Una vittoria storica perché, prima di lei, nessuna aveva raggiunto questo importante traguardo: stiamo parlando di Karla Sofía Gascón, la prima persona transgender ad essere premiata nella storia di Cannes come migliore attrice. Una vittoria davvero importante per la spagnola che ha recitato nel musical tutto al femminile “Emilia Pérez” del regista Jacques Audillard insieme a Adriana Paz, Zoe Saldana e Selena Gomez, una commedia musicale brillante e anticonformista che è stata insignita di un riconoscimento collettivo che segna davvero uno spartiacque nella storia del Festival del Cinema.
Emilia Pérez affronta infatti il tema lgbtq+ attraverso la storia di Manitas Del Monte, un narcotrafficante messicano che sente il desiderio di redimersi e cambiare vita, cambiando così anche genere.
Ad interpretarlo proprio Karla Sofía Gascón, portavoce della lotta contro gli stereotipi di genere, felice di poter interpretare un ruolo che affronta temi a lei cari e che lancia un messaggio di speranza di un reale cambiamento di mentalità nelle persone.
Annunciata da Pierfrancesco Favino, l’interprete è salita sul palco super emozionata, dichiarando subito che la femminilità è completa realizzazione di sé. “Abbiamo tutti la possibilità di migliorare, perciò cambiate anche voi!” ha dichiarato la neopremiata che ha poi proseguito: "Dedico il premio a tutti gli attori e alle attrici che fanno tanta fatica ogni giorno, che bussano a porte che non si aprono. Lo dedico a tutte le persone trans che soffrono e che hanno sofferto. Voglio che queste persone credano che sia possibile migliorare, cambiare in meglio. A chi soffro, dico loro: è tempo di cambiare. Questo film è un messaggio di speranza" – ha detto Karla Sofía Gascón palesemente commossa.
Una sfida assolutamente non facile da vincere e dal finale non scontato, soprattutto se si pensa che l’attrice spagnola ha iniziato la sua transizione di genere all'età di 46 anni, nel pieno della sua maturità e con convinzione, affrontando a testa alta tutte le difficoltà - e non sono state poche - che ha incontrato sul suo cammino.
Oggi, a 52 anni, Karla Sofía può sicuramente gioire del traguardo storico raggiunto e difatti, intervistata dopo la premiazione, ha dato seguito al discorso intrapreso sul palco di Cannes dicendo: "Ci sono molte persone che ci odiano semplicemente per il fatto di esistere, quindi penso che questo premio sia un passo avanti, penso sia meraviglioso" lanciando così un messaggio di speranza e di cambiamento che vale oro in tempi in cui ancora il mondo fatica a stare dietro al concetto di amore universale senza limiti e barriere, soprattutto mentali.
Erano ben 17 i film a tema LGBTQIA+ a concorrere a Cannes 2024 insieme a Emilia Pèrez per vincere la Queer Palm, assegnata dalla giuria presieduta da Lukas Dhont che ha dichiarato "Mi sento incredibilmente onorato di essere il presidente della giuria della Queer Palm. Il cinema queer trascende, sovverte, interroga e stupisce. È un atto di liberazione. Una ricerca di autenticità. Un esercizio di sincerità".
In gara anche l'atteso Marcello Mio, diretto da Christophe Honoré, che mette a tacere un altro tema molto diffuso nel mondo del cinema, quello delle Nepo Baby con una strepitosa Chiara Mastroianni nei panni del celebre padre.