L'incredibile storia di Nellie Bly parla di coraggio e di audacia, ma anche di voglia di cambiare il mondo, di essere parte attiva di una rivoluzione che avrebbe dovuto condurre ad un'emancipazione femminile che all'epoca sembrava ancora lontanissima. Elizabeth, questo il suo vero nome, fu la prima giornalista d'inchiesta al mondo, arrivando addirittura a porre le basi per un nuovo tipo di giornalismo, quello sotto copertura.
Fu proprio lei, con un'investigazione che la condusse all'interno di un manicomio femminile, a promuovere solamente con la sua penna un vero cambiamento nelle condizioni delle donne "recluse" - perché sì, tramite il suo lavoro d'inchiesta scoprì che le pazienti venivano trattate alla stregua di prigioniere. Nellie fu però molto di più di una semplice giornalista: si fece carico di moltissimi problemi femminili, ma fu anche l'autrice di un'impresa memorabile, quella che la spinse a rendere vera la fantasia di Jules Verne raccontata ne Il giro del mondo in 80 giorni.
Elizabeth Jane, un'infanzia difficile
Nata a Cochran's Mill (Pennsylvania) il 5 maggio 1864, Elizabeth Jane Cochran trascorse la sua infanzia in ristrettezze. Tredicesima di ben quindici figli, suo padre (un importante giudice e uomo d'affari) morì quando lei aveva solamente 6 anni. Le condizioni economiche della sua famiglia divennero ben presto estremamente precarie, anche a seguito del successivo matrimonio di sua madre con un uomo violento e alcolizzato.
Cresciuta in un'atmosfera del genere, sin da giovanissima Elizabeth sviluppò un carattere determinato e oppositivo: forse proprio da qui ebbe origine il suo desiderio di rivoluzionare la condizione della donna. Non potendo permettersi di studiare, per via delle ristrettezze finanziare, lasciò ben presto il nido materno per trasferirsi a Pittsburh e cercare lavoro come insegnante. Fu invece una lettera, inviata al principale quotidiano locale, a fornirle l'occasione per intraprendere una carriera di successo.
I primi passi nel mondo del giornalismo
George Madden, direttore del Pittsburgh Dispatch, rimase molto colpito dalla risposta di una giovane ragazza al suo articolo, tanto da offrirle la possibilità di scrivere per il suo giornale. Così Elizabeth ebbe la possibilità di mostrare il suo talento, affinato grazie ad un amore per la scrittura che coltivava sin da piccina. Fu proprio Madden a trovarle uno pseudonimo: la giovane divenne Nellie Bly, una delle firme più importanti del giornalismo dell'800.
La sua carriera fu da subito brillante. Nellie decise di dedicarsi immediatamente al giornalismo investigativo, diventando una vera pioniera nel settore. In un primo momento si dedicò alle terribili condizioni di lavoro delle donne nelle fabbriche, quindi si trasferì in Messico per trattare lo spinoso argomento delle condizioni sociali del Paese sotto un governo quasi dittatoriale. La Bly finì tuttavia nella storia principalmente per un'inchiesta sotto copertura che si rivelò per lei davvero scioccante.
L'inchiesta shock nel manicomio femminile
Nellie Bly, trasferitasi a New York per cercare di avanzare nella propria carriera, incontrò Joseph Pulitzer. Proprio a lui propose un servizio sulle condizioni delle donne rinchiuse nel reparto femminile dell'ospedale psichiatrico della città. Fingendosi pazza, ottenne di essere ricoverata nel manicomio per poter testimoniare in prima persone su ciò che accadeva all'interno delle sue mura. E ciò che scoprì fu devastante: "una trappola umana per topi", ebbe modo di definirlo, un luogo in cui le pazienti venivano trattate in maniera terrificante.
Inoltre, Nellie scoprì che, accanto a donne davvero malate psichiatriche, erano ricoverate anche persone sanissime, ma appartenenti a classi sociali disagiate. Solo grazie all'intervento del suo giornale, la Bly riuscì ad uscire dal manicomio. Quindi diede alla stampa il suo servizio, che smosse le coscienze e fu il promotore di un miglioramento delle condizioni delle pazienti psichiatriche.
Nellie, una donna coraggiosa
La sua avventura in manicomio non fu l'unica impresa cui Nellie Bly si dedicò nel corso della sua carriera giornalistica. Negli anni seguenti divenne protagonista di un giro del mondo a dir poco incredibile, sulla scia di quel celebre romanzo di Jules Verne pubblicato solo pochi anni prima. Così, nel 1889 partì per un viaggio lungo oltre 40mila chilometri, che la condusse a circumnavigare il globo terraqueo. La sua iniziativa la rese famosa in tutto il mondo: Nellie compì il giro in appena 72 giorni, stabilendo un vero e proprio record.
Ma questo viaggio fu anche un grande passo avanti verso l'emancipazione femminile. Nellie decise infatti di partire da sola, prima donna a compiere un'impresa del genere senza essere accompagnata da un uomo. Dopo questa avventura, la Bly scelse di lasciare il giornalismo e dedicarsi alla vita familiare. Sposò Robert Seaman, un importante uomo d'affari, e alla sua morte cercò di portare avanti le sue aziende. Tuttavia non ebbe alcun successo, così tornò alla sua più grande passione. Trasferitasi in Europa poco dopo lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, divenne la prima corrispondente di guerra femminile.
Nellie si concentrò sulla sua attività di giornalista fino al giorno della sua morte, avvenuta il 27 gennaio 1922 all'età di appena 57 anni, a causa di una polmonite. Grande esempio di donna coraggiosa, vera pioniera in un mondo che fu per secoli quasi interamente maschile, Nellie Bly ci ha regalato una nuova concezione di intendere il giornalismo. Fu di ispirazione per moltissime altre donne che seguirono le sue orme, lungo una scia ben tracciata.