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Elodie, il discorso sulla violenza rivolto a tutte le donne: “Non dobbiamo sparire. Mai”

Elodie
Il discorso che Elodie ha tenuto a Le Iene ci invita a essere solide, forti, a reagire: non esiste amore se non c'è consenso, non esiste giustificazione per chi confonde sentimento e possesso
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Non è la prima volta che Elodie scuote gli animi. E no, non parliamo della sua (bellissima) musica: parliamo delle occasioni in cui la cantante ha espresso delle posizioni forti e decise nei confronti di ingiustizie, soprusi e abusi.

Il suo ultimo discorso tenuto a Le Iene ha lasciato tutti con il fiato sospeso. Lei, vestita di un rosso che sembrava sottolineare ancor di più il peso delle sue parole, ha invitato tutte le donne a non subire. A non giustificare. A non assecondare. E l'ha fatto in modo straordinario.

Elodie per Dayane: il monologo a Le Iene e il suo retroscena

Prima di parlare del discorso di Elodie dobbiamo necessariamente raccontare cosa è accaduto a Dayane Mello. Sì, perché il discorso della cantante romana ha "chiuso" il servizio dedicato alla modella brasiliana.

La Mello, nota al grande pubblico per aver partecipato al Grande Fratello Vip, sta attualmente partecipando a un altro reality in Brasile, chiamato La Fazenda.

L'orrenda verità, purtroppo, è che La Fazenda si è trasformata in un incubo per Dayane: registrazioni diurne e notturne la mostrano spesso in stato di incoscienza, si suppone che venga drogata e costretta a rimanere in gioco.

Se ciò non bastasse, è accaduto qualcosa di raccapricciante: un concorrente, Nego Do Borel, ha abusato di lei quando era incapace di reagire. Uno stupro andato in onda, che Dayane non riesce neanche a ricordare (cosa che alimenta i dubbi sulle droghe).

Le Iene si sono mosse perché La Fazenda ha sì espulso Do Borel, ma si sta rifiutando di mandare a casa Dayane, nonostante la sua palese fragilità emotiva. Alla luce di quanto accaduto, Elodie è intervenuta con un monologo potente.

Elodie: "Fra ammirare un corpo e possederlo, in mezzo c'è il consenso"

La cantante ha esordito con la sua consueta schiettezza, toccando subito una corda delicata: «Noi non dobbiamo mai sentirci in colpa. Non dobbiamo proteggere gli uomini perché gli uomini non sono i nostri figli e quando sbagliano è giusto che paghino».

Elodie ha poi parlato dell'importanza del consenso: «Quando facevo la cubista [...] mi divertivo tantissimo. Ma bastava un solo sguardo o un gesto fuori posto per farmi sentire sbagliata. [...] I corpi sono belli. Mi piace essere guardata. Ma fra ammirare un corpo e possederlo in mezzo c'è il consenso, il desiderio, che è fondamentale. Voi vi siete mai chiesti cosa desidera una donna?».

Ancora, la cantante ha voluto precisare che oltre al consenso c'è e ci deve essere sempre il rispetto, un rapporto alla pari, lontano da quei retaggi patriarcali che ancora troppo spesso ci portiamo dietro «Io non voglio essere difesa: voglio essere compresa. Non voglio essere giudicata, voglio essere ascoltata. Perché quello che sono vale, ci ho messo tanti anni per essere quella che sono oggi. E sono orgogliosa di me».

Il monologo di Elodie ha rapidamente fatto il giro dei social e ha ottenuto migliaia di consensi. Per chi volesse leggerlo, oltre che vederlo, riportiamo il testo integrale.

Il testo integrale del discorso di Elodie

«Io voglio parlare solo alle mie amiche e dire la mia con onestà, perché non devo e non posso spiegare niente a nessuno. Noi non dobbiamo mai sentirci in colpa. Non dobbiamo proteggere gli uomini perché gli uomini non sono i nostri figli e quando sbagliano è giusto che paghino.

Se quell'uomo ha davvero fatto sesso con una donna che non poteva intendere e volere perché era sotto effetto di alcol, deve pagare. E Dayane deve essere trattata come una vittima, perché lo è.

Mi fa incazzare vedere una ragazza che non può dire no. O che si vergogna a farlo, come se il proprio corpo non fosse più suo, come se ormai fosse troppo tardi per tornare indietro. Io sono libera di cambiare idea fino all'ultimo e dire non mi va più, oppure ho sonno, sono stanca, levati di torno. O di darti un calcio nei coglioni piuttosto che stare in silenzio.

Quando facevo la cubista il mio corpo era il colore, la scenografia del locale dove ballavo. E sono onesta, io mi divertivo tantissimo. Ma bastava un solo sguardo o un gesto fuori posto per farmi sentire sbagliata. Sono passati tanti anni e ancora non è che è cambiato molto. Mi succede che mi dicano: Eh, Elodie ma tu fai i balletti mezza nuda. E allora? I corpi sono belli. Mi piace essere guardata. Ma fra ammirare un corpo e possederlo in mezzo c'è il consenso, il desiderio, che è fondamentale. Voi vi siete mai chiesti cosa desidera una donna?

Poi c'è un'altra cosa che mi fa incazzare: per farsi accettare da un uomo, una donna ogni tanto non può dire con quante persone è stata a letto. Anch'io ogni tanto ho fatto fatica a dire le mie cose. Ed è capitato a tutte di sentirsi dire vabbè, non devi raccontare proprio tutto al tuo uomo. E io mi domando, perché? Cosa devo nascondere? Da cosa lo devo proteggere? Di cosa ha paura, del mio passato? Delle mie esperienze che sono le sue?

Molti uomini hanno questa paura e vogliono dominarci, controllarci o difenderci, come se fossimo una loro proprietà. Io non voglio essere difesa: voglio essere compresa. Non voglio essere giudicata, voglio essere ascoltata. Perché quello che sono vale, ci ho messo tanti anni per essere quella che sono oggi. E sono orgogliosa di me.

Tutte le volte che abbiamo accettato un ruolo diverso da quello che è il nostro siamo finite a fare da madre ai nostri compagni. E passiamo la vita, in qualche modo, a cercare di salvare qualcun altro. E lo so, succede, a me è successo tantissime volte e non so neanche io perché lo faccio. Forse perché mi sento importante, mi sembra di avere un valore, un senso in questa vita.

In realtà in quei momenti, quando decidi di dare tutto a un'altra persona... è proprio il momento in cui ti annulli, ti annienti, e perdi la bellezza di dedicare il tuo tempo a te stessa, alla tua vita. Quindi non facciamolo. Non dobbiamo sparire. Mai».

La vita di Elodie (e la sua resilienza)

A vederla così bella, di successo, decisa e determinata non si direbbe. Eppure le posizioni che Elodie prende nei confronti delle ingiustizie sono dovute a un'infanzia e a un'adolescenza difficili, complicate.

Nata e cresciuta nel Quartaccio, quartiere popolare e periferico di Roma, Elodie ha avuto (per sua stessa ammissione) da subito a che fare con gente promiscua, con spacciatori, delinquenti e drogati. A 8 anni, poi, ha visto i suoi genitori separarsi in modo violento. Arrabbiata con il mondo, Elodie tentava di difendere la sorella minore dalle brutture della vita.

Elodie, MFW 2021

Artista di strada il padre, cubista la madre: Elodie ha avuto subito a che fare con gli stenti, con l'impossibilità di studiare, cosa che a 12 anni la fece avvicinare alla droga leggera. Da ragazzina beveva, aveva una libertà a suo dire "totale, eccessiva". Terminate le scuole medie ha smesso di studiare.

A 19 anni si è trasferita a Lecce con il suo (ex) compagno, insieme alla sorella Fey. La sua vita è cambiata grazie ad Amici di Maria De Filippi. Nei confronti della conduttrice, Elodie prova profonda gratitudine: è stata, a suo dire, una delle prime (poche) persone che hanno visto oltre e le hanno dato fiducia.

Il discorso a Sanremo: essere all'altezza è un punto di vista

La vita di Elodie ci porta a un altro discorso che Elodie ha tenuto nei mesi passati: come avevamo già detto, infatti, il monologo per Le Iene non è stato l'unico in cui la cantante ha parlato a cuore aperto con il pubblico.

Al Festival di Sanremo 2021 Elodie ha parlato proprio delle sue origini: «Vengo da una borgata romana, dove ci sono anche persone arrabbiate e demoralizzate. Io ero una di quelle. Quel quartiere mi ha dato e tolto tanto, come non avere l’acqua calda o i soldi per pagare le bollette. Ma mi ha dato anche anche la forza di sognare. Ho sempre voluto fare questo mestiere, anche se non mi sentivo all’altezza».

Elodie a Sanremo 2021

Ed è proprio sull'essere all'altezza che si è focalizzato il discorso sanremese di Elodie, sull'abbattere i muri che spesso ci creiamo da soli. Sul palco dell'Ariston la cantante rivelò di aver avuto dei pregiudizi su sé stessa, dovuti al ritenersi "troppo poco" per la vita che avrebbe desiderato.

«Non bisogna sempre sentirsi all’altezza delle cose, l’importante è avere il coraggio di farle e poi si aggiusta in corsa. Probabilmente io non sono all’altezza di questo palco, ma essere all’altezza non è più un mio problema, perché essere all’altezza è un punto di vista».

Uno sguardo lucido sulla realtà

Il monologo per Le Iene, quello fatto al Festival di Sanremo, ma anche le varie interviste che Elodie ha rilasciato nel corso degli anni e i servizi che ha svolto anche tornando al Quartaccio per accendere le luci sul degrado mostrano il suo sguardo sempre più lucido sulla realtà.

Uno sguardo acquisito dopo aver vissuto in prima persona esperienze al limite, dopo aver visto le sue amiche d'infanzia "intrappolate" in qualcosa che non si meritavano. Uno sguardo che cerca giustizia e che invita alla riflessione.

Elodie a Sanremo (2020)

Oltre ai testi, ai tormentoni e ai successi, Elodie è una donna per le donne. Un punto di riferimento che ci insegna a non disprezzarci, a non sentirci mai inferiori. Perché cadere in questa trappola significa anche lasciare che ci venga fatto del male, annullarci. E come dice bene Elodie noi non dobbiamo sparire. Mai.

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