Guardando Soma Sara si ha la percezione di una piccola ragazza dall'infinita dolcezza. Ma il sorriso che illumina il suo giovane volto cela molto di più, qualcosa che tutte noi dovremmo conoscere.
Sta facendo il giro del mondo il suo Everyone's Invited, progetto nato nel 2020 per dare voce a chi non ce l'ha. A tutti quei giovani, per lo più donne, che nella vita hanno dovuto sopportare il peso della violenza e degli abusi e che, come troppo spesso accade, restano inascoltati o non trovano il coraggio per raccontare la propria storia.
Merita di essere conosciuta la giovane, splendida Soma Sara. Una ventitreenne con un coraggio da leoni, che affronta a testa alta un'importante missione: sradicare una volta e per tutte la cultura dello stupro.
Dolore, coraggio
Per comprendere la genesi del progetto Everyone's Invited bastano le parole di Soma Sara. Potete leggere poche ma significative interviste, sufficienti per evidenziare le due parole cardine che hanno spinto la giovane Soma in questa direzione: dolore, coraggio.
È stata proprio lei a fare il primo passo. Chiacchierando con le sue amiche ha scoperto, non non poca tristezza e sgomento, come le esperienze di violenza fisica e verbale fossero all'ordine del giorno già in ambito scolastico. In quella Londra che l'ha vista nascere, crescere e diventare donna, Soma ha scoperto un mondo sotterraneo, nascosto ma tanto vicino da lasciare di stucco.
Così, armandosi di coraggio, ha deciso di condividere per prima la sua esperienza su Instagram con un post. Semplice, diretto, sconvolgente. Tutto per infondere coraggio a chi, come le sue amiche, ha sempre tenuto tutto dentro per paura, vergogna. Sì, anche vergogna.
Il progetto Everyone's Invited
È bastato quel primo post per accendere una lampadina nella mente della giovane Soma Sara. Si è resa conto che le persone interessate all'argomento, quelle che come lei avevano vissuto esperienze simili erano davvero tante. Ma soprattutto ha compreso quanto fosse urgente creare uno spazio tutto per loro, in cui poter dare libero sfogo alle proprie emozioni, ai propri traumi, in barba a quella vergogna che troppo spesso attanaglia le vittime di stupro.
Ecco lo spirito con cui è nato Everyone's Invited, un progetto (anzi, un vero e proprio movimento) che finalmente ha dato voce a chi non ne aveva e non ne ha. "Un luogo in cui i sopravvissuti possono condividere le loro storie", recita la bio della pagina Instagram dedicata al progetto. Diretta ed esauriente.
Soma Sara ha dato vita a un luogo in cui tutti, in forma anonima, possono condividere le proprie esperienze. Oggi sono più di 97mila le persone che seguono Everyone's Invited, un successo globale che lei stessa non avrebbe mai pensato di raccogliere.
Sdoganare la cultura dello stupro
Se dovessimo riassumere in breve l'obiettivo del progetto di Soma Sara, questa frase sarebbe la più appropriata. Quel che l'attivista e le persone che la seguono dal giugno 2020 intendono fare è proprio dare (finalmente) un calcio a quella cultura dello stupro che ancora oggi, nel 2021, non accenna ad eclissarsi.
Come affermato in più occasioni dalla stessa Soma, è scioccante scoprire come episodi di violenza, stupro e misoginia siano all'ordine del giorno, specialmente in ambito scolastico. La scuola dovrebbe essere il luogo dell'apprendimento ma anche della crescita e della spensieratezza. È lì che nascono le prime "cotte" (o "crush", come direbbero le nuove generazioni), che si creano amicizie spesso destinate a durare fino all'età adulta. Lì si hanno i primi litigi, le prime delusioni ma anche le prime soddisfazioni. E non dovrebbe esserci spazio per l'incubo dello stupro.
Everyone's Invited è nato per i giovani del Regno Unito, dove violenze di questo tipo stanno mettendo radici in modo preoccupante. Ma in poco più di un anno ha raggiunto un successo planetario, cosa che dovrebbe farci riflettere. La cultura dello stupro non ha confini e serve uno sforzo comune per abbatterla, una volta e per tutte.
Il cambiamento che ci serve
"C'è così tanto potere in una storia, e Everyone's Invited ne è una prova straordinaria - ha detto Soma Sara in una recente intervista a Vogue Uk -. Le testimonianze condivise sul nostro sito web e su Instagram hanno scatenato un potente dibattito nazionale. La mia squadra ed io siamo così ispirati dall'incredibile coraggio di ogni sopravvissuto che ha condiviso la sua storia. Anche se le testimonianze sono disperatamente commoventi, questo è stato edificante: sembra un vero momento di cambiamento".
Sì, ha proprio ragione Soma. Inutile nascondersi dietro a un dito, la cultura dello stupro è un fatto globale che merita attenzione. Un'emergenza che ha a che fare con tutti noi, non soltanto con chi ha subito violenza e porta sulle spalle il peso di un'esperienza tanto atroce. Mamme, sorelle, amiche, colleghe, compagne di scuola ma anche padri, amici, compagni, fidanzati, mariti e colleghi. Tutti ne sono coinvolti, direttamente e non.
La violenza di genere non può e non deve diventare un fatto "normale", dobbiamo smetterla di girarci dall'altra parte, come se fosse qualcosa che non ci riguarda. Questo è il messaggio di Soma: cambiare la società, sradicarne atteggiamenti e convinzioni sessisti e, finalmente, liberare il mondo dalle catene della violenza e dell'abuso.