È un'ombra che si allunga su tutte le donne e questo è il momento giusto per parlarne: ottobre è il mese della prevenzione del tumore al seno e in particolare il 19 ottobre ricorre la Giornata Mondiale per la lotta contro il tumore al seno. Per l'occasione sul territorio nazionale si succedono iniziative finalizzate a giocare d'anticipo contro questo avversario subdolo.
Ma cosa si può fare durante questo mese e quali sono le buone abitudini per combattere questa tipologia di cancro, diagnosticato a una donna su otto? Scopriamolo insieme.
Le iniziative in Italia
In tutta Italia, durante il mese della prevenzione del tumore al seno, si succederanno diversi appuntamenti finalizzati (letteralmente) a salvare la vita di tutte le donne.
Tutti i comuni organizzeranno le Giornate in Rosa, durante le quali si svolgeranno incontri mirati alla diagnosi precoce. Camper itineranti e presidi in piazza saranno organizzati (nel pieno rispetto delle norme anti-Covid) nei punti di aggregazione ritenuti più opportuni.
Gli screening del Sistema Sanitario Nazionale
Oltre alle iniziative itineranti e agli incontri, il Sistema Sanitario Nazionale avvia un programma di screening gratuiti per le donne tra i 50 e i 69 anni.
Durante il mese di ottobre sarà possibile effettuare la mammografia in maniera gratuita. In modo più ampio, negli ambulatori di medicina generale, sarà possibile confrontarsi con i propri medici. Con loro si potrà stabilire, in base alla storia familiare, un vero e proprio piano di monitoraggio.
La campagna Nastro Rosa di LILT
Tornerà, puntuale come ogni anno, anche la Campagna Nastro Rosa di LILT. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori mette a disposizione un numero verde (800998877) per mezzo del quale sarà possibile prenotare una visita senologica gratuita negli ambulatori LILT aderenti presenti su tutto il territorio nazionale.
Sempre negli ambulatori LILT sarà possibile ricevere informazioni, consigli e opuscoli dedicati, oltre che farsi indirizzare verso le più sane abitudini e verso il corretto iter da svolgere ciclicamente per evitare l'insorgere della malattia.
La Breast Cancer Campaign di Estée Lauder e AIRC
Altra iniziativa di spicco è la Breast Cancer Campaign realizzata da Estée Lauder in collaborazione con AIRC. Per tutto il mese della prevenzione del tumore al seno, una parte del ricavato dei prodotti Estée Lauder andrà proprio all'Associazione Italiana Ricerca contro il Cancro.
Lanciata insieme all'hashtag #TimeToEndBreastCancer, l'iniziativa di Estée Lauder è contraddistinta dall'uso dell'iconico nastro rosa.
Le Pink Ambassador della Fondazione Umberto Veronesi
La Fondazione Umberto Veronesi fa, invece, scendere in campo le sue Pink Ambassador. Sul sito dell'Associazione è possibile ascoltare le testimonianze dirette di chi ha combattuto contro il tumore al seno.
Il racconto accorato delle Pink Ambassador è finalizzato a sensibilizzare e a far sì che vengano raccolti fondi per aiutare il lavoro dei ricercatori della Fondazione che si sono specializzati nella lotta contro il tumore al seno.
Le iniziative internazionali
Nel corso del mese di ottobre sono previste anche diverse iniziative internazionali. Le cause farmaceutiche (come Pfizer) sensibilizzeranno sul tema con incontri, articoli e seminari sul tema.
Lo stesso vale per le associazioni internazionali e globali al femminile, che oltre a portare avanti i loro intenti primari incoraggeranno tutte le donne ad avere uno stile di vita più sano e a prendersi maggiore cura del proprio seno.
La prevenzione inizia da noi
Il mese della prevenzione del tumore al seno non deve vederci (solo) partecipare alle campagne. Deve aprire i nostri occhi e farci comprendere che la lotta al cancro inizia proprio da noi, dalle nostre abitudini e da ciò che facciamo ogni giorno.
Per riuscire a prevenire la malattia, bisogna guardarsi dall'esterno e chiedersi: sto facendo tutto il necessario? Se non si sa da dove iniziare, ecco qualche indicazione sullo stile di vita da seguire e sulle pratiche di individuazione dei noduli.
Stile di vita sano
Uno stile di vita sano combatte qualsiasi malattia, compreso il cancro al seno. Per questo tipo di tumore è necessario, in particolare, limitare l'alcol. La sua assunzione smodata, infatti, aumenta il rischio di noduli maligni.
È necessario anche mantenere un peso sano e praticare esercizio fisico. Oltre a queste regole generali, è stato dimostrato che allattare al seno svolge un ruolo attivo nella prevenzione del tumore al seno: più a lungo si allatta, maggiore è l'effetto protettivo.
Infine, è utile limitare le terapie ormonali combinate dopo la menopausa, ma questa specifica indicazione va chiaramente concordata con il proprio medico.
Autopalpazione
Quante volte avete sentito parlare dell'autopalpazione? Questa prassi è essenziale per conoscere bene il proprio seno e individuare in modo tempestivo eventuali noduli e grumi che possono essere/diventare maligni.
Ciò che molte non sanno, però, è come eseguirla correttamente: non basta, infatti, toccare il seno in modo superficiale. L'autopalpazione è un vero e proprio esercizio, che segue regole ben precise.
Innanzitutto, esiste un momento specifico in cui farla ed è tra il 7 e il 14esimo giorno del ciclo, perché nel resto del mese il seno potrebbe subire mutamenti dovuti ai cambiamenti ormonali.
Poi, occorre mettersi di fronte allo specchio in una stanza illuminata e osservare il seno, assumendo queste posizioni:
- Braccia dritte lungo i fianchi e testa alta;
- Braccia posate sul bacino e pettorali contratti;
- Braccia in alto.
Qualsiasi anomalia del seno (ritrazione, rigidità, eccessiva mobilità) va registrata e comunicata al medico. Dopo l'osservazione, si passa poi alla palpazione.
Effettuare una palpazione accurata
L'autopalpazione va eseguita prima rimanendo sempre ben diritte e mettendo un braccio dietro la testa, toccando con la mano il centro delle spalle. Il braccio deve essere ben dritto e con l'altra mano si deve procedere a toccare il seno.
Il tocco deve essere profondo e praticato con le dita ben distese: non occorre farsi male, ma bisogna assicurarsi di non essere superficiali e di palpare anche il cavo ascellare.
Eseguita la palpazione in piedi, occorre poi fare quella da distese. Il braccio va piegato sotto la nuca e, sempre con le dita ben distese, si deve palpare l'area attorno all'areola.
Occhio di riguardo anche ai capezzoli. Durante la palpazione è essenziale assicurarsi che non si ritraggano in modo anomalo e bisogna stringerli leggermente per essere sicure che non fuoriescano liquidi.
Cosa possiamo fare durante il mese della prevenzione del tumore al seno?
Infine, una piccola riflessione: in questo mese della prevenzione del tumore al seno possiamo sì partecipare alle campagne e alle iniziative organizzate, ma possiamo anche fare qualcosa di più.
Possiamo, in primis, indossare il nastro rosa per mostrare sostegno a coloro che stanno combattendo il cancro al seno. Si può, poi, aiutare chi è ammalato ad avere una vita più dignitosa, anche soltanto donando i propri capelli per la creazione di parrucche per le donne in chemioterapia.
È una buona idea condividere sui social anche fatti e statistiche: non tutti sanno, per esempio, che ogni 2 minuti a una donna viene diagnosticato un cancro al seno e ogni 13 una donna muore per questa malattia. Diffondere consapevolezza è essenziale per fare la differenza.
Sì può, poi, partecipare alle iniziative sportive: in diverse città d'italia sarà organizzata (in diversi momenti del mese) la Pittarosso Pink Parade, camminata a sostegno della Fondazione Umberto Veronesi.
Immancabile in Italia anche la Race for the Cure, corsa a sostegno della Susan G. Komen for the Cure, l'organizzazione di raccolta fondi per il cancro al seno più grande e di maggior successo al mondo.
In generale, questo mese è essenziale avere un impatto positivo. Perché sì, anche questo può fare la differenza.
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