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Emily Ratajkowski, il nudo e gli abusi: “Se ascolti chi ti dice che devi essere bella dai potere agli uomini”

Modella attrice
Forte e sempre più consapevole: Emily Ratajkowski è diventata famosa per la sua straordinaria bellezza. Ora, però, parla di come sia cambiato il rapporto con il suo corpo. E della sua rinnovata percezione di sé

La bellezza come arma a doppio taglio, la ricerca di approvazione e gli abusi: Emily Ratajkowski ha aperto il cuore, rivelando di essere arrivata a un punto della sua esistenza in cui ha raggiunto un nuovo livello di consapevolezza.

In occasione dell'uscita del suo libro, Sul mio corpo, la modella e influencer ha deciso di scoperchiare un vaso di Pandora anche fin troppo carico di ansie, dolori e pensieri lesivi.

Emily e il rapporto con il suo corpo

Superficialmente, si potrebbe pensare che, una donna di successo e bella come Emily Ratajkowski, non abbia mai dovuto fare i conti con le difficoltà dovute alla percezione di sé che ognuna di noi vive nel corso della vita.

Forse anche per questo le dichiarazioni che la modella ha fatto in esclusiva al Corriere della Sera lasciano di stucco: se si scava oltre le luci scintillanti della ribalta, emerge una donna che - forse – proprio a causa dell’essere continuamente esposta ha dovuto più di altre lavorare su se stessa.

Lei, stupenda e apparentemente inarrivabile, ha raccontato di aver provato vergogna da giovanissima per le «reazioni che suscitava il suo fisico». Ciononostante, ha ritenuto che lavorare nella moda fosse il modo migliore per esorcizzare l'imbarazzo.

«Guadagnare con la mia bellezza mi sembrava una forma di empowerment, ma naturalmente la situazione era più complessa di come pensavo. Tra pubblicità e campagne, ho guadagnato più di quanto mia madre, professoressa di inglese, e mio padre, insegnante di disegno, potessero sognare in una vita. Ma la verità è che mi sono sentita sfruttata e sminuita».

La presa di coscienza: "Quel potere non è tuo"

Sempre nell'intervista al Corriere, Emily Ratajkowski rivela di aver pensato a lungo alla sua giovinezza. E di aver compreso di aver commesso degli errori, se pur, in qualche modo, in buona fede:

«A vent’anni, non capivo che le donne che traggono potere dalla bellezza devono quel potere agli uomini in cui suscitano il desiderio. Sono loro a esercitare il controllo, non noi. Oggi mi chiedo: ho autonomia, ma posso chiamarla emancipazione?». 

La Ratajkowski ha sottolineato di non aver rimpianti, ma di provare, ancora, della vergogna: «Pensavo di essere provocatoria verso il sistema, ma non comprendevo appieno le dinamiche di potere. Avevo un bisogno così disperato di approvazione da essere disposta ad accettare anche le mancanze di rispetto. In queste occasioni pensi solo che tutto il mondo ti dice che devi essere bella e che se sei bella hai potere, e non sai che quel potere non è tuo».

Gli abusi

Nel corso dell’intervista la super modella ha raccontato anche delle volte in cui - sul lavoro - è stata vittima di attenzioni non desiderate. La più eclatante? Robin Thicke, nel famoso video di Blurred Lines che ha lanciato la sua carriera, sarebbe tornato sul set da ubriaco per girare da solo con lei e che, in quella occasione, le avrebbe toccato il seno.

Il cantante si sarebbe poi scusato per questo suo gesto, spiegando che se fosse stato sobrio non lo avrebbe mai fatto.

Un altro ricordo doloroso è della sua sfera più privata e riguarda un suo primo fidanzato: la modella e attrice infatti ha raccontato che abusò di lei. E ha affermato: «Quando, tempo dopo, seppi che era stato denunciato per stupro da un’altra ragazza, mi chiesi: perché lei ha avuto il coraggio e io no? Avrei voluto essere come lei, ma incolpavo me stessa, il mio corpo».

Il libro Sul mio corpo

Sul mio corpo di Emily Ratajkowski deve ancora uscire e sta già facendo parlare molto di sé, proprio perché - a quanto pare - la modella e attrice ha voluto mettere nero su bianco molti momenti della sua vita e del suo pensiero, senza filtri.

Il romanzo uscirà in Italia con la casa editrice Piemme il 9 novembre ed è un’autobiografia in cui racconta la sua carriera, ma anche del femminismo e del ruolo della donna nella società, partendo proprio dal suo vissuto personale.

La carriera tra moda e cinema

Nata a Londra il 7 giugno del 1991, Emily Ratajkowski la fama planetaria l’ha raggiunta con la partecipazione nel 2013 al video del brano Blurred Lines di Robin Thicke, tra i singoli di maggiore successo di quel periodo e il cui video è stato molto controverso.

Ma la sua carriera era iniziata anni prima, quando a soli 14 anni aveva mosso i primi passi sia nel mondo della moda che in quello della recitazione. Nell’anno della sua ascesa grazie al video musicale di Thicke, aveva preso parte anche ad altri video sempre molto famosi come quello di Love Somebody dei Maroon 5.

Nel suo curriculum non mancano le copertine e le sfilate per alcuni dei più famosi e prestigiosi marchi di alta moda. Parallelamente ha portato avanti anche una proficua carriera nel mondo della recitazione, tra le pellicole per il grande schermo si possono ricordare L’amore bugiardo - Gone Girl con Ben Affleck, il live – action di Call of Duty: Advancer Warfare e ancora We are your friends con Zac Efron, solo per citare alcuni dei diversi progetti che l’hanno vista impegnata con la settima arte.

La vita privata

Emily Ratajkowski si dichiara femminista e si è impegnata in prima persona per promuovere alcune battaglie di tipo sociale e politico.

Sul fronte privato è da poco diventata mamma di Sylvester Apollo, la cui nascita è stata annunciata l’11 marzo del 2021 tramite Instagram. E proprio su questo social è seguitissima, basti pensare che conta ben oltre 28,5 milioni di follower.

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