Sono passati esattamente 20 anni: era il 2004 quando nelle sale cinematografiche di tutto il mondo usciva il film Catwoman interpretato per la prima volta da Halle Berry.
Per celebrare questo importante traguardo l’attrice ha deciso di pubblicare sul suo profilo Instagram degli scatti che la ritraggono seminuda, coperta solo da due dolcissimi mici neri, con l’immancabile mascherina da gatta sugli occhi. A commento delle immagini Halle ha scritto:
«E ANCORA... miao!
Sono passati 20 anni oggi da quando ho avuto l’onore di dare vita a questo personaggio iconico. Lei sarà sempre vicina al mio cuore e io sarò per sempre Patience Phillips aka CATWOMAN! Grazie @missjee79! Quando queste bellezze nere si sono presentate nel mio cortile alla ricerca della loro madre, Jee ci ha aiutato durante il processo di salvataggio. Per sempre grata!» facendo chiaramente capire alla rete che i gatti immortalati negli scatti sono i suoi e che il rapporto di affetto profondo che si vede con loro in foto è assolutamente autentico.
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Le reazioni della rete al post di Halle Berry
La rete però si è subito divisa tra chi ha mostrato apprezzamento per gli scatti e l’ha ringraziata per aver ricordato questo anniversario e chi, invece, ha iniziato ad attaccarla accusandola di essere “vecchia” e di “cercare solo attenzioni”, forse dimenticando completamente che l'attrice ha 57 anni e che sono passati ben 20 anni da quando interpretava il ruolo di Catwoman. Altri l’hanno addirittura definita “creepy” e “disperata”, lamentando l’utilizzo dei gatti per degli scatti pubblicitari e chiedendo di lasciarli in pace.
Catwoman: il flop del film e gli attacchi a Halle Berry
Quando uscì nelle sale il film fu un flop e in quell’occasione Halle Berry era finita nel fuoco incrociato dei detrattori che non le avevano risparmiato critiche feroci: la pellicola infatti era stata bersagliata sia dal pubblico, sia della critica tanto da guadagnarsi addirittura il titolo di Peggiore Film ai Razzie Awards, con la stessa Halle Berry invitata ad accettare il poco lusinghiero titolo di Peggiore attrice.
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Ora, a 20 anni dall’uscita del film, l’attrice Premio Oscar è tornata a ricordare quei momenti, ammettendo di non aver gradito gli attacchi personali ai quali era stata sottoposta: «È stato come se fosse stato un fallimento di Halle Berry, ma io non ho fatto quel film da sola. Dopo tutti questi anni porto ancora il peso di quel fallimento» ha dichiarato la star a Entertainment Weekly. E ha proseguito raccontando «Ho odiato che tutta la colpa sia stata riversata su di me. Ancora oggi non sopporto quando si dice che sia stato un mio fallimento. Dopo 20 anni, ho ancora una carriera. È solo parte della mia storia. Va bene così, ho avuto altri fallimenti e altri successi. La gente ha le sue opinioni, anche se alcune fanno più rumore di altre. Ad ogni modo, si va avanti» ha concluso saggiamente l’attrice.
Ma Halle non si è fermata qui e ha proseguito facendo riferimento anche agli attacchi subiti perché donna di colore: «In quanto donna nera, sono abituata a portare la negatività sulle spalle, a combattere, ad essere un pesce che nuota controcorrente da sola. Sono abituata a sfidare gli stereotipi e a trovare una via d'uscita dal nulla... Non mi ha fatto deragliare perché ho combattuto come donna nera per tutta la mia vita. Un po' di cattiva pubblicità per un film? Non mi è piaciuto, ma non ha fermato il mio mondo e non mi ha allontanato da ciò che amo fare» ha raccontato Halle che negli anni a seguire ha interpretato tanti altri ruoli di successo.
Non solo, all’epoca anche il costume di Catwoman era finito nel bersaglio delle critiche perché, rispetto alle interpretazioni del passato in cui l’iconico personaggio indossava una tuta intera, nel film della Berry l’attrice aveva il corpo molto più scoperto e la maschera era stata completamente rinnovata.
A tal proposito Halle Berry ha dichiarato «I fan erano arrabbiati per il costume. Era qualcosa di diverso. Perché continuare a rifare Catwoman se non si ha intenzione di rischiare e portare qualcosa di diverso? Il bello è che era più adatto alla mia versione di lei, al mio corpo, a chi ero e alla mia sensibilità. Gli uomini, storicamente, hanno grandi franchise che ruotano intorno a loro", ha proseguito l’attrice "Questa era un'opportunità per essere lungimiranti, spingendo il limite per le donne. Perché non possiamo avere il nostro film di supereroi che ruota intorno a noi e al nostro universo?».
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Insomma, se è vero che “bene o male purché se ne parli”, Catwoman è riuscita nell’intento perché dopo ben 20 anni il film riesce ancora ad accendere gli animi.