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Deva Cassel sulla salute mentale: «Ecco chi mi ha insegnato il valore della noia»

Deva Cassel primo piano
Deva Cassel presta la voce al personaggio di Ennui (Noia) nel sequel di Inside Out in uscita oggi e, per l’occasione, parla di salute mentale e dell’importanza della noia come emozione per potersi fermare un attimo e riordinare le idee.
 

Giovane, bellissima e con due genitori che non passano di certo inosservati come Monica Bellucci e Vincent Cassel: sì, stiamo parlando proprio di Deva Cassel, professione modella, attrice e ora anche doppiatrice.

Una carriera nata relativamente presto, nel 2019, quando Dolce & Gabbana la scelgono per la pubblicità di un profumo e, da lì, un portone spalancato sul mondo della moda, una passione che Deva condivide con la mamma Monica. Nel 2022 il debutto nel cinema con la parte in La Bella Estate, tratto dal romanzo di Cesare Pavese e ora, dopo red carpet, passerelle e le copertine dei più importanti magazine, Deva Cassel si cimenta come doppiatrice in Inside Out 2, il sequel del film uscito nel 2015 e vincitore dell'Oscar come Miglior Film d'Animazione l'anno successivo.

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Nel film della Disney-Pixar, Deva Cassel interpreta la voce di Ennui, ovvero Noia, una delle emozioni che compaiono nella mente della protagonista Riley alle prese con l’adolescenza insieme a Gioia, Rabbia, Disgusto, Tristezza e tante altre emozioni che fanno parte della vita di ogni teenager.

Intervistata in occasione della presentazione di Inside Out 2, Deva ha raccontato un po’ di sé in riferimento a questa parte che dovrà interpretare, ma soprattutto su quale sia la sua visione della Noia: «Sono cresciuta con mamma che mi diceva di annoiarmi perché la noia è positiva. Inizialmente non sapevo a cosa servisse, poi crescendo ho capito che serve il tempo per fermarsi e riordinare le idee», ha raccontato Deva.

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Inside Out 2 affronta infatti l’importante tema della salute mentale negli adolescenti, un focus estremamente importante e di grande attualità: «Parliamo di salute mentale e accettazione di sé durante il periodo adolescenziale. E questa è una grande opportunità: il primo film ha consentito ai bambini di parlare delle emozioni. Nel sequel espandiamo questo mondo con emozioni più complesse. E non è vero che i bambini non le comprendono, anzi a volte sono meglio degli adulti» hanno dichiarato infatti i filmaker, aggiungendo di essere stati seguiti per tutta la durata della lavorazione del film da un team di psicologi che hanno controllato che tutto andasse nella direzione corretta.

L’adolescenza d’altronde è una delle tappe più difficili ed insidiose nella vita di ogni persona, ma come ha vissuto la sua adolescenza Deva Cassel? La giovane modella ha raccontato di aver affrontato l’adolescenza «In una famiglia dove tante persone hanno avuto tante aspettative su di me. I miei genitori, però, mi hanno sempre insegnato che l’importante è essere vera con me stessa. E così provo ad esserlo e a rispettare i miei desideri».

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Dunque un’adolescenza serena dove Deva ha potuto esprimersi al meglio senza soccombere alla notorietà dei propri genitori e a tutti i cliché riguardanti l’essere una Nepo Baby che spesso affliggono i “figli di”, come era successo anche a Hailie Jade, figlia di Eminem.

Anche Deva però, com’è normale che sia, a volte ha dei momenti in cui pensa a quanto sia diversa la sua vita rispetto a quella di una ragazza comune e in una recente intervista rilasciata a La Repubblica ha dichiarato «A volte ammetto che mi piacerebbe poter trascorrere del tempo in incognito e mi chiedo come sarebbe stata la mia esistenza se i miei genitori non fossero stati due persone così famose. Ma lo sono: non posso farci niente. La mia vita è questa» ha concluso saggiamente la giovane modella.

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