Trend

Social self-care: cos’è e perché è sempre più attuale (e importante)

social selfcare
Da tempo, ormai, la ricerca del benessere non è più soltanto una questione fisica, ma anche mentale ed emozionale. Le relazioni che si costruiscono nel mondo reale e virtuale sono un elemento fondante di questo benessere: ecco perché il social self-care, la cura della nostra parte più "sociale", è così importante

Mai come negli anni della pandemia di Coronavirus parole come “benessere” e “cura” sono diventate importanti, non solo dal punto di vista fisico ma anche - soprattutto, in alcuni casi - da quello mentale. Il “benessere” è ormai inteso come un sentirsi bene a 360 gradi, fisicamente e mentalmente, prestando la massima attenzione non solo al corpo ma anche a emozioni, bisogni e desideri. 

Le dimensioni coinvolte nel raggiungimento e nel mantenimento di uno stato di benessere sono infatti molteplici, e vanno da quella fisica a quella spirituale con differenti aspetti cui prestare attenzione. Il social self-care, in particolare, è quella parte che coinvolge le persone che ci stanno attorno e la rete sociale in cui siamo inseriti, sia nel mondo reale sia nel mondo virtuale. E dopo lunghi mesi in cui a dominare sono stati distanziamento e isolamento, è giunto il momento di dedicare un po’ di tempo a migliorare la propria “social self-care routine”, anche se non si tratta di un procedimento da seguire su base quotidiana quanto, piuttosto, di un nuovo modo di coltivare le relazioni e di concepire il modo in cui le costruiamo e le viviamo.

L’idea alla base del social self-care è di incoraggiare la costruzione e il mantenimento di un rapporto d’amore e apprezzamento per se stessi, punto di partenza per estendere la stessa visione e lo stesso atteggiamento anche agli altri. Ed è anche quella di avere piena consapevolezza del modo in cui gestiamo le relazioni con gli altri, investendo in quelle significative e in grado di arricchire ed evitando di disperdere energie in altre che non apportano alcun miglioramento alle nostre vite. Più facile a parole che nei fatti, ma muovere i primi passi aiuta a imboccare la strada giusta, e a volte basta poco per cambiare quelle che nel corso del tempo sono diventate abitudini radicate: ecco da cosa si può partire.

Lascia spazio alla creatività

Esprimere la propria creatività ci riporta ai momenti spensierati del gioco e della leggerezza dell’infanzia. E avere un hobby o una passione creativa può rilevarsi un ottimo modo per staccare la mente da lavoro e incombenze quotidiane e convogliare le energie in qualcosa che prende forma davanti ai nostri occhi, grazie ai nostri sforzi e senza alcuna costrizione relativa al risultato.

Cucinare, lavorare a maglia, dipingere o dedicarsi a lavoretti fai-da-te sono molto più che passatempi, perché aiutano a scaricare le tensioni e banalmente a distrarre la “mente scimmia”, quella che passa da un pensiero all’altro in modo continuo, costringendo a concentrarsi su un lavoro manuale e creativo. Sviluppare e riscoprire il proprio lato più giocoso aiuta a prevenire “burn-out” e a tenere a bada lo stress, ricordandoci che c’è sempre spazio per la leggerezza, la spensieratezza e il divertimento. E condividerlo con gli altri lo rende ancora più significativo, per non parlare del bonus rappresentato dalla possibilità di incontrare, conoscere e frequentare persone interessanti e stimolanti.

Ripensa le aspettative

Al giorno d’oggi, tra media e social network, è molto facile cadere nel tranello del paragone con gli altri, che siano conoscenti o celebrità. I paragoni possono riguardare l’aspetto fisico ma anche la carriera, le relazioni, le amicizie e la famiglia, e portano inevitabilmente a crearsi aspettative spesso irraggiungibili.

Prendersi cura di sé vuol dire anche ripensare queste aspettative e riportarle alla più giusta dimensione, un’operazione complessa che richiede molto lavoro di introspezione. La consapevolezza che le persone a cui ci paragoniamo con tutta probabilità faticano a gestire pensieri molto simili ai nostri può aiutare a rimettere i pensieri più disturbanti nella giusta prospettiva. Non è un caso che sempre più influencer "positive" stiano sfruttando il loro ascendente e il loro seguito per lanciare un messaggio semplice e importante: "Non paragonare te stesso a ciò che vedi online"

L’altra chiave per uscire dalla spirale delle aspettative è poi quella di concentrarsi su se stessi, sui propri obiettivi, su quanto già si è portato a termine e su ciò che davvero si vuole portare avanti, senza mettersi fretta né pressione per adeguarsi agli altri: è così che le aspettative crescono, spesso andando fuori fuoco rispetto a ciò che è realmente necessario.

Allo stesso modo, è fondamentale creare un ambiente sicuro in cui è possibile perseguire questo obiettivo. Magari, nella vita reale, allontanandosi da persone che contribuiscono ad alimentare queste aspettative; mentre online evitando di seguire pagine o profili che alimentano aspettative irrealizzabili.

Coltiva le tue relazioni

L’essere umano è un animale sociale, e come tale ha bisogno di relazioni. Nel mondo ultra rapido e iper digitalizzato come quello di oggi, caratterizzato anche da lunghi periodi di isolamento, per molti non è stato possibile coltivare relazioni di qualsiasi genere. E la mancanza può non essere pienamente avvertita, ma lascia comunque il segno. Sono però le interazioni sociali, spesso, a fungere da stimolo in momenti di particolare stress. Sentirsi compresi, apprezzati e sostenuti aiuta a gestire meglio i momenti difficili.

Le interazioni sociali, però, spesso vengono relegate in secondo piano per dare priorità al lavoro o ad altre incombenze, ed è qui che è possibile intervenire. Fare quella telefonata più volte rimandata a un amico o un genitore, scambiare qualche parola con le persone che si incontrano durante le attività quotidiane e creare una piccola ma significativa connessione possono rivelarsi un balsamo per mente e cuore, e restituire leggerezza nei momenti più difficili.

A tu per tu con te stessa

Così come sono importanti le relazioni, è importante anche il tempo che si trascorre in solitudine. Momenti da cui spesso si fugge per evitare di ritrovarsi faccia a faccia con se stessi senza “contorno” a fare da distrazione. Una paura che può ostacolare lo sviluppo di relazioni più sane e significative, perché potrebbe spingere a ricercare continuamente compagnia, a prescindere dalla sua qualità, per tenerla a bada. Apprezzare i momenti di solitudine, anche se fanno paura, è importante tanto quanto coltivare relazioni.

Fissa dei limiti

I limiti sono indispensabili per impostare quella che potremmo chiamare una “social self-care routine”. Imparare a dire “no”, darsi il permesso di riposare e di chiedere tempo per farlo o rifiutare un invito perché semplicemente non ci va, è faticoso ma necessario. Rispettare questi limiti è importante non solo sul lavoro, ma anche nella vita sociale, ed è improbabile che gli altri lo facciano se non siamo noi in primis a farlo. Fissare dei limiti significa innanzitutto riconoscerli, e poi prendersi cura di se stessi capendo quando è il momento di fare una pausa o di fermarsi.

Riproduzione riservata