Numeri, algoritmi, formule. Tutto diventa più romantico se passa per le mani delle matematiche di oggi. Un tocco femminile di cui si sente sempre di più la mancanza, soprattutto dopo la scomparsa degli ultimi grandi nomi legati a questa scienza che richiede coraggio e dedizione.
Shafi Goldwasser, Britney Gallivan, Sarah Flannery, Barbara Liskov e Radia Perlman sono solo alcune delle matematiche che stanno cercando di cambiare il mondo e di lasciare un'impronta con il loro studio, la loro ricerca e la scelta di cimentarsi in una disciplina ancora troppo declinata al maschile.
Sono storie di donne, di matematiche e di sogni che sono diventate una sfida tutta al femminile. Un esempio da seguire e un monito per tutte le giovani che si stanno affacciando al mondo delle professioni scientifiche che può e deve esprimersi con un linguaggio diverso.
Shafi Goldwasser
Statunitense di origini israeliane, Shafi Goldwasser è oggi una delle figure femminili più importanti della crittografia. I suoi lavori spaziano su più campi, a partire dalla costruzione e dall'applicazione di generatori di numeri casuali.
L'interesse per la matematica la smuove fin da giovanissima, già negli anni del liceo. Dopo il diploma, approda alla Carnegie Mellon University di Pittsburgh dove si laurea in matematica con il massimo dei voti. Il suo percorso di formazione continua all'università per molti anni, dove si perfeziona anche nel campo dell'informatica
Continua gli studi accademici ed è grazie al suo contributo se oggi possiamo usare le tecniche di cloud computing per la conservazione dei dati e le applicazioni per le transazione bancarie, di cui ha sviluppato la sempre crescente affidabilità.
Grazie alla sua abilità con i numeri, ha gettato le basi per la sicurezza di internet, in cui gli scambi avvengono in base a messaggi cifrati e in cui i numeri sono grandi protagonisti.
Lo studio della crittografia e della teoria della complessità computazionale le valgono il premio Turing nel 2012, oltre ai due premi Godel nel 1993 e nel 2001.
Britney Gallivan
L'avventura matematica di Britney Gullivan inizia al liceo, quando sviluppa un metodo tutto suo per... piegare la carta! Quello che potrebbe sembrare il gioco innocente di una ragazza, si è invece trasformato in un teorema di grande rilevanza scientifica.
Con i suoi studi, poi racchiusi in una formula matematica, la Gullivan è riuscita a dimostrare che un singolo pezzo di carta igienica da 1,20 metri di lunghezza poteva essere piegato 12 volte e non solo 7 o 8, come invece era usanza diffusa.
La Gallivan, la cui prova matematica è entrata a far parte della cultura pop, ha fornito la prova empirica ma ha anche derivato un'equazione che contiene tutti gli elementi necessari per conoscere quante volte è possibile piegare un pezzo di carta di spessore "t".
Sarah Flannery
Matematica, sì, ma anche divertimento. Sarah Flannery ha iniziato così a muovere i suoi primi passi in questa disciplina che ha ereditato con suo padre David, coautore del suo libro In Code. Grazie a lui, ha sviluppato l'amore per i numeri e per le formule, quello che l'accompagna in ogni suo studio.
Il successo nella matematica esplode da subito, quando vince l'Esat Young Scientist Exhibition nel 1999 per lo sviluppo dell'algoritmo Cayley-Purser e basato sul lavoro di stage svolto con i ricercatori della Baltimore Technologies. Ha appena 16 anni ma un futuro brillante davanti a sè.
I numeri, per Sarah Flannery, sono sempre stati motivo di grande divertimento ed è su questo che ha basato gran parte del suo lavoro. Ha sviluppato l'economia virtuale nel gioco, oltre che i servizi web di back-end con i quali ha incrementato le funzionalità del game. E tutto questo, con un abile gioco di numeri e formule.
Barbara Liskov
Laureatasi in una classe di soli uomini, Barbara Liskov è una delle matematiche moderne che ha subito il fascino dei numeri fin da giovane. Una sfida vinta, la sua, che l'ha condotta fino alla laurea all'Università di Berkeley nel 1961, quando ancora a Princeton non si accettavano le donne nelle classi di matematica.
Il suo lavoro di ricerca non si è mai fermato e ha spaziato in molteplici campi. Oggi, dopo che Princeton l'ha rifiutata in quanto donna senza neanche conoscere le sue potenzialità, dirige il gruppo di metodologia di programmazione al MIT.
Radia Perlman
Specialista di software desigh e dell'ingegneria informatica delle reti, Radia Perlman si è laureata in matematica per poi conseguire il dottorato di ricerca in informatica presso il Massachusetts Institute of Technology.
Il suo contributo è stato fondamentale in diversi ambiti ed è considerata come la madre degli switch, ma è nota nella comunità internazionale per l'algoritmo matematico alla base del protocollo spanning tree, successivamente standardizzato in IEEE 802.1D.
Inoltre, è autrice di Interconnections: Bridges and Routers e coautrice, con Charlie Kaufan, di Network Security: Private Communication in a Public World, uno dei più importanti testi in materia di network marketing.