Cambiare le nostre abitudini o il nostro modo di comportarci non è facile e spesso richiede tempo, pazienza e una buona dose di fatica e coraggio. Senza contare che è anche necessario trovare dentro di sé le spinte interiori che ci portano a voler cambiare, che devono essere alla base di questo nuovo percorso.
Queste motivazioni, spesso frutto di una presa improvvisa di coscienza, o di un lungo percorso di riflessione e introspezione sono il motore che innesca il cambiamento: ma quali sono e soprattutto dove trovarle?
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Capita a tutti di arrivare a un momento della vita in cui si è talmente insoddisfatti di una situazione da dire basta, voglio cambiare le cose. Che si tratti di relazioni, lavoro, persino del proprio aspetto, arrivare al punto di rottura e a una presa di coscienza è spesso il modo migliore per mettere in atto un cambiamento, anche se a volte può fare molta paura.
Senza queste spinte interiori che ci tengono motivati può essere molto complesso cambiare le nostre abitudini, in quanto sotto sotto il nostro istinto più profondo è molto abitudinario e ama avere una sua routine. Inoltre, una volta trovata la motivazione giusta, serve anche una buona dose di costanza per mantenere i buoni propositi per un periodo di tempo sufficientemente lungo a trasformarli in una nuova abitudine.
Secondo uno studio dello European Journal of Social Psychology infatti, che ha analizzato le abitudini di 96 persone per 12 settimane, ci vogliono almeno 2 mesi affinché un’abitudine diventi automatica; ma quali sono le spinte che possono avviare questo percorso? Vediamole insieme.
Quali sono le spinte interiori
Secondo gli psicologi, una spinta interiore è una specie di vocina nella nostra testa che ci incoraggia a comportarci in un certo modo; a volte ci spinge a cambiare e migliorare, altre volte potrebbe invece frenarci.
Affinché inneschino un cambiamento non bastano le frasi motivazionali, le spinte interiori che ci portano a voler cambiare devono essere davvero forti e possono scaturire sia da sentimenti ed emozioni positive, sia da quelle negative, come insoddisfazione e frustrazione
- Compiacere gli altri
La prima spinta interiore è quella che ci spinge a compiacere gli altri; a volte capita di voler mettere in moto un cambiamento "per amore di qualcuno"; ad esempio smettere di fumare per non doverlo fare davanti a un figlio, o impegnarsi a essere più pazienti nei confronti del partner.
Il rischio di questa spinta è che ci fa agire per accontentare qualcun'altro e quindi il cambiamento potrebbe non essere mantenuto sul lungo periodo e potremmo finire con l'abbandonare la nuova abitudine. Inoltre vivere nel costante bisogno di essere approvati dagli altri è potenzialmente pericoloso, in quanto alla lunga può portare a situazioni di disagio emotivo anche grave.
VEDI ANCHE LifestyleAllenare l’intelligenza emotiva può cambiarti la vita, ed ecco come- Frustrazione e insoddisfazione
La frustrazione e l'insoddisfazione sono una spinta interiore potente, che spesso si palesa dopo un periodo particolarmente pesante e di infelicità che ci porta a voler cambiare le cose in meglio.
Potrebbe essere la spinta che ci motiva a cambiare lavoro perché il posto in cui ci troviamo non ci rende felici, o magari a uscire da una relazione dove non stiamo più bene - quale che sia questa spinta è tra le più forti in quanto il nostro subconscio vuole farci uscire da una situazione di infelicità, dalla quale vuole proteggerci.
- Positività e ottimismo
Un periodo particolarmente positivo, al contrario, può essere a sua volta una spinta a voler cambiare; ottenere un risultato che è costato fatica, come ad esempio un bel voto a un esame o un encomio sul lavoro, ci galvanizza e ci motiva a fare ancora meglio la prossima volta per sentirci di nuovo felici e appagati.
Succede anche quando facciamo, ad esempio, una dieta: scoprire di aver perso il primo chilo ci rassicura e incoraggia a procedere con il programma di alimentazione ed esercizio fisico che stiamo seguendo.
- Reagire a un cambiamento
A volte le spinte che ci portano a voler cambiare arrivano proprio come risposta a un cambiamento improvviso e inaspettato, a volte anche traumatico.
Un licenziamento, la fine di una relazione, un lutto: sono tutte situazioni in cui lo status quo della nostra vita viene messo in discussione e proprio da questa difficoltà improvvisa spesso scaturisce la consapevolezza di dover mettere in atto un cambiamento importante.
La fine di un rapporto lavorativo ad esempio può spingerci a riprendere gli studi per essere più competitivi nel mondo del lavoro, o una rottura con il partner può spingerci a iscriverci in palestra per ritrovare un po' di autostima e sfogare rabbia e dolore.
Esistono diversi tipi di spinte che ci portano a voler cambiare, ed ognuna ha le sue peculiarità e deriva da una diversa situazione: tuttavia sono tutti modi in cui la nostra coscienza ci parla, dicendoci che è ora di cambiare e migliorare anche se sembra difficile. Essere consapevoli del nostro mondo interiore è infatti una strategia di crescita personale potente ed efficace.
Una volta raggiunta questa consapevolezza è impossibile mettere a tacere questa vocina che ci ricorda cosa è meglio per noi, ed è proprio in questo modo che troviamo motivazione e costanza per mettere in moto un cambiamento radicale e duraturo.