ogni campo della propria vita.

Ma è proprio dietro questa mania di controllo che si cela un’insicurezza profonda. La paura del fallimento e delle critiche è alla base di questa tendenza, una tendenza che scaturisce proprio da un’insicurezza di base che condiziona ogni azione e ogni pensiero.

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Hai paura dell’abbandono

Questo segnale di insicurezza è probabilmente quello più conosciuto e riconoscibile. La paura dell’abbandono e del rifiuto scaturisce proprio dall’esigenza costante di avere rassicurazioni da parte delle persone che amiamo. Che si tratti di un partner, di un amico, della nostra famiglia, poco importa, chi soffre di insicurezza ha la tendenza naturale a cercare continue rassicurazioni e manifestazioni di affetto perché mossa da una paura immotivata dell’abbandono.

Questa inclinazione può poi evolvere anche verso una direzione irrazionale che mira a dare valore e significato a gesti e parole che nulla hanno a che vedere con un’intenzione di rifiuto o abbandono. Succede spesso infatti che le persone insicure captino in determinati comportamenti o semplici sguardi, intenzioni e significati negativi da parte di chi amano, segnali che in realtà non ci sono.

Hai la tendenza ad autosabotarti

Hai finalmente ottenuto il colloquio che tanto desideravi, ma non ti senti all’altezza e decidi di non affrontarlo. Ti sei preparata per mesi per quell’esame universitario così ostico, ma all’ultimo momento decidi di rimandarlo, perché in fondo non ti senti poi così preparata. Bene, si chiama procrastinazione ed è il primo campanello dall’allarme per l’autosabotaggio. L’autosabotaggio nasce da un’insicurezza di base, un’onda fluttuante che come una goccia cinese si insinua nella nostra mente e ci dice che non possiamo farcela.

Nessuno può farti più male di quello che fai tu a te stesso.

Mahatma Gandhi

Un’autodichiarazione che pian piano diventa la nostra realtà: non siamo all’altezza delle situazioni ed è meglio evitarle per non rischiare di fallire.

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Paura del fallimento

Ed è proprio la paura del fallimento un altro chiaro segnale di insicurezza. Cadere e rialzarsi fa parte della vita, ma per chi soffre di insicurezza la paura della caduta limita preventivamente qualsiasi passo in avanti. Cadere non è contemplato, perché il fallimento, l’insuccesso, le sconfitte sono tutte da evitare.

Ovviamente questo è impossibile, ma è proprio in questa tendenza che si esplica uno dei più riconoscibili segnali di insicurezza. Un segnale che rende estremamente difficile perseguire obiettivi e sogni e che può risultare, nel tempo, anche invalidante.

Credo che solo una cosa renda impossibile la realizzazione di un sogno: la paura di fallire! Paulo Coelho

Paulo Coelho

Non riesci a mantenere il contatto visivo

Si sa, il linguaggio non verbale spesso “parla” più di mille parole e questo vale anche nel caso dell’interpretazione dei segnali di insicurezza. Tra essi c’è infatti una manifestazione corporea molto riconoscibile: il contatto visivo. Per chi non soffre di insicurezza viene naturale guardare negli occhi la persona con la quale sta dialogando e mantenere un contatto visivo costante.

Per chi soffre di insicurezza no. Di dice spesso che gli occhi siano lo specchio dell’anima, questo perché attraverso di essi possiamo leggere una serie di emozioni di base. Ed è proprio questo che chi soffre di una condizione di insicurezza non è disposto a fare. La paura di essere “letti” è forte e ciò porta a una difficoltà intensa nello stabilire e mantenere il contatto visivo. Diventare cristallini per la persona che si ha davanti è inammissibile per le persone insicure.

Metti al primo posto gli altri

Che si tratti di lavoro o di famiglia, la difficoltà a dire dei no col rischio di ferire gli altri è uno dei tipici segnali di insicurezza. Al primo posto infatti, chi soffre di questa condizione emotiva mette gli altri, non se stesso. Questa tendenza non è legata alla bontà d’animo, bensì alla necessità di compiacere chi abbiamo accanto.

Un rifiuto, un no, un mettersi al primo posto a dispetto degli altri viene visto dalla persona insicura come una mossa che potrebbe metterla in una luce negativa e questo non è ciò che vuole.

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