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Davvero l’umorismo è sempre una risposta positiva?

umorismo
16-10-2023
Ridere di qualcosa non significa necessariamente sottovalutare il problema. Significa semplicemente abbracciare un modo meno morboso di affrontare le difficoltà

L’umorismo ha un potere straordinario: proprio come la risata, riesce a far sentire bene tutti coloro che la sperimentano o che la ascoltano. Chi ride di qualcosa, riuscendo a trovare un lato comico in un momento di difficoltà, sta guardando il bicchiere mezzo pieno e sta intraprendendo un primo passo verso un approccio concreto, e non per forza meno consapevole, verso la risoluzione dei suoi problemi.

Ci sono momenti in cui la vita riserva solo dispiaceri. Di solito le disgrazie non arrivano mai da sole, e il momento in cui si riesce a trovare il sorriso è quello in cui la reazione sarà finalmente più vicina.

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L’umorismo come modo di comunicare

Gli psicologi concordano sul fatto che l’umorismo può essere considerato un metodo di comunicazione funzionale. Funzionale significa equilibrato, nella maggior parte dei casi, e permette a chi ne fa uso di veicolare le emozioni, belle o brutte, senza lasciare che acrimonia o risentimento ci impediscano di buttarle fuori. Soprattutto, facendo in modo che queste emozioni vengano fuori senza trascinarsi dietro la cattiveria da cui potrebbero essere gravate.

Insomma: l’umorismo ci permette – così diceva Freud, per quanto le sue teorie oggi siano per la maggior parte superate – di esprimere i nostri stati emotivi senza provocare conseguenze dannose nelle relazioni e senza dover trattenere tutto. Molto meglio un: “Mi sono allontanato dall’auto e mi hanno derubato di tutte le valigie che avevo preparato per le vacanze. Mi hanno portato via anche la maglietta di Jurassic Park! Come si fa ad essere così senza cuore?”. Piuttosto che un: “Se trovo chi mi ha derubato gliela faccio vedere io…

Primo perché la prima reazione mostra risentimento, aiuta a buttare fuori il disappunto ma al tempo stesso non serba un rancore che potrebbe marcire e peggiorare col tempo. Secondo, le minacce, le imprecazioni, le pesantezze non risolveranno niente: ti faranno solo apparire ancora più sconfitto di quanto tu non lo sia già.

L’umorismo è soggettivo

Naturalmente l’umorismo non è uguale per tutti, e alcune persone – possiamo dirlo? – neanche lo hanno mai capito. A volte sa essere davvero criptico, se non addirittura illeggibile. Cionondimeno, è proprio questo a rendere l’umorismo così prezioso. L’assenza di regole e strutture ci permette infatti di usare l’umorismo in forme neutre o piuttosto innocue, per placare l’aggressività che ci teniamo dentro e che non vogliamo buttare fuori per evitare di sconquassare l’ordine sociale.

Insomma: grazie al prezioso umorismo, possiamo dire quello che pensiamo senza riversare bile e discordia su chi ci circonda. A patto, naturalmente, che l’umorismo non sia atto a ferire qualcuno.

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L’autoironia, l’umorismo definitivo

I momenti difficili arrivano sempre, prima o poi, e si portano via la luce che nel mondo ci guida verso il domani. Non è facile rialzarsi e non lo è mai per nessuno. Attuando un meccanismo di umorismo nei confronti di noi stessi possiamo però alleggerire il peso che ci cade addosso quando il mondo sembra non potersi reggere da solo.

L’autoironia è uno strumento prezioso per alleggerire la vita, ma anche per rialzarsi in piedi. Esiste sistema di critica più pungente e meno doloroso dell’autoironia? Imparare a conoscersi con un pizzico di umorismo ci aiuta ad affrontare parti di noi che non ci piacciono, o che odiamo, con una punta in meno di dolore o amarezza. L’umorismo è un ottimo alleato anche per chi ha bisogno di combattere stress o ansia e vuole sfogarsi con qualcuno, evitando la lamentela prolissa e noiosa.

Tutto l’umorismo è positivo?

Esiste umorismo e umorismo. Sebbene nella maggior parte dei casi una risposta umoristica possa fare bene davvero, e possa spingerci verso la guarigione saltando tutta la parte dell’autocommiserazione, ci sono dei limiti.

Non bisogna confondere mai l’umorismo con l’umiliazione di qualcuno. Battute denigratorie che sfociano nel bullismo o nella manipolazione possono finire per fare più male che bene. L’umorismo dovrebbe sgonfiare l’aggressività, e non gonfiarla con battute salaci che pungono sul vivo persone in evidente difficoltà.

L’umorismo come strategia di coping, ovvero di strumento per affrontare situazioni difficili, non dovrebbe mai essere un’arma affilata rivolta a chi ci circonda, ma una valvola di sfogo per il malessere che ci portiamo dentro. Un cambio di prospettiva capace di farci vedere una situazione drammatica, o triste, sotto una luce che provi almeno a strapparci un sorriso.

L’umorismo come analisi obiettiva

Ci sono tante persone che usano l’umorismo come lente d’ingrandimento obiettiva per leggere le situazioni che le circondano. Attraverso di esso è possibile ridimensionare le situazioni che ci sembrano insostenibili, e soprattutto ci aiuta a lasciar andare. Può aiutarci a combattere la sfortuna, i periodi difficili e anche i pensieri intrusivi capaci di rovinare un’altrimenti bella giornata.

Cercare di trovare una nota umoristica nella vita è il modo giusto per iniziare ad affrontarla con la giusta spinta.

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