C'è in corso un cambiamento radicale e si avverte forte il desiderio di un mutamento che abbracci ogni livello delle nostre esistenze, anche quello spirituale: lo sa bene Megan Rohrer, divenuto simbolo di una trasformazione quasi inaspettata.
Sì, perché Megan è ufficialmente il primo vescovo apertamente transgender ordinato nella storia della Chiesa Evangelica degli USA. Un pastore che guiderà ben duecento congregazioni e che ha ben chiara la sua missione: parlare d'amore, senza pregiudizi e senza alzare i toni, predicando il bene e la gioia della fratellanza. Ma scopriamo qualcosa di più sulla sua storia.
Megan Rohrer e i diritti LGBTQ+
La storia di Megan Rohrer inizia il 3 aprile 1980, giorno della sua nascita a Sioux Falls, in South Dakota. Megan ha avuto un'infanzia abbastanza serena, ma sin dalla scuola materna aveva capito di non identificarsi con il suo genere di nascita.
Nel 1998, durante un percorso al liceo piuttosto complicato e tribolato per via di bullismo e discriminazioni, Megan capisce di essere vicino a Dio e di avere bisogno di seguire un cammino di fede.
Dopo il diploma e si iscrive all'Augustana University si Sioux Falls, un'università privata luterana. Qui viene osteggiato e minacciato non solo per essersi dichiarato gay, ma anche per la sua difesa dei diritti L LGBTQ+.
Per tutta risposta, Megan diventa presidente della Gay-Straight Alliance e si schiera contro l'idea che i gay vadano curati con i cosiddetti "percorsi di riconversione".
Il percorso di fede
Nel 2002, dopo la laurea all'Augustana, Megan Rohrer decide di spostarsi a San Francisco. A questo punto si è già identificato come transgender e diventa anche un attivista.
Ai suoi gesti e discorsi in favore della comunità LGBTQ+ si affiancano azioni in favore dei più deboli: Megan assiste poveri, senzatetto e tossicodipendenti e lavora fianco a fianco con i volontari predicando la carità e la misericordia.
Contemporaneamente, continua i suoi studi frequentando la Pacific Lutheran Theological Seminary e la Pacific School of Religion a Berkeley, in California, conseguendo un Master of Divinity nel 2005.
Nel 2006 viene ordinato sacerdote diventando la prima persona apertamente transgender a essere ordinata dalla Chiesa evangelica luterana in America. I suoi studi proseguono ancora, e nel 2016 consegue un dottorato in teologia per il Ministero Cristiano.
Negli ultimi anni, Megan ha sottolineato di voler essere indicato con i pronomi they/them e ha svolto il ruolo di direttore esecutivo del progetto Welcome, con il quale ha servito la comunità dei senzatetto LGBT di San Francisco.
Megan ha inoltre creato programmi per dare da mangiare agli individui sieropositivi e ha più volte acceso i riflettori sui problemi affrontati dalle donne transgender nere.
La nomina a vescovo
L'11 settembre 2021 Megan Rohrer è ufficialmente diventato vescovo durante una cerimonia collettiva, divenendo il quinto vescovo nella storia del Sinodo della Sierra Pacifico per Chiesa evangelica luterana d'America, la più grande comunità luterana negli Stati Uniti.
Megan servirà per ben sei anni e dovrà occuparsi di quasi 200 congregazioni nel nord della California e nel Nevada. Attualmente presta servizio presso la chiesa Grace Lutheran a San Francisco.
Prima della cerimonia, Megan ha detto: «Oggi è una giornata intensa e forse a tratti imbarazzante. So che mentre gran parte dell'attenzione è su di me. Io però vorrei che mi metteste da parte e che ricordaste che per mezzo di me Dio ricorda semplicemente che non c'è un corpo che non sia il benvenuto in Chiesa. Non c'è un corpo che non sia benvenuto nella comunità di Dio, che non possa essere una parte piena e fedele della chiesa».
Dopo la cerimonia ha dichiarato: «Sono uno strumento nelle mani del Signore e il mio compito è quello di portarvi il suo amore, la sua benevolenza e la sua compassione. Spero che la comunità che servirò mi amerà come io amo ognuno dei suoi membri, ognuna delle sue anime».
Se volete saperne di più su Megan Rohrer, sappiate che vive vicino al Golden Gate Park con la moglie Laurel, due figli e tre gatti. È estremamente attivo sui social e i suoi messaggi sono sempre di apertura e bellezza: vale la pena seguirlo.