Lady Gaga si schiera accanto alla comunità LGBTQ+ italiana dopo il naufragio al Senato del DDL Zan, la legge contro l’omotransfobia. Ospite di Che tempo che fa, la popstar non è rimasta in silenzio, ma ha espresso la sua vicinanza nei confronti di tante persone che continuano a combattere per i loro diritti, nonostante tutto.
Le parole di Lady Gaga
Nel salotto del programma di Rai, Lady Gaga si è commossa diverse volte. La prima quando Fabio Fazio, conduttore dello show, le ha mostrato alcune clip in cui i manifestanti pro DDL Zan cantavano uno dei suoi brani più famosi: Born this way. Con il coraggio che la contraddistingue, la cantante non si è tirata indietro, ma ha preso posizione.
"Volevo dire alla comunità Lgbtq+ qui in Italia che siete i più coraggiosi, siete i più gentili, i più generosi – ha detto -. Dovete essere protetti a tutti i costi, come tutti gli esseri umani sulla Terra, e continuerò a scrivere musica per voi e a lottare per voi".
L’amore per l’Italia
Il messaggio di Lady Gaga non stupisce, non solo perché la popstar si è sempre battuta per i diritti civili, diventando un punto di riferimento per la comunità LGBTQ+, ma anche perché è molto legata all’Italia. La cantante infatti è la figlia di Joseph Germanotta, ristoratore e imprenditore italoamericano, mentre suo nonno Antonino emigrò nell 1908 da Naso, in provincia di Messina, raggiungendo gli Stati Uniti. Lady Gaga è stata sempre molto fiera delle sue origini italiane e qualche tempo fa, durante un live a Milano, ha incontrato i parenti arrivati dalla Sicilia per conoscerla.
Negli ultimi mesi, grazie alle riprese di House Of Gucci, è riuscita a trascorrere molto tempo nel Belpaese. “Quando abbiamo girato 'House of Gucci' qui in Italia tutti i giorni mettevo i piedi sulla terra dove sono nati i miei antenati – ha detto -, questa è la terra dei miei genitori, quindi devi lavorare bene, devi metterci il cuore!".
La cantante d’altronde si è sempre sentita italiana. “Ho dedicato tanto tempo all'Italia – ha confessato -, forse è stato il momento in cui mi sono sentita più bella in tutta la mia vita perché in America quando la gente vede qualcuna come me dice ‘Questa è pazza' anche se sono vestita così, in Italia invece in piazza di Spagna le donne sono vestite in un modo incredibile, sono belle, forti, colorate, vibranti".
Il legame con Bradley Cooper
Lady Germanotta non si è commossa solo per il suo messaggio alla comunità LGBTQ+ italiana, ma anche quando sullo schermo sono apparse le immagini di A star is born. Il film realizzato con Bradley Cooper ha cambiato per sempre la sua carriera, svelando il talento di Gaga come attrice. House of Gucci è la sua consacrazione, ma il primo a credere nel potenziale recitativo della popstar è stato proprio l’attore. “Devo dire davvero grazie a Bradley Cooper – ha confidato -. È davvero un regista bravissimo, è stata una persona fantastica con me, un bravissimo attore, mi ha dato un’enorme opportunità con ‘A star is born’ e con Ally, il mio personaggio, si vede come sono io, un pezzo di me che la gente non aveva mai visto prima. L’amicizia tra noi due ha dato una spinta grandissima a quel film”.
Il ruolo di Patrizia Reggiani in House of Gucci
House of Gucci è l’ultima fatica di Lady Gaga. Una pellicola attesissima, con la regia di Ridley Scott, che la vede recitare accanto ad attori del calibro di Adam Driver, Jared Leto, Jeremy Irons, Jack Huston, Salma Hayek e Al Pacino. Nel film, la popstar veste i panni di Patrizia Reggiani, accusata di essere la mandante dell’omicidio dell’ex marito Maurizio Gucci. Per prepararsi a questo difficile ruolo, la cantante non ha incontrato la Reggiani, ma ha studiato molto, entrando da subito nei panni di un personaggio tanto controverso quanto affascinante. “Ho cercato tutte le informazioni su Patrizia Reggiani - ha svelato in occasione della premiere di House of Gucci dove Gaga ha sfoggiato un abito viola mozzafiato -. Tutti dicevano che era alla ricerca di denaro, che si era sposata per quello. Quello che ho scoperto dalla sceneggiatura e dalle letture è che quando ha sposato Gucci non aveva soldi ed erano divorziati quando il sicario l'ha ucciso e ho capito che la storia era più complicata. Penso ovviamente che sia colpevole, credo che abbia fatto un errore enorme e l'ha fatto perché è stata ferita così tante volte e penso che il film sia una lezione per tutti".