L'uso dei pronomi sui social sta diventando sempre più diffuso. Non è più così raro imbattersi in profili Twitter o Instagram di persone comuni e personaggi noti che rivendicano il diritto di scegliere la propria identità di genere, indicandola pubblicamente.
Ci si potrà imbattere in she/her, he/him o they/them, quest'ultimo utilizzato da coloro che non si identificano con un’identità singola. Non hanno deciso se appartenere al genere maschile o femminile e quindi si orientano sul neutro e chiedono ai rispettivi interlocutori di fare lo stesso.
A portare l'attenzione dei media (e del pubblico) su questo importante concetto e sulla garanzia di un linguaggio il più possibile inclusivo è stata, di recente, la cantante Demi Lovato, che ha dichiarato di appartenere al genere non binario e ha chiesto nei suoi confronti l'uso dei pronomi neutri they/them, spesso erroneamente tradotti con il plurale in lingua italiana.
Il coming out della Lovato ha posto l'attenzione su una questione che, gradualmente, assume sempre maggiore rilievo in tutto il mondo: la percezione che abbiamo di noi stess*, ovvero la nostra identità di genere.
Per non incorrere mai più in leggerezze ed errori, abbiamo preparato per te un approfondimento sull'uso dei pronomi sui social.
Cosa significano i pronomi sui social
Si usano soprattutto su Instagram e Twitter, un po' meno su Facebook, dove è poco usuale compilare i campi relativi alla propria biografia.
She/her indica il genere femminile: la persona in questione si identifica come donna e vuole essere definita "lei". He/him indica, al contrario, il genere maschile: la persona in questione di identifica come un uomo e vuole essere definito "lui".
Non così di rado, a generare confusione è invece l'uso di they/them che non implicano il dover usare una forma plurale quando ci si rivolge a questa categoria di persone bensì l'uso del genere neutro, contemplato ed utilizzato in molte in lingue ma escluso dalla lingua italiana.
Il genere neutro implica che coloro che lo sposano non si identificano con un’identità singola. Parliamo di no-binary, gender fluid, transgender e di tutti coloro che non si sentono né di appartenere al genere femminile né di appartenere al genere maschile o che invece sentono di appartenere ad entrambi e non possono sceglierne uno solo.
In alcuni casi capiterà di imbattersi in indicazioni miste: he/they oppure she/they. A questo tipo di persone ci si potrà approcciare sia con pronome maschile che con pronome neutro nel primo caso; sia con pronome femminile che con pronome neutro nel secondo caso. Si tratta di individui che preferiscono l'uso di they/them quando ci si rivolge a loro, ma esprimono anche di accettare volentieri il pronome he o she.
Perché si usano nelle bio
Chi inserisce pronomi all'interno della biografia sui social desidera indicare agli altri quali utilizzare nei suoi confronti. I pronomi nelle bio sui social sono molto frequenti tra le persone transgender affinché non si verifichino casi di misgendering, ovvero confusione o errori sul genere da utilizzare.
Soprattutto nella fase di transizione, indicare il pronome sui social potrebbe essere particolarmente utile affinché anche il mondo esterno abbia chiaro in che modo rivolgersi alla persona. Nella lingua scritta, il linguaggio inclusivo ha scelto tra i suoi simboli lo schwa.
Perché è importante usarli e rispettarli
Più che di orientamenti sessuali ora si parla di identità di genere, un concetto molto delicato che indica il senso di appartenenza a un genere piuttosto che a un altro. È molto importante usare e rispettare i pronomi sui social e porre attenzione particolare all'interno di una conversazione con una persona che li ha esplicitamente indicati.
Questi pronomi vengono utilizzati sempre più spesso anche da coloro che non sono trans, no-binary o gender fluid. In questo caso, il loro valore cambia e assume il significato di un atto di supporto e sostegno ai gruppi che lo necessitano.
Sono tantissimi gli utenti sui social che non necessitano di specificare i pronomi e che li inseriscono ugualmente all'interno delle proprie biografie. In questo caso si tratta di un gesto utile alla normalizzazione di questa pratica ai fini di stroncare ogni atto di transfobia. L'intenzione è quella di voler rendere l'uso dei pronomi sui social estremamente comune, normale, sostenendo la causa di trans, gender fluid e non binari.