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Buone notizie dal mondo: il Parlamento delle Filippine ha approvato una legge contro il fenomeno delle spose bambine

17-09-2021
Nelle Filippine è stata finalmente approvata una legge contro il fenomeno delle spose bambine, volta a contrastare gli abusi sui minori
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Ragazzine appena adolescenti, quando non addirittura delle vere e proprie bimbe, costrette a sposare persone con 20 o 30 anni più di loro, ad abbandonare gli studi e a diventare presto giovanissime mamme: questo è il destino di migliaia di fanciulle nelle Filippine, che contraggono matrimoni precoci simbolo di una vera e propria violenza sessuale. Ma il Parlamento ha deciso di dare una stretta a questo fenomeno, approvando una nuova legge che vieta le nozze con minori. Un grande passo avanti, un segno di civiltà che si è fatto attendere, ma che finalmente è realtà. Adesso è tempo di sradicare una cultura che ha fatto delle spose bambine una normalità che di normale non ha mai avuto nulla.

Il fenomeno delle spose bambine

Sposarsi in tenera età è una consuetudine che riguarda molti Paesi poveri del mondo. Ma il fenomeno delle spose bambine è qualcosa che va ben oltre certe realtà radicate anche non troppo lontano da noi. Si tratta, in questo caso, di vere e proprie violenze sessuali che coinvolgono ragazzine di 13 o 14 anni, ma nei casi più gravi possono avere come protagoniste bambine di appena 10 anni.

I matrimoni infantili sono una piaga da contrastare con tutte le nostre forze, per concedere la tanto agognata libertà alle ragazzine costrette altrimenti a rinunciare alla propria infanzia. Queste giovanissime spose sono infatti, nella maggior parte dei casi, obbligate a chiudersi in casa per soddisfare tutte le esigenze del marito, che solitamente è un uomo adulto - spesso già sposato con altre donne.

Devono così rinunciare alla scuola, in un circolo vizioso di povertà e mancata istruzione che si perpetua da generazioni. E molte volte sono costrette ad avere figli quando sono ancora esse stesse delle bambine, aumentando così il loro isolamento sociale. In un Paese dove non esiste il divorzio, tutto ciò si tramuta in una condanna a vita.

Numeri inquietanti: una realtà da combattere

Se a parole il fenomeno delle spose bambine è terrificante, i numeri danno un'idea più precisa di quanto sia drammatica la realtà di intere generazioni di ragazze nei Paesi più poveri. Si stima che nelle Filippine ci siano oltre 726mila spose bambine, e che tale Stato sia al 12esimo posto tra quelli con il maggior numero di matrimoni che coinvolgono minori.

L'ente britannico Girls Not Bridges evidenzia che circa il 15% delle ragazze filippine si sposa prima dei 18 anni, e che addirittura il 2% di loro contrae matrimonio prima dei 15 anni. Una realtà che si tramuta in violenze terribili. Secondo l'UNICEF, quasi il 20% delle ragazzine tra i 13 e i 17 anni ha subito abusi sessuali. Ogni 5 minuti circa, una donna o una bambina viene violentata.

Anche i numeri riguardanti le nascite sono spaventosi: negli ultimi 10 anni sono state oltre 1,2 milioni le ragazze di età compresa tra i 10 e i 18 anni ad aver avuto almeno un figlio. Bambine e adolescenti violate nel loro diritto di vivere l'infanzia per prendersi cura di neonati.

La nuova legge nelle Filippine

Il fenomeno delle spose bambine è allarmante, anche se ben radicato nella cultura filippina. Soprattutto nella regione meridionale di Mindanao a prevalenza musulmana, dove è possibile avere più mogli e sposarsi a partire dai 13 anni di età. Tuttavia, le Filippine sono pronte a fare un passo in avanti nella tutela dei diritti delle donne e delle ragazze. Nei mesi scorsi, il Senato filippino ha approvato il Girls Not Brides Act.

Si tratta di un disegno di legge che mira a contrastare i matrimoni infantili, punendoli con pesanti sanzioni pecuniarie e lunghe pene detentive, oltre alla perdita della custodia dei figli. Tale provvedimento rende dunque vietato sposare ragazze sotto i 18 anni di età, e comunque sempre senza il loro consenso. Inoltre annulla tutti quei matrimoni che coinvolgono minori che sono già stati contratti.

Il disegno di legge è ora stato approvato dal Parlamento, rendendolo efficace a tutti gli effetti. D'ora in avanti, qualsiasi tipo di violenza sessuale, incluso il matrimonio precoce, verrà punito con una pena che va dai 16 ai 30 anni di reclusione.

Il ruolo delle ONG contro le violenze sui minori

Ma tutto questo non basta. La legge contro i matrimoni infantili è un grande passo avanti per le Filippine, ma la cultura delle spose bambine è ormai troppo radicata per poter scomparire come una bolla di sapone. Per questo le organizzazioni non governative hanno un ruolo importante. È fondamentale promuovere una maggior conoscenza della nuova legislazione e delle pene da essa previste.

È una causa, quella delle nozze precoci, che ha coinvolto anche diverse star. Come Angelina Jolie, che qualche anno fa ha realizzato il film Difret, il coraggio per cambiare. La pellicola affronta il tema delle spose bambine e delle mutilazioni genitali femminili. Ma è sul territorio che bisogna agire.

Una realtà locale che si impegna da decenni contro il fenomeno delle spose bambine è la Fondazione Preda (People's Recovery Empowerment Development Assistance), guidata da padre Shay Cullen. L'associazione ha 5 strutture in cui ospita ragazze e bambine vittime di violenze sessuali.

"Quello che la gente non comprende fino in fondo è il trauma subito da queste bambine abusate sessualmente da un uomo che ha il doppio o il triplo della loro età" - racconta padre Cullen - "È vero, la legge sull'età del consenso sta per essere cambiata. Tuttavia, ci vorranno anni perché venga attuata e recepita dalla popolazione: parliamo di una pratica che è ormai radicata nella mentalità delle persone".

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