Il senso di colpa eccessivo schiaccia chi siamo davvero. Ci aliena da quella familiare sensazione di sapere chi siamo davvero e ci fa sentire estranei nella nostra testa. È un nemico silenzioso che lentamente si fa strada nell’anima e può provocare gravi danni emotivi e fisici.
Se commettere errori è normale, esserne perseguitate in qualsiasi momento del giorno e della notte ci rende tiranne di noi stesse, facendoci ossessionare su ogni aspetto della nostra vita. A volte è una battaglia che non si può vincere da sole, e ci si deve rivolgere a uno psicologo. Altre volte, però, alcuni comportamenti quotidiani possono aiutarci a prendere le distanze da questa sensazione di profondo malessere.
VEDI ANCHE LifestylePrendiamoci cura del nostro dolore emotivo cosìDa dove viene il senso di colpa?
Conoscere il proprio nemico è solo il primo passo di un lungo processo di guarigione e self love. Alcune persone si sentono perseguitate dai loro errori o da pensieri sconvenienti che continuano a dare il tormento, in qualsiasi momento del giorno e della notte.
Da dove viene il tuo senso di colpa? Si basa su dati reali, o su elementi del tutto arbitrari dettati dal nostro codice morale interiore? Ci infliggiamo questo tormento in risposta a un comportamento che non possiamo perdonarci. Altre volte, invece, ce lo infliggiamo per paura di comportarci in un certo modo, innescando una spirale di emozioni negative con cui ci puniamo anche solo per aver pensato a qualcosa.
Gli psicologi concordano che l’origine del senso di colpa è quintessenziale nel processo di risoluzione del problema. Da una parte c’è il senso di colpa “proficuo”, che ci aiuta in qualche modo a elaborare quello che abbiamo passato e ci dà una lezione. Di solito è transitorio, anche se può accompagnarci per tanto tempo.
Dall’altra parte c’è il senso di colpa non radicato nella realtà, dove trascorriamo tutto il tempo a rivolgere critiche aspre e spesso ingiustificate a noi stesse, punendoci per qualcosa.
C’è chi sopravvive a un trauma o a un disastro e combatte ogni giorno con la survivor’s guilt. Alcune persone vivono un conflitto di valori personali e scelte, altre invece provano senso di colpa quando si occupano di loro stesse e ritengono invece di doversi concentrare sempre sugli altri.
Siamo le peggiori giudici di noi stesse
Il senso di colpa eccessivo può emergere da reiterati comportamenti di odio nei confronti di noi stesse. Quando cominciamo a disprezzare la persona che siamo diventate, entriamo in una spirale di vergogna. La vergogna fine a se stessa non è costruttiva, e ci rende ancora più incapaci di rispondere alle critiche. Ci inibisce. Così i motivi per cui ci disprezzavamo si acuiscono. Trascorriamo ogni momento del giorno a ricordarci tutto quello che non abbiamo fatto e che non stiamo facendo per cambiare. Ed è così che siamo perseguitate dal nostro peggior nemico: la nostra mente, che ci fa provare disgusto per noi stesse. Esiste nulla di peggio?
VEDI ANCHE LifestyleCome smettere di chiedere scusa troppo spessoLe dinamiche di auto sabotaggio stanno alla base di un senso di colpa fuori controllo, che ci impedisce di vivere liberamente la nostra vita.
Se il senso di colpa non è generato da un misfatto vero e proprio, o un crimine, né ci porta a tenere un comportamento migliorativo di noi stesse, si tratta di un sentimento del tutto inutile. E, sorpresa, possiamo liberarcene con un po’ di lavoro su noi stesse.
Prenditi il tuo tempo per guarire: qualsiasi colpa ti senti addosso, questo tormento interno può arrivare a provocare sofferenze psichiche molto gravi, che non devono essere sottovalutate. Qualsiasi cosa la tua mente ti stia facendo pensare, ricordati che hai diritto all’assistenza psicologica. Contattare uno psicoterapeuta qualificato può aiutarti a uscire da un dedalo tortuoso di pensieri negativi.
Come combattere il senso di colpa eccessivo?
Quando il senso di colpa è improduttivo e insistente, ti porta a ruminare ossessivamente su ogni azione, acuendo il malessere che già provi. Ci sono diversi suggerimenti che possiamo consigliarti di adottare per mettere un freno al senso di colpa.
- Quello che è fatto è fatto
Indietro non si torna. Hai fatto il meglio che potevi fare? Forse no, ma adesso sapresti come comportarti. L’errore di giudizio che ti ha fatta pentire è stato frutto di poca lucidità: forse eri stanca, arrabbiata o triste. Accetta di non poter essere sempre la migliore versione di te stessa, e per questo impara a perdonarti.
- Non sei responsabile della vita altrui
Se ti senti in colpa per aver disatteso le aspettative di un amico che è finito nei guai, è normale. Ricordati però che le sue scelte non sono una conseguenza delle tue. Quando ti senti in colpa per qualcosa che va fuori dalla tua sfera di competenza (es: se fossi stata lì non sarebbe successo), non sei pienamente realistica e non ti accorgi che ti stai responsabilizzando per qualcosa che non hai fatto.
- Metti in discussione i tuoi standard
Valuta se i tuoi standard comportamentali siano troppo alti per il mondo che ci circonda. Se sei stata incoraggiata a comportarti in un modo e ti rendi conto che la tua situazione ambientale non lo permette, ricordati che i limiti umani sono parte integrante di chi sei e di come sei fatta. Impara a rispettare quello che sei, e non quello che gli altri si aspettano che tu sia.
- Non avere paura di avviare un processo di terapia psicologica
Qualsiasi cosa ti stia dicendo la tua mente, ne vale la pena. Tu ne vali la pena. Sei un essere umano che deve assumersi le proprie responsabilità, e non quelle di tutto il mondo. Amati e perdonati.