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Emilia Clarke, gli aneurismi cerebrali e l’impegno sociale: “Sono viva per miracolo”

Emilia Clarke primo piano

Emilia Clarke, volto iconico de Il Trono di Spade, torna a parlare dei due aneurismi avuti, della paura di non farcela e dell'associazione fondata a sostegno delle vittime di lesioni cerebrali.

Quando si parla di Emilia Clarke i fan de Il Trono di Spade non possono non pensare subito al suo ruolo più celebre, quello di Daenerys Targaryen nella celebre serie televisiva della HBO, anche se l’attrice britannica è stata protagonista di tante altre pellicole di successo e ha recitato anche in teatro.

Il suo talento e la sua tenacia l’hanno resa un’interprete di successo, ma il suo percorso professionale ed umano non è stato affatto rose e fiori.

In una recente intervista pubblicata su Pop Culture, in cui si riprendono le dichiarazione rilasciate durante il programma televisivo Big Issue, Emilia Clarke è infatti tornata a parlare dell’impatto che hanno avuto sulla sua vita i due aneurismi avuti nel 2011 e nel 2013, il primo arrivato proprio durante le riprese de Il Trono di Spade e il secondo accaduto mentre stava recitando a teatro nel musical Colazione da Tiffany.

Entrambi gli aneurismi sono stati un duro colpo per l’attrice che ha avuto ripercussioni fisiche e psicologiche molto serie, tanto da dichiarare di aver avuto seri dubbi su se stessa e sulla sua carriera: «La prima paura che abbiamo avuto tutti è stata: 'Oh mio Dio, verrò licenziata? Verrò licenziata perché pensano che non sono in grado di portare a termine il lavoro?'» ha dichiarato in tutta onestà Emilia Clarke nell’intervista, ammettendo di aver pensato per prima cosa proprio alla sua carriera, ancora forse shockata da quanto le stava accadendo.

Lo stress di quel periodo della sua vita era tale che Emilia aveva temuto, ad un certo punto, che avrebbe subito un'altra emorragia cerebrale a causa della pressione a cui era sottoposta mentre recitava davanti a migliaia di persone e telecamere. E ricorda di aver pensato in quel momento: «Beh, se devo morire, è meglio che muoia in diretta TV».

L’emorragie cerebrali avute l’avevano costretta a delicati interventi chirurgici che avevano richiesto poi una lunga riabilitazione, ma dopo l'ultimo episodio l’attrice si era ripresa completamente.

Tuttavia, a testimonianza di quanto passato e sentendosi una miracolata, Emilia Clarke ha voluto fare qualcosa di concreto e così, insieme a sua mamma Jenny, ha lanciato l'associazione SameYou che sostiene chi soffre di patologie cerebrali e neurologiche.

Sul suo profilo Instagram l'attrice ha anche condiviso un video in cui parla del progetto proprio insieme a sua madre.

https://www.instagram.com/p/C1nGESOsZbW/?hl=it

Intervistata dalla BBC infatti, Emilia aveva raccontato di essere viva per miracolo: «C'è una parte del mio cervello che ad oggi non funziona più, è stupefacente che io sia in grado di parlare e di vivere la mia vita normalmente. Faccio parte di quella piccola, piccola minoranza di persone che riesce a sopravvivere a tutto questo. Mi dico: questo è ciò che sei. E questo è il cervello che ti rimane. Così è inutile continuare a pensare a come sarebbe potuto essere, perché ciò che hai è grandioso e puoi far funzionare tutto» aveva dichiarato in quell’occasione visibilmente emozionata.

Dal 21 febbraio poi Emilia Clarke è ufficialmente Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico, un'onorificenza che viene assegnata a coloro che si sono distinte in ambito sociale o filantropico con progetti di valore e che le è stato assegnato dal Principe William.

Infine, non tutti sanno che l’attrice soffre anche di ADHD praticamente da sempre: l’ADHD è un disturbo da deficit di attenzione, iperattività e incapacità di concentrarsi che si manifesta generalmente prima dei 7 anni d'età e che all’attrice fu diagnostico già da bambina.

Nonostante i numerosi ostacoli personali incontrati nel corso della sua vita dunque, Emilia Clarke è l’esempio vivente di come il talento, la determinazione e la forza di volontà possano fare miracoli.

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