Trend

Chi era Lou Von Salomé, madre della psicanalisi

Lou Von Salomé, psicanalista
12-11-2021
Lou Von Salomé, conosciuta da tutti come una giovane affascinante russa, è stata la madre della psicoanalisi: la sua fu una vita libera dai preconcetti, coraggiosa e ribelle

Chi era Lou Von Salomé, la cui genialità e lo spirito ribelle ci accompagnano ancora oggi? Nata il 12 febbraio del 1861, la storia di questa grande donna merita di essere conosciuta e condivisa. Unica femmina in una famiglia di sei figli, Lou aveva ricevuto in dono una capacità di osservazione fuori dalla norma, un moto di rivoluzione che la accompagnò per tutta la sua vita.

Lou fu madre e musa della psicanalisi. Scrittrice e psicanalista, il suo enorme contributo alla materia non va dimenticato. Dopotutto, è lei a cui si ispirò Friedrich Nietzsche per scrivere una delle sue opere più celebri: Così parlo Zarathustra. La "giovane e affascinante russa" è stata un punto di riferimento per gli psicoanalisti dell'epoca, ma non solo.

Lou Von Salomé, gli studi umanistici e la capacità di andare al di là dell'ovvio

A soli 19 anni, Lou era già in grado di offrire osservazioni profonde e non scontate. La sua personalità è stata forgiata dalle difficoltà, ma anche dall'essere cresciuta in una famiglia di soli maschi. Sin dalla tenera infanzia, le fu insegnato un principio essenziale: l'indipendenza, che sostenne fortemente per il resto della sua vita, fino agli ultimi giorni.

Lou non era figlia dei suoi tempi, tuttavia. Perché in ogni epoca c'è stata una donna a ribellarsi, a voler uscire fuori dagli schemi imposti dalla società. E l'unica figura femminile che avrebbe dovuto sostenerla, aveva previsto invece per lei una vita piatta, contornata da un marito, dei figli, dalle faccende di casa. La Von Salomé voleva altro: voleva mostrare al mondo chi era, e le sue doti.

Dopo aver conseguito gli studi umanistici, dopo la morte del padre, dopo una lotta con la madre, la Von Salomé scelse di partire per Zurigo, per affinare i suoi studi e le competenze nell'unica università in cui si accettavano anche studentesse. Quando però si ammalò di tisi, scelse di andare a Roma, dove la sua vita cambiò nettamente.

Le ideologie: una donna controcorrente

Lou era una donna eclettica, libera. La sua forza di spingersi controcorrente non venne mai meno nel corso dei suoi anni. Tanto che scelse di intraprendere un triangolo amoroso. Fu legata sentimentalmente al filosofo Paul Rée, ma anche a Friedrich Nietzsche. Quest'ultimo si innamorò profondamente di lei: le chiese persino di sposarlo. Ma Lou aveva altri piani per sé.

Tra l'altro, l'amore che condivisero Lou, Paul e Friedrich fu platonico: un amore a tre stanze, dal momento in cui vivevano nella stessa casa, sotto lo stesso tetto. Più di uno scandalo, una storia quasi illegale per le leggi.

Oltre ad avere sostenuto l'alterità, Lou era una ferma sostenitrice dell'astinenza, dal momento in cui avrebbe potuto impedirle di ottenere tutti quei risultati intellettuali a cui teneva tantissimo. La sua era una mente che andava ben oltre il tangibile e le ovvietà. Riusciva a scavare nelle emozioni e nei sentimenti, arrivando al fulcro dell'anima.

Una mente gemella e la libertà di pensiero

Uno degli aspetti su cui spinse maggiormente fu la libertà di pensiero e la rottura di ogni schema di identità prefissato dalla società. Nessun tradizionalismo, né attaccamento alle religioni. Chi ebbe la fortuna di conoscerla, la definirà sempre come una donna fuori da ogni debolezza femminile.

Per il suo coraggio nell'affermazione del pensiero e per aver sempre posto la psicoanalisi al primo posto nella sua vita, Friedrich Nietzsche l'aveva definita una "mente gemella".

Il matrimonio con Carl Andreas e l'infedeltà

Lou scelse di sposare nel 1887 Carl Andreas. Non fu un amore totalizzante né platonico, il loro: tutt'altro. La loro storia durò per trent'anni, nonostante le infedeltà e le mancanze. La giovane e affascinante russa ebbe un'altra relazione importante, con Rainer Maria Rilke, poeta britannico che aveva molti meno anni di lei. Ciononostante, l'affetto che li legò fu incredibile.

Il lavoro sulla psicanalisi

La madre della psicoanalisi è stata un modello di riferimento per le sue imprese: la sua produzione saggistica non si fermò mai. Agli inizi, pubblicava con uno pseudonimo maschile.

Fu la prima donna a esercitare la professione di psicanalista e fino al 1937 continuò a dedicarsi alla materia: in realtà, lo fece fino al giorno della sua morte, il 5 febbraio del 1937. Aveva 76 anni, e la sua fu una vita costellata da ricerche, studi e lezioni. Non smise mai di studiare, di informarsi, di tenere testa a quel conformismo che avrebbe potuto rovinare la sua mente.

Moderna nella mente e nell'anima, nei modi di fare e persino nel cuore, Lou è tutt'oggi una figura a cui dobbiamo ispirarci. La sua forza d'animo non si perderà mai, e rimarrà nella storia, per i suoi insegnamenti, le preziose lezioni. Sì, anche per essersi vestita di coraggio e ribellione in un'epoca che avrebbe potuto farla rimanere anonima.

Riproduzione riservata