L’emergenza sanitaria si è tradotta – fra l’altro – in una notevole impennata dello smart working. Il fenomeno ha coinvolto anche un elevato numero di lavoratori dipendenti, mentre fino al 2019 riguardava principalmente gli autonomi. Ormai è chiaro che, anche quando la pandemia sarà finalmente debellata, il lavoro da casa per tutti i suoi benefici continuerà a essere sempre più gettonato. Una conseguenza inevitabile? Si cercano nuove declinazioni di questa modalità operativa. Perché restare a casa è una comodità, certo, ma alla lunga diventa pesante. Soprattutto quando le temperature salgono, insieme alla voglia di godersi la bella stagione. Ecco allora entrare in scena una nuova tendenza a cui pochi potrebbero resistere: il sail working. Eh già: che ne diresti di svolgere la tua attività, stare davanti al pc, fare le videocall e tutto ciò che devi, ma a bordo di una barca?
Dalle barche a vela alle navi da crociera
Già prima che il Covid-19 sconvolgesse la nostra quotidianità, nei mesi estivi - per qualche giorno o un paio di settimane - diversi liberi professionisti e, più in generale, nativi digitali si concedevano il piacere di lavorare a pochi centimetri dal mare, lasciandosi cullare dalle onde e riscoprendosi subito più rilassati, ma anche più produttivi. Organizzarsi non è difficile: in Italia sono numerose le società che noleggiano catamarani e barche e vela super attrezzati e dotati di ogni comfort. Il social distancing, il coprifuoco e le altre restrizioni derivanti dall’attuale situazione, però, hanno tramutato questa esperienza in un trend che si preannuncia vincente. Perché non solo il contatto con la natura è sempre benefico, non solo è meravigliosa l’idea di farsi un tuffo quando si va in pausa per poi rimettersi a lavorare, e a fine giornata ritrovarsi già in un contesto speciale, per quanto a bordo non ci sono limiti di orari né altri divieti. Alla luce di ciò, di recente Ticketcrociere ha organizzato un viaggio test su Costa Smeralda, lungo le coste nostrane, proprio per promuovere la nuova tipologia di temporary office. Sulle navi da crociera, lo ricordiamo, nel rispetto dei protocolli di sicurezza è possibile anche allenarsi in palestra, andare in piscina o a teatro, rigenerarsi nella spa. E ricominciare a coltivare la socialità. Dopo aver fatto il proprio dovere, naturalmente.
Le condizioni necessarie
Se la novità ti alletta, se stai pensando che potrebbe essere una svolta per la tua estate, qualunque tipo di imbarcazione tu scelga accertati che sussistano determinate condizioni. Altrimenti c’è il rischio che il sail working si riveli tutt’altro che soddisfacente. Questione cruciale: la connessione internet. Sulle navi da crociera, in genere, è potente e il wifi risulta disponibile in tutte le aree. Il discorso cambia per le barche a vela e i catamarani; in quasi tutti i porti turistici c’è un accesso gratuito WiFi, ma non è detto che sia facile collegarsi, anzi. E comunque, bisogna pensare anche ai momenti di navigazione. L’ideale è munirsi di un hotspost mobile. Punto secondo: in determinate ore delle giornate, i raggi solari si riflettono sullo schermo del pc o del tablet con tale intensità che lavorare diventa impossibile. La soluzione? Gli occhiali da sole polarizzati. Vietato partire senza. Punto terzo: anche se stare all’aria aperta è sempre un piacere, sarebbe opportuno organizzarsi in modo da trascorrere del tempo in una zona coperta, soprattutto nel primo pomeriggio.
L’abbigliamento più adatto
Se non ci sono videocall in programma, il sail working comporta anche una grande libertà in fatto di abbigliamento. Che si tratti di un mini dress da mare, di shorts, di t-shirt o di pantaloni larghi, però, il consiglio è quello di prediligere gli indumenti 100% cotone o lino, leggeri e traspiranti. Nel caso in cui la scaletta della giornata preveda invece una videochiamata, tieni a portata di mano una giacca. Oppure, se l’atmosfera è più informale, puoi infilarti una camicia (preferibilmente bianca) e lasciarla aperta. Sotto, va bene anche una semplice canotta. Il cappello è fondamentale per proteggersi nelle ore più calde. Ma quando arriva il momento di mostrarsi davanti allo schermo, ovvio, bisogna toglierlo.