Da sempre Barbie è la bambola più conosciuta e desiderata del globo: nel suo mondo rosa e perfetto coesistono valori universali come amore, amicizia, gioia e ora, ancora di più, inclusività e sebbene abbia compiuto 60 anni, la bionda bambolina è ancora oggi il gioco preferito di molti bambini.
Sarà perché nel suo mondo si può fare praticamente di tutto, dal cucinare manicaretti succulenti e surfare sulle onde più alte, dal fare festa ogni sera ad avere abiti stupendi e guidare auto decappottabili fino a passare dalla colazione alla piscina in un battito di ciglia.
Ma c’è di più: dal punto di vista psicologico molti esperti concordano nel dare a Barbie un ruolo ben più profondo di quello di semplice gioco: con la bionda bambola infatti le bambine possono identificarsi in ciò che vogliono, possono essere pittrici e medici, piloti di auto e imprenditrici. Insomma, dal punto di vista psicologico molti sono concordi nel riconoscere a Barbie un importante ruolo nell’emancipazione femminile delle più piccole.
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Affinché l’identificazione sia ancora più profonda però, è necessario che Barbie rispecchi la realtà del mondo che ci circonda in tutto e per tutto e così, ad un anno di distanza dall’enorme successo del film di Greta Gerwig Barbie, con protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling e dopo la Barbie dotata di apparecchio acustico, Mattel ha deciso di lanciare sul mercato un'altra bambola inclusiva, dedicata questa volta ai non vedenti e "creata nel tentativo di rendere i bambini non vedenti e ipovedenti più rappresentati all'interno della società".
Barbie Fashionista non vedente: le caratteristiche
Secondo quanto riportato da diverse testate e dalla stessa Mattel, la Barbie Fashionista non vedente nasce dalla volontà dei creatori di Barbie di raccontare delle storie ma anche l’inclusione e, in particolare, questa Barbie non vedente nasce dalla collaborazione con l'American Foundation for the Blind, per garantire che il design della bambola rifletta accuratamente la comunità che rappresenta. E dunque inclusività sì, ma senza lasciare nulla al caso, anzi curando nei minimi dettagli ogni elemento.
Lanciata sul mercato da poco, la Barbie Fashionista non vedente è già al centro dell’attenzione: Krista Berger, Senior Vice President di Barbie e Global Head of Dolls, ha raccontato così l’idea di questa speciale Barbie: “È riconosciuto che Barbie è molto più di una semplice bambola; rappresenta l'espressione di sé e può creare un senso di appartenenza. Siamo orgogliosi quindi di introdurre nella nostra linea Barbie Fashionistas la nuova bambola Barbie non vedente, rafforzando così il nostro impegno a creare prodotti che rappresentino l'appartenenza globale e l'inclusività nel mondo delle bambole”.
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A cominciare dalla scrittura Barbie in braille sulla confezione, sono stati fatti degli appositivi test con bambini non vedenti e ipovedenti per dare vita ad una bambola che offrisse un'esperienza di gioco accessibile e soddisfacente per tutti quei bambini che soffrono di cecità o ipovisione. Grazie alla guida dell'AFB, è stato realizzato un abbigliamento tattile caratterizzato da una camicetta rosa satinata e una gonna a balze testurizzata e sono stati aggiunti dei piccoli dettagli come l’elastico in vita, il gancio di chiusura della camicetta e altri piccoli dettagli che permettono ai bambini non vedenti di cambiare facilmente abito, mentre il bastone bianco la rende più realistica possibile e subito riconoscibile.
Questa Barbie fa parte del progetto Fashionistas che, dal 2009, intende promuovere l’inclusività attraverso la creazione di bambole con pelle di tonalità differenti e silhuette diverse affinché tutte le bambine si sentissero rappresentate al meglio.
Prima della Barbie non vedente
Prima di Barbie non vedente sono state infatti create una bambola con una protesi alla gamba, una in sedie a rotelle e un Ken con la vitiligine e Mattel ha stretto una partnership con l'organizzazione americana National Down Syndrome Society per lanciare in un prossimo futuro anche la prima bambola nera con la sindrome di Down.
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Alla notizia del lancio della Barbie per non vedenti la rete si è divisa tra chi la lodato l’iniziativa e chi invece ha un po’ storto il naso perché ritiene che determinate problematiche debbano essere lasciate fuori dal mondo perfetto di Barbie che non dev’essere per forza identico al nostro e, anzi, è bene che mantenga quell’allure di perfezione irrealistica che permette ai bimbi di tutto il mondo di continuare a sognare.