Se ci pensi capita spesso: così tanta rabbia, una pressione così forte, uno stress così schiacciante e una frustrazione ingestibile. Oppure una gioia così travolgente da sconvolgerti completamente. La prima cosa a cui penseresti è il desiderio di urlare, ma ti trattieni perché non ti senti a tuo agio, ti sembra poco educato, la percepisci come una reazione "scomposta" di cui non ti vuoi macchiare anche se sei sola nel raggio di chilometri.
Non solo questioni di galateo, ma anche il timore del giudizio del lontano vicino che potrebbe aver sentito qualcosa tra un muro e l'altro. L'idea di urlare può sembrare fuori luogo, aggressiva, ma in realtà fa bene alla salute. Questi sono i momenti in cui urlare può fare solo bene, con buona pace di chi abbiamo intorno.
VEDI ANCHE LifestyleCapire da dove arrivano gli attacchi di rabbia per imparare a gestirliAnche le urla sono un modo di comunicare
Le urla non sono una prerogativa totalmente umana o delle scimmie, ma sono un importante strumento di comunicazione utilizzato da tutto il regno animale perché funzionano come utile segnale di pericolo e di allarme in caso di minaccia.
A volte servono anche come richiamo per ricevere aiuto e sostegno in situazioni di pericolo o in cui il branco è più efficace del singolo. L'urlo, in breve, ha una importante funzione comunicativa: quella di trasmettere le più disparate informazioni, ma anche di sfogare un'emozione - dalla paura alla gioia - secondo un istinto innato.
Urlare come terapia
Non importa quanto la società trovi sconveniente l'espressione delle emozioni: esistono infiniti studi che dimostrano come "buttar fuori" faccia invece molto bene alla salute. Lo psicoterapeuta Arthur Janov ha introdotto nel 1970 la terapia dell’urlo, pensata per arrivare alle origini delle nevrosi e lavorare in profondità per vincerle. Il tutto tramite un giusto uso della voce, con l’urlo primordiale che aiuta l'individuo a ricongiungersi con la propria psiche e, in questo caso, caratterizza la rabbia positiva che ci spinge a migliorare la nostra esistenza.
L'urlo come terapia è stato utilizzato da altri esperti e si è pian piano scavato una nicchia di entusiasti dei risultati ottenuti, tanto da ispirare sia all'estero che in Italia i famosi club in cui è possibile sfogare ciò che si ha dentro urlando, piangendo, spaccando oggetti con delle mazze e via dicendo.
VEDI ANCHE LifestylePretese disfunzionali: come si superano i pensieri negativi che ci fanno vivere nell’ansiaPerché urlare fa bene
È ora di vincere la timidezza e prendere atto del fatto che urlare fa bene alla salute, almeno in alcuni casi. Per prima cosa, aiuta ad abbassare la pressione arteriosa, i livelli di cortisolo e quindi lo stress percepito, liberandoci dalle tossine nocive e innescando un processo che ci riporta il buon umore grazie alla sensazione di leggerezza post sfogo. L'urlo è infatti un rimedio certificato contro il dolore emotivo grazie ai meccanismi che mette in funzione e che ci danno sollievo, aiutandoci a combattere ansia e depressione. Il potente momento di sfogo in cui urliamo libera tutta una serie di meccanismi ormonali che ci fanno sentir meglio. Sfogare le frustrazioni ci aiuta a riconoscere il nostro dolore, affrontandolo con più chiarezza mentale, capendo con più lucidità cosa non vada.
La consapevolezza che regala è importantissima: l'urgenza di urlare, quella sensazione pressante che si fa forte nel petto e nella gola ci costringe a prendere atto delle emozioni che stiamo provando, donandoci un momento di profonda consapevolezza. Una consapevolezza che ci rende più leggeri perché ci permette di razionalizzare i sentimenti e le emozioni che in quel momento sembrano esplodere dentro di noi, regalandoci poi un momento di grande lucidità e obiettività. Urlare ci permette di capire davvero cosa proviamo, elaborando i nostri sentimenti e prendendo decisioni più sensate.
Urlare quando serve aiuta anche a cementare dei rapporti intimi: non si tratta di investire l'altra persona con insulti e frasi scomposte, ma piuttosto di manifestarle il nostro dolore con tutta la voce che abbiamo in corpo. Se l'urlo aiuta a riconoscere minacce e pericoli, in questi casi permette di capire cosa non vada e a trovare insieme una soluzione. Infine, lo sfogo urlato ci fa sentire vivi, ci riconnette con la nostra parte profonda e primordiale, ci aiuta a provare una forte emozione che ci scuote nel profondo e ci ricorda che non siamo automi, gusci vuoti senza sentimenti, dolori e frustrazioni.
Perché non urlare quando serve fa male
Se gli effetti positivi dell'urlo sulla nostra salute non fossero abbastanza convincenti, ricordiamoci che trattenere le emozioni può essere estremamente deleterio per il nostro benessere: rabbia, dolore e sentimenti inespressi, sempre rinchiusi nell'angolino buio più profondo della nostra anima e tenuti nascosti sotto pressione, possono causare tensione muscolare, gastriti e problemi di digestione, grossi fastidi intestinali, cefalee, insonnia, ansia, depressione e altri problemi gravi.
Conseguenze semplici da intuire se ricordiamo che la psiche e il corpo non sono due entità separate, ma camminano a braccetto ogni giorno e si influenzano in modo potente: il malessere interiore viene somatizzato e diventa un problema di salute che genera altro malessere interiore. Un cane che si morde la coda.
Questi sono i momenti in cui urlare fa solo bene
Non esiste una guida dettagliata all'istante perfetto, ma la logica ci è amica. Questi sono i momenti in cui urlare fa solo bene: quando la rabbia è troppa e ci sembra di esplodere, ci manca il respiro e la testa sembra in tilt; quando la delusione e la frustrazione si fanno sentire così tanto da condizionare ogni momento della nostra giornata; quando lo stress raggiunge livelli tali da farci sentire il cuore in gola; quando il dolore fisico o psicologico raggiunge una soglia che inizia a sembrarci insopportabile; quando qualcuno supera il limite e ci costringe a fare qualcosa, invade i nostri spazi, diventa aggressivo o tossico nei nostri confronti; quando l'ansia e la paura diventano mostri grossi come palazzi e ogni volta che sentiamo il bisogno di buttare fuori qualcosa di brutto, negativo, doloroso e insopportabile.
Possiamo anche urlare di gioia quando otteniamo ciò che abbiamo a lungo desiderato, quando qualcosa di bello finalmente si compie, quando tutto va come avevamo sperato e quando la felicità ci sembra impossibile da contenere.