Lo si nomina spesso e in tanti lo provano in prima persona. Parliamo dello stress e di tutto ciò che questo comporta sia a livello fisico che soprattutto mentale. Cambiamenti a volte positivi, se si sa come affrontarli, ma che possono essere negativi e impattanti sulla vita stessa quando la quantità di stress che si affronta è troppa o ripetuta nel tempo. Sfociando in tutta una serie di manifestazioni e risposte fisiologiche definite come sindrome generale di adattamento (General Adaptation Syndrome o G.A.S.)
Ovvero la risposta che l’organismo mette in atto nel momento in cui viene sottoposto a diversi fattori di stress sia a livello fisico che mentali ma anche ma anche ambientali o sociali. Ma cos’è esattamente questa sindrome, come si sviluppa e come si affronta?
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Prima di capire come affrontare la sindrome generale di adattamento è importante comprendere esattamente di cosa si sta parlando. Come detto ognuno di noi, a livelli e intensità diverse, è sottoposto a fattori di stress che possono passare quasi inosservati o impattare sulla qualità della vita. Sfociando sia in problemi fisici che mentali.
Risposte fisiologiche che, secondo il Dr. Hans Selye, corrispondono a un insieme definito di segni e sintomi ripetuti, coerenti e correlati tra loro, che si manifestano come reazione di adattamento dell’organismo di fronte a un agente nocivo. Tanto da ipotizzare l’esistenza di una vera e propria sindrome e/o insieme di risposte allo stress, la sindrome generale di adattamento.
Secondo le ricerche messe in atto dal medico, infatti, esistono due tipologie di situazione:
- la prima, in cui l’organismo deve far fronte a uno stress acuto, rapido e intenso dal quale si può uscire dopo una breve fase di resistenza;
- la seconda che nasce in relazione a uno stress cronico, in cui corpo e mente vengono impegnati per un periodo più lungo, attuando una resistenza che può durare in modo variabile da qualche ora ad anni, fino anche a tutta la vita.
Condizione che porta ad avere problemi anche piuttosto seri per la salute di chi la vive. E che innesca una serie di meccanismi fisiologici, appunto la sindrome generale di adattamento.
Come si manifesta
Una risposta che si attua in tre fasi specifiche:
- allarme,
- resistenza
- esaurimento.
La fase di allarme è quella in cui il corpo si impegna a far fronte all’agente stressante. E che si manifesta con una reazione interna del corpo, aumentando la produzione di adrenalina e di conseguenza quella del battito cardiaco.
Durante la fase di resistenza e/o adattamento, poi, l’organismo cerca di adeguarsi alla circostanza che sta vivendo, provando a resisterle. E innescando delle reazioni controproducenti per la salute stessa, come l’aumento della produzione di cortisolo (che diminuisce le difese immunitarie portando a indebolire il corpo e rendendolo più soggetto a malattie).
Infine vi è l’esaurimento, la fase conclusiva dello stress in cui il corpo cerca di riprendersi dall’evento subito e in cui le energie impiegate per fargli fronte iniziano a venire meno, sia con una sensazione di debolezza come una sorta di rilassamento, sia debilitando l’organismo a causa di una completa mancanza di energie.
Condizione che può portare a stati depressivi (come reazione opposta alla resistenza attuata) e alla necessità di periodi di recupero. Ma che può generare anche delle alterazioni permanenti sia a livello fisico che psichico.
VEDI ANCHE LifestyleCosa è la “stresslaxation” e perché persino il relax può stressarciCome si affronta la sindrome generale di adattamento
Un problema che quindi, deve essere affrontato alla radice. Ovvero imparando a gestire al meglio le diverse situazioni di stress che possono capitare nel corso della vita a che possono interessare ambiti diversi, da quello lavorativo a quello familiare, da quello fisico a quello emotivo.
Evitare di imbattersi nelle conseguenze della sindrome generale di adattamento, infatti, dipende molto da ciò che si fa prima. E da come si affronta ciò che la può generare, lo stress appunto. Anche facendosi aiutare da un esperto.
Per farlo ci sono diversi modi:
- imparando specifiche tecniche di rilassamento da attuare nei momenti di difficoltà e non;
- praticando discipline come lo yoga che aiuta a gestire al meglio ciò che accade a livello emotivo;
- imparando a comprendere e controllare le proprie reazioni ed emozioni, vivendole e lasciandole andare, concentrandosi nel momento presente;
- coltivando un equilibrio interiore che permetta di non farsi sopraffare dagli eventi esterni;
E prendendosi cura di sé, sia dentro che fuori, giorno dopo giorno. Un passo alla volta, fino ad ottenere una piena consapevolezza di ciò che si vive e decidendo in prima persona come farlo in modo sano.