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Ecco perché settembre è il mese più faticoso, e come non farsi travolgere dalla stanchezza

sindrome del rientro
08-09-2023
Stanchezza e demotivazione possono essere più frequenti di quanto pensiamo alla ripresa delle attività dopo l'estate: ecco qualche strategia super efficace per riprendere in mano la situazione

Chi ha detto che la sindrome da rientro possa esaurirsi in pochi giorni dopo la fine delle vacanze? Se sei tornata già da qualche settimana, ma non riesci ancora a ingranare la giusta marcia, sappi che non c'è nulla di strano. Il mese di settembre può essere un periodo davvero impegnativo per molte persone, per alcuni è addirittura uno dei momenti più faticosi dell'anno.

Se sta succedendo anche anche sappi che non c'è nulla di anomalo o strano: dopo la pausa estiva, il ritorno alla routine di studio o lavoro può rivelarsi estremamente complicato. Il nostro corpo e la nostra mente, abituati a un periodo di relax prolungato rispetto ai classici weekend, faticano a riadattarsi rapidamente ai ritmi frenetici che seguivamo prima delle vacanze e a cui siamo tornati di punto in bianco.

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In aggiunta a questa sfida, c'è un altro fattore che può generare stress, stanchezza e difficoltà di concentrazione: il cambiamento di stagione. Questo fenomeno è conosciuto come astenia autunnale, il termine "asthenes" in greco significa "privo di forza". La transizione verso una nuovo stagione, con nuovi ritmi, nuove abitudini e diverse condizioni climatiche, può comportare una serie di sintomi sgradevoli.

Perché abbiamo la sindrome da rientro

Tutto ciò è comunemente noto come "back-to-work blues" o "sindrome da rientro", uno stato in cui ci si sente fisicamente e mentalmente esausti, con una sensazione di mancanza di energia, concentrazione e motivazione per affrontare la routine quotidiana con vigore e positività. Insomma, nonostante le vancanze, ci sentiamo tutt'altro che riposati. Questo stato può influenzare notevolmente la produttività sul lavoro o nello studio, nonché le relazioni sociali e familiari.

Per affrontare con successo questo breve periodo di transizione senza scoraggiarsi e per ritrovare l'energia necessaria, Carnidyn, offre una serie di consigli insieme a Maria Luisa Cravana, Biologa Nutrizionista, dottoressa in Alimentazione e Nutrizione Umana e Dietista.

Le ferie estive portano a uno stravolgimento del regolare stile di vita e a una sorta di desincronizzazione dei ritmi circadiani che agiscono sul nostro stile di vita 1 ; ora il nostro organismo deve “rimettersi in asse” ma non può farlo all'improvviso, occorre dargli tempo e aiutarlo”, afferma la dottoressa Cravana.
“I ritmi circadiani
” - spiega Cravana - “sono determinati da oscillazioni di parametri fisiologici e metabolici nell’arco delle 24 ore. Il sistema circadiano anticipa i cambiamenti ambientali, per ottimizzare l’adattamento dell’organismo in base al momento della giornata, determinando una coordinata segregazione temporale di numerosi processi biochimici, al fine di renderli maggiormente efficienti" .

Questo sconvolgimento dei normali ritmi - poi - avviene pressoché in contemporanea con il cambio di stagione, che porta una diminuzione di ore di luce durante la giornata e un possibile calo dell’umore e della qualità del sonno. Questo avviene perché la luce solare influenza la produzione di sostanze come serotonina e melatonina, ormoni fondamentali per il mantenimento del tono dell’umore e del ritmo sonno/veglia. Insomma a queste condizioni concentrarsi e rendere al meglio delle nostre potenzialità può rivelarsi difficile”, conclude Cravana.

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Come affrontare la sindrome da rientro

Poniamoci degli obiettivi realistici per il nostro benessere mentale e fisico. È importante fare una selezione delle priorità per alleggerire il carico mentale. Attività cognitive intense o prolungate, come il lavoro, lo studio o gli impegni quotidiani, possono esaurire le nostre risorse mentali. Con il tempo, la nostra capacità di concentrazione si erode, riducendo la produttività e la qualità del lavoro.

Ecco alcune semplici strategie da mettere in pratica per migliorare il nostro benessere fisico e mentale:

  • Stabilire una routine per il sonno

Cerchiamo di andare a letto alla stessa ora ogni notte e di dormire almeno 7-8 ore. Prima di coricarci, evitiamo l'uso eccessivo di dispositivi come smartphone, PC, TV o tablet, per agevolare il rilassamento e prevenire affaticamento visivo.

  • Cura dell'ambiente di lavoro

Assicuriamoci di avere una buona illuminazione quando lavoriamo al computer, leggiamo o scriviamo. Difendiamoci da eccessive esposizioni dirette alla luce solare mediante tende o coperture. Inoltre, è cruciale prendere brevi pause dalla schermata del PC, distogliendo lo sguardo o facendo una passeggiata durante la pausa pranzo.

  • Movimento e luce naturale

Scuotiamoci la stanchezza con un po' di movimento, preferibilmente all'aria aperta per ottenere una sana dose di luce solare. Non occorrono allenamenti complessi; ciò che conta è la costanza.

  • Alimentazione equilibrata

Seguiamo una dieta varia ed equilibrata, evitando di fissare regimi alimentari restrittivi o irregolari, compresa la frequenza dei pasti. Diversificare la scelta degli alimenti è cruciale; è consigliabile fare almeno 5 pasti al giorno per assicurare l'apporto equilibrato di nutrienti necessari e bere almeno 1,5 litri di acqua giornalmente per una corretta idratazione.

  • Integratori alimentari

Per contrastare la stanchezza mentale, possiamo valutare insieme al nostro medico l'uso di un integratore alimentare. Ad esempio Carnidyn Plus di Alfasigma, contenente Acetil-L-Carnitina e una formulazione equilibrata di vitamine, minerali e altri nutrienti, può sostenere il normale metabolismo energetico e migliorare le prestazioni mentali grazie alla Vitamina B5. Si tratta di una formulazione pensata proprio per aiutare a combattere l'affaticamento mentale e fisico, restituendoci l'energia necessaria per affrontare la vita quotidiana in modo più attivo e positivo.

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