Non basta avere soldi o ricoprire una posizione di potere. Per essere una delle donne più potenti al mondo ci vuole molto di più. Bisogna mettere a disposizione la propria fortuna, la propria voce e i propri mezzi per qualcosa di più grande nel nome della parità di genere, della sostenibilità, della salute e sì, dell'amore verso le persone di cui si sentono responsabili.
Perché è vero che da grandi poteri derivano grandi responsabilità e queste donne lo sanno bene. Ecco le 10 donne più potenti al mondo secondo l'ultima classifica globale stilata da Forbes che vede qualche new entry di gran pregio, oltre che un primo posto inedito.
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MacKenzie Scott
Per la terza volta in 18 anni, cioè da quando Forbes stila la classifica delle donne più potenti al mondo, la Cancelliera Angela Merkel ha ceduto il gradino più alto del podio, lasciando spazio a MacKenzie Scott. Filantropa e scrittrice, oggi è l'ex moglie del fondatore di Amazon Jeff Bezos (hanno divorziato dopo 25 anni di matrimonio) e ha una lunga lista di motivi per cui merita questo primo posto in classifica.
Primo tra tutti il Giving Pledge, accordo che ha firmato subito dopo il divorzio e con il quale ha promesso di donare almeno la metà della sua (immensa) ricchezza nel corso della vita. Soltanto nel 2020 MacKenzie Scott ha donato quasi 6 miliardi di dollari a organizzazioni no profit disseminate in tutto il mondo, poi nel 2021 si è spinta fino a quasi 3 miliardi di donazioni.
Miss Scott è una donna che ha avuto tanto, ma che vuole rendere partecipe il mondo della sua ricchezza. Le sue donazioni non sono come le altre, lei dona "senza vincoli" e quindi ciascun ente e organizzazione ricevente ha il totale controllo sull'utilizzo dei fondi.
Kamala Harris
Kamala Harris non è solo una delle donne più potenti al mondo, ma anche la donna dei primati. Nata a Oakland da genitori immigrati, madre indiana e padre giamaicano, nel 2010 è stata la prima afroamericana nonché la prima donna a servire come procuratore generale della California.
Mica male, penserete. Ma Kamala Harris ha fatto un percorso che l'ha portata molto (ma molto) più in alto. Nel 2016 è stata la prima donna di origini indoamericane ad essere eletta al Senato degli Stati Uniti, poi il 20 gennaio 2021 tutte abbiamo potuto ammirare con i nostri stessi occhi un evento storico di portata incredibile: la prima donna, la prima persona di colore e la prima persona di origini asioamericane è diventata vicepresidente degli Stati Uniti d'America. Un secondo posto in classifica meritatissimo.
Christine Lagarde
Terza donna nella classifica di Forbes è l'inossidabile Christine Lagarde che tutte abbiamo imparato a conoscere da quando, nel novembre 2019, è diventata la prima donna a dirigere la Banca Centrale Europea. Non è il primo incarico importante per la signora Lagarde che, dal 2011 al 2019, ha anche gestito il Fondo Monetario internazionale: per la prima volta una donna è stata garante della stabilità del sistema monetario mondiale. Mica poco.
In qualità di capo della politica monetaria europea, Christine Lagarde ha dovuto affrontare le difficoltà e le incertezze di un periodo complicato come quello che stiamo vivendo, con la pandemia in corso e il rischio di una destabilizzazione nella zona euro.
Mary Barra
Se il podio vi è sembrato strabiliante, non resterete deluse dalle prossime donne nella top delle più potenti al mondo. Questa signora dallo sguardo fiero e deciso si chiama Mary Barra ed è la CEO di General Motors, la prima a guidare una delle tre grandi case automobilistiche a stelle e strisce.
Mary Barra è una pioniera sotto molto punti di vista, colei che tra le prime ha investito miliardi di dollari in veicoli elettrici, automobili a guida autonoma e nel ride-sharing, ovvero nel servizio di condivisione del tragitto in auto da parte di un privato nei confronti di terze persone. E poi ha investito tante energie e risorse sulla parità di genere all'interno del colosso automobilistico, arrivando ad abbattere il divario retributivo tra uomini e donne.
Melinda French Gates
Sì, il cognome è proprio quello a cui state pensando. Melinda French Gates è stata per anni moglie di Bill Gates, nonché co-presidente della Bill and Melinda Gates Foundation con la quale continua a operare come una delle donne più potenti della filantropia a livello globale.
Melinda French Gates dopo il divorzio è diventata anche una delle donne più ricche del mondo, ma ciò non l'ha allontanata neanche per un secondo dalla sua attività nella Fondazione. Questa donna si spende per aiutare tutte le persone a condurre una vita sana e produttiva, con particolare attenzione ai diritti delle donne.
Abigail Johnson
Abigail Johnson è CEO di Fidelity Investments dal 2014, anno in cui prese il posto del padre, ed è presidente dal 2016. Buon sangue non mente, insomma, specialmente se consideriamo che il nonno Edward Johnson II fondò il gigante dei fondi comuni di investimento con sede a Boston nel lontano 1946. È stata tra le prime ad accogliere nel mercato le criptovalute, tanto da lanciare una piattaforma che consente ai suoi investitori di usare Bitcoin.
Ana Patricia Botín
Nel 2014 Ana Patricia Botín ha preso le redini del Banco Santander, dopo la morte improvvisa del padre. Da quel momento ha dimostrato valore, intelligenza, perspicacia con delle azioni che le hanno consentito di mettere a segno dei colpi da maestro. La Botín ha reso il Banco Santander la più grande banca spagnola, lanciando iniziative a sostegno delle piccole imprese e soprattutto di quelle di proprietà delle donne. Ha anche creato Santander X, un progetto che supporta l'imprenditoria universitaria e che ha contribuito a inserire nel mercato le criprovalute.
Ursula von der Leyen
Ursula von der Leyen non ha bisogno di presentazioni ed è una delle donne più potenti e celebri del mondo per ovvie ragioni. Dal 2019 è Presidente della Commissione Europea, la prima donna a ricoprire questo ruolo e ad avere nelle proprie mani la responsabilità di più di 700 milioni di cittadini europei. Prima di assumere tale ruolo è stata per anni al servizio di Angela Merkel, persino Ministro della Difesa del Governo tedesco.
Il suo primo discorso da Presidente della Commissione europea, nel settembre 2020, è entrato nella storia: la von der Leyen si è espressa apertamente contro le politiche anti LGBTQIA+ attuate in Polonia.
Tsai Ing-Wen
Voliamo dall'altra parte del mondo fino a Taiwan dove, nel 2016, Tsai Ing-Wen è diventata la prima donna leader della piccola nazione a due passi dalla Cina. La situazione di Taiwan è piuttosto complicata, date le mire di Pechino sul suo controllo: non accetta che possa restare indipendente.
Ma Tsai Ing-Wen è una leader tosta e amata dal suo popolo, tanto da essere stata rieletta nel 2020, così da poter continuare a proteggere Taiwan. E poi è stata un esempio in epoca Covid, la prima a istituire un modello di tracciabilità per prevenire il contagio di massa. Tsai Ing-Wen ha fatto tante promesse al suo popolo e dimostra di essere una leader che mantiene la parola data, anche in merito agli investimenti nel campo delle biotecnologie, della difesa e dell'energia green.
Julie Sweet
Julie Sweet è diventata CEO della società di servizi globali Accenture nel settembre 2019, dopo aver ricoperto il ruolo di consigliere generale e capo dell'area Nord America, il mercato più grande dell'azienda. La sua priorità è la lotta contro le discriminazioni di ogni genere: «Una cultura dell'uguaglianza aiuta tutti. Non è un gioco a somma zero», ha detto a Forbes. E per questo merita un posto nella top ten delle donne più potenti e influenti del mondo.