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Jasmine Paolini e la rivincita sui body shamer: «L’altezza non è un problema»

jasmine paolini primo piano
La tennista dei record finalmente si prende la rivincita su chi non credeva in lei per via dell’altezza: «Quello che ho è quello che è ed è incredibile essere arrivata fin qui con i miei 160 centimetri».

Essere una tennista di fama mondiale e, cosa ancora più importante, essere entrata nella storia grazie alla semifinale di Wimbledon: ebbene sì, a soli 28 anni Jasmine Paolini è la prima azzurra a raggiungere questo ambito traguardo sull’erba. Nessuna prima di lei era arrivata a tanto e inquesto modo si pone di fatto tra le migliori tenniste italiane di sempre, dopo campionesse come Pennetta e Schiavone. Ma Jasmine Paolini ha dovuto fare i conti con il body shaming per la sua altezza.

Con la storica vittoria 6-2, 6-1 la tennista ha infatti battuto l’americana Emma Navarro garantendosi l’accesso alle semifinali di Wimbledon, uno dei tornei più importanti dello Slam: ora però l’aspetta un altro importante step: battere la croata Donna Vekic e arrivare alla finalissima. 

A vederla così, vincente e sorridente, verrebbe da pensare che Jasmine sia l’emblema della forza e della caparbietà, perché senza valori come questi è difficile raggiungere certe vette. Eppure anche lei nasconde le sue fragilità ed è passata sotto il tritacarne del body shaming.

Cosa si potrebbe criticare ad una giovane donna che sta portando alto il nome del tennis italiano al femminile nel mondo?

Non potendo criticare altro ci si è attaccati a quello che è la sua caratteristica fisica più visibile: l’altezza. Jasmine infatti raggiunge 1,63 cm e dunque viene criticata perché considerata "bassa" per essere una tennista. Ma le sue dimensioni contenute finora non hanno rappresentato di certo un problema sul campo di gioco, dove la campionessa riesce comunque ad imprimere forza ai colpi e a mantenere velocità e potenza.

Jasmine Paolini e l'altezza: «So quali sono le mie armi, quindi non ho problemi»

Nonostante la sua bravura i body shamer sono riusciti a trovarle l’unico difetto al quale appigliarsi, riuscendo a creare un problema laddove non c'era. Jasmine comunque non si è mai tirata indietro nel parlarne e in una intervista ha dichiarato «L’altezza non è un deficit enorme. Nei tornei ci sono anche delle giocatrici non troppo alte. Ha i suoi pro e i suoi contro, come ogni cosa. Mi chiedo soltanto come servirei se fossi più alta. Forse lo farei un po’ meglio ma sarei meno agile».

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In sua difesa è arrivato anche l'allenatore Renzo Furlan che, fiero del percorso di Jasmine, riguardo alla questione dell’altezza ha dichiarato: «È vero che anche tra le donne adesso ci sono giocatrici alte e potenti, ma la tecnica è decisiva. È la tecnica che fa viaggiare la palla e la sua va molto veloce. In più è agile e molto elastica», chiudendo così una diatriba davvero superflua.

Quella di Jasmine è senza dubbio una grande rivincita, uno smacco per tutti coloro che non scommettevano su di lei proprio per la sua statura minuta e che pensavano non sarebbe mai riuscita a raggiungere certi risultati.

Intervistata solo un paio di mesi fa su Puntodebreak la tennista aveva dichiarato «Sto giocando bene, mentalmente sono cresciuta molto, mi sto adattando a giocare a questi livelli. Penso semplicemente al presente, all’adesso. Questi sono momenti molto speciali, imparo da ogni evento a cui partecipo, da ogni tipo di rivale che affronto».

Poi riguardo all’altezza Jasmine Paolini aveva aggiunto: «È difficile, è difficile…  Ogni giocatore ha dei tiri e delle sue cose positive, ma a volte non è facile quando passi davanti a queste giocatrici, sembra che tu sia meno di loro, sono tutte molto grandi e io sono piccola. Rybakina, Sabalenka… non c’è modo di paragonarci. Ma va bene così, rimarrò sugli aspetti positivi, so benissimo quali sono le mie armi, quindi non ho problemi. Essere più alta mi aiuterebbe a ottenere un servizio migliore, ma non mi preoccupa. C’erano molte persone che vedevano la mia altezza come un problema per essere una tennista, ma a me non importava, non avevo mai prestato attenzione a quei commenti. Quello che ho è quello che è, è incredibile essere arrivata fin qui con i miei 160 centimetri» dimostrando ancora una volta come la questione dell’altezza non rappresenti minimamente un problema per lei.

Il percorso verso la consapevolezza di Jasmine Paolini

Almeno non più, anche se il percorso per arrivare a tanta consapevolezza e fiducia nelle proprie potenzialità non è stato immediato: «Attorno ho sempre avuto chi mi diceva che potevo fare bene, ma io ci credevo e non ci credevo. Ho avuto bisogno di tempo. Di toccare con mano quello che potevo fare» ha raccontato infatti Jasmine in un'altra intervista a La Stampa.

Una campionessa fuori e dentro il campo che lancia un messaggio di body positivity e di accettazione di sé: ognuno può fare piccoli miracoli, a prescindere dai limiti veri o presunti.

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