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Cosa fare se ti senti sempre rifiutata e respinta dagli altri

rifiutato e respinto
03-05-2023
Perché accade di sentirsi sempre respinti e rifiutati e come si fa a smettere di pensarla in questo modo e riprendere a vivere, relazioni e situazioni della vita, più serenamente?
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Nel corso della vita, capita a tutti di essere “rifiutati”. Che si tratti di un no ricevuto a un colloquio di lavoro, di una possibile frequentazione smontata sul nascere o di qualsiasi altro episodio in cui non si è stati scelti, però, l’importante è che questa percezione venga circoscritta all’evento in sé. Diverso, infatti, è il caso in cui un individuo si senta sempre rifiutato o respinto da chi ha intorno, a prescindere dalla situazione o dalla realtà che vive.

Come una sorta di mood di pensiero e di percezione personale distorta, magari nata come conseguenza ad un rifiuto reale, ma che non si è mai riuscito ad elaborare e a superare davvero. Ma come si fa, quindi, a risolvere questo disagio, superando e imparando ad elaborare correttamente la sensazione di essere sempre rifiutati o respinti.

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Cos’è il rifiuto

Per prima cosa è bene comprendere cosa si intende per rifiuto, ovvero quell’atteggiamento per cui non si vuole qualcuno o qualcosa, manifestando opposizione, rigetto e a volte anche disprezzo. Atteggiamenti che, quando vengono subiti, possono causare anche delle conseguenze a livello profondo sulla persona, tanto da suscitare emozioni negative. Fino anche a delle vere e proprie fobie riguardo la possibilità di essere rifiutati e/o abbandonati.

Paure che portano chi vive con la sensazione o il timore di essere sempre rifiutato e respinto, a evitare ogni situazione che potrebbe portare a questo epilogo, anche solo potenzialmente. E di fatto limitando notevolmente la propria vita e le possibilità di interazione e relazione con gli altri.

Cause e conseguenze

Un timore che, quindi, può nascere come conseguenza a episodi vissuti in età infantile e mai superati (per esempio nel caso in cui si venga abbandonati da una persona di riferimento) o anche per cause lavorative, di amicizia e amorose, in seguito alla fine di una storia o al rifiuto ottenuto da parte di una persona amata. E che porta con sé tutta una serie di atteggiamenti tra cui:

  • l’evitamento verso ogni situazione che può generare emozioni negative riferite al sentirsi sempre rifiutato e respinto;
  • la tendenza a focalizzarsi su aspetti negativi, limitando la propria visione della cose;
  • l’abbassamento dell’autostima;
  • la tendenza alla solitudine, anche come protezione verso l’esterno;
  • ecc.

Tutti comportamenti che vanno a peggiorare la sensazione di sentirsi sempre rifiutato e respinto, peggiorando la vita di chi la vive.

Come fare per non sentirsi più respinti e rifiutati

Un circolo vizioso che, però, è possibile scardinare, attuando delle strategie utili a risolvere il problema e che mettano la persona in grado di non sentirsi più costantemente rifiutato e respinto, migliorando la propria obiettività nel vedere le cose e imparando a gestire e superare le emozioni che si provano.

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Per prima cosa, quindi, è importante essere consapevoli del problema, sia che si tratti di un sensazione che si vive senza ragione apparente, sia che questo (anche se molto più raramente di come lo percepiamo) avvenga davvero. Non serve a nulla limitare la propria possibilità di vivere e di conoscere qualcuno solo per la possibilità più o meno concreta di essere rifiutati. Se deve accadere, accadrà comunque, quindi tanto vale provarci e gestire in seguito quello che succederà.

A questo proposito è importante imparare ad ampliare la propria visione del rifiuto e la sofferenza che si genera nel riceverlo. Essere rifiutati non è un atto contro di noi o una svalutazione di ciò che si è, ma è la conseguenza a un disagio vissuto dall’altro o semplicemente ad esigenze di chi si ha di fronte che non coincidono con le nostre. Ma questo non significa in nessun caso che il problema siate voi.

Un'occasione per migliorarsi

In ogni caso, però, essere rifiutati può essere una grande occasione per analizzarsi, per farsi domande costruttive e per migliorarsi. Evitando di struggersi con i perché e domande inutili e che non avranno mai risposta ma prendendo il buono della cosa. Come dire, ogni esperienza che si vive può essere una grande opportunità per essere la versione migliore di noi stessi.

Se è vero che poi, alla sensazione di sentirsi sempre rifiutati e respinti, corrisponde anche un basso livello di autostima ecco trovato il punto su cui è importante lavorare. Come? Imparando ad amarsi così come si è, valorizzando le proprie qualità e imparando ad apprezzarsi. Ma anche capendo che, se non siamo noi i primi ad amarci e ad esaltare la nostra unicità, perché mai dovrebbero farlo o vederlo gli altri?

Infine è bene comprendere che le cose non accadono solo a noi, anche se ci sembra così. Siamo tutti sulla stessa barca e nello stesso mare. La differenza però la fa come si sceglie di procedere e di affrontare le onde, se facendosi travolgere e costringendoci a nasconderci o se, piuttosto, fare tesoro di ciò che si è imparato e procedere con sicurezza, voglia di scoprire e di vivere, forti di ciò che si è e del proprio valore e sempre pronti  a ripartire.

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