Succede a molti, a livelli diversi e in momenti diversi delle vita, di sentirsi soli. E questo a prescindere dal fatto di essere o meno circondati da una moltitudine di persone. Anzi, in alcuni casi più gente c’è e più la sensazione di essere soli si fa largo nella mente. Ma perché accade? E cosa porta le persone a sentirsi soli indipendentemente dal fatto di esserlo davvero?
La prima cosa da chiarire quando si sente qualcuno affermare di sentirsi solo, è che questa sensazione fa parte interamente delle soggettività di chi la vive. E nulla può fare l’evidenza o il dimostrare che così non è se qualcosa non cambia nel profondo di chi sta soffrendo questo stato d’animo.
Perché accade di sentirsi soli
Capita, infatti, che questa sensazione di essere soli sia vissuta da persone che, in realtà, soli non lo sono per nulla, quanto meno come numero di persone che hanno vicino per vari ed eventuali motivi. Ma perché quindi accade di sentirsi in questo modo? Per molte e diverse ragioni.
La sensazione radicata e intensa di sentirsi soli, infatti, arriva da diversi aspetti, singolarmente o correlati tra loro, tra cui:
- il modo in cui si vive il rapporto con se stessi, per esempio per via di una bassa autostima, insicurezza, non accettazione di sé, ecc.;
- il rapporto che si ha con gli altri, per esempio se si ha vissuto una perdita che ha sconvolto il soggetto o lo ha portato a isolarsi, o ancora se si vive con paura il confronto con gli latri per il timore di non essere capiti o accettati;
- cause patologiche come la depressione, i disturbi della personalità, la fobia sociale, ecc. (tutti disturbi che devono essere curati o alleviati con l’aiuto di uno specialista).
Aspetti che, seppur diversi tra loro, portano tutti allo stesso epilogo, ovvero quello di sentirsi soli in mezzo a un milione di persone, portando chi vive questa sensazione a isolarsi ancora di più e a cadere nei casi più gravi, in atteggiamenti errati, come una cattiva alimentazioni fino a veri e propri i disturbi alimentari, dipendenze, ansia e stress, ecc.
Cosa fare se ci si sente soli
Ma cosa fare, quindi, quando si vive in prima persona la sensazione di essere soli? Come fare per uscire da questo stato mentale e vivere più serenamente il rapporto con gli altri e con se stessi? Compiendo un passo alla volta, con il primo step dell’accettazione e accoglienza di sé, cambiando la propria percezione personale e, piano piano, eliminando dalla propria mente tutte quelle immagini che fanno vivere con timore il rapporto con l’altro o con diffidenza. E che portano alla sensazione di sentirsi soli, incompresi e/o non voluti.
L’amore per se stessi, infatti, è il più forte potere che si possa avere per cambiare in meglio il proprio modo di vivere con ciò che ci circonda, persone comprese. E solo imparando ad accettarsi e ad accogliere ogni emozione che si vive o aspetto di sé, sarà poi possibile gestire al meglio le tante altre relazioni che si vengono a creare nella vita quotidiana. Ma vivendole con maggior consapevolezza, autostima, con una reale percezione e coscienza personale. Tutti aspetti che necessitano di un lavoro costante, fatto di piccoli gesti e attenzioni (e se necessario di un aiuto specifico). Ma che portano a dissolvere la sensazione di sentirsi soli, privilegiando la bellezza e la gioia dell’essere insieme e di sentirsi parte di qualcosa di più grande.
I vantaggi del non essere soli
In questo modo, imparando a comprendersi e a comprendere ciò che è importante per sé, è possibile imparare anche a vivere meglio la propria vita sociale:
- privilegiando le persone che fanno stare davvero bene;
- praticando attività che generino benessere e serenità;
- frequentando i luoghi che fanno stare bene e in pace;
- ecc.
Un insieme di luoghi e persone che, qualsiasi cosa accade, sapranno eliminare il tarlo della solitudine facendovi sentire in ogni istante che no, non siete soli, e non lo sarete mai.