Lo sport è una passione per molti, ma per alcuni diventa un'ossessione, tanto da sfogare rabbia e frustrazione quando la propria squadra o atleta del cuore perde o non raggiunge gli obiettivi sperati. Gli haters, purtroppo, si sa esistono in tutti gli ambiti e si fanno notare per la loro ira veemente, espressa attraverso messaggi razzisti, sessisti e perfino minacce. Questo fenomeno non è limitato al calcio, come molti potrebbero pensare, ma colpisce vari sport. Ora potrebbe venire in soccorso di qeuesta situazione l'intelligenza artificiale.
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In risposta a questa minaccia sempre più in crescita, l'organizzazione del torneo di Wimbledon ha deciso di proteggere i propri atleti con l'aiuto dell'intelligenza artificiale. Il software Threat Matrix, sviluppato dalla società inglese Signify, monitora i profili social dei tennisti, individuando e segnalando minacce, insulti razzisti e sessisti in ben 35 lingue diverse. Affiancato da un team di monitoraggio umano, il software garantisce una protezione completa e aiuta ad analizzare il sentiment dei commenti. In caso di contenuti offensivi, lo staff di Wimbledon contatterà direttamente i giocatori coinvolti, decidendo se segnalare gli abusi alle piattaforme social o, nei casi più gravi, alle autorità competenti.
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Uno studio di Signify ha rivelato che il 2022 è stato un anno particolarmente attivo in termini di abusi e violenza verbale online. Un tennista su quattro è stato vittima di haters online, con molte donne tra le vittime. Come la tennista Harriet Dart, che ha recentemente partecipato agli Open di Roma. Harriet aveva affrontato una gara molto dura, terminata con una sconfitta e scatenando l'ira degli haters che l'hanno bombardata di insulti e odio. Indignata, Harriet Dart ha pubblicato gli screenshot delle minacce e degli insulti ricevuti.
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Il caso di Harriet Dart è solo uno dei tanti. Molte altre atlete hanno deciso di abbandonare i social a causa del clima di odio. Tra queste ci sono le campionesse Emma Raducanu e Naomi Osaka, che hanno chiuso i loro account social a causa delle continue minacce. Questi esempi evidenziano quanto il fenomeno degli abusi online sia diffuso e devastante non solo per gli atleti ma per il settore dello sport in generale.
Per fortuna, grazie alla sperimentazione di questo software di intelligenza artificiale, anche il torneo di tennis US Open verrà "protetto" dagli haters e gli organizzatori sportivi sperano si possa ampliare anche ad altri sport.
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