Lana Del Rey è tornata e lo ha fatto con il consueto stile sadcore e intimista che la contraddistingue, lo stesso che ha fatto innamorare milioni di fan e l’ha resa una delle artiste più osannate degli ultimi anni. Proprio ieri la cantante si è esibita a Milano, in occasione degli I-Days, nella sua unica tappa del tour italiano, davanti a 67mila persone. Un concerto intimo, ricco di fascino e per nulla spettacolarizzato, dove ha cantato alcuni dei suoi più grandi successi, ma anche alcune delle hit del suo nuovo album uscito lo scorso Marzo dal titolo Did You Know That There's a Tunnel Under Ocean Blvd.
Potrebbe sembrare lo scenario tipico di una grande voce che ha fatto carriera e sta raccogliendo i meritati successi, ma con Lana Del Rey tutto è diverso. Chi conosce la sua storia non può che rimanere coinvolto profondamente dagli ostacoli che l’artista ha dovuto superare e dalla sua capacità di rinascere dalle ceneri, proprio come una fenice.
Depressione, attacchi di panico e dipendenze: le ombre di Lana Del Rey
“La scelta coraggiosa sarebbe stata scomparire” aveva rivelato solo qualche anno fa Lana Del Rey intervistata dal Daily Star: la cantante, infatti, ha attraversato momenti di grande sconforto e difficoltà durante i quali si è sentita una fallita e ha pensato seriamente di mollare tutto e ritirarsi per sempre.
“Non dimentico mai l'abisso, quei momenti in cui niente funzionava, in cui stavo seriamente pensando di smettere. C'era davvero una sensazione di fallimento. Ma - aveva continuato - non avevo altra scelta che proseguire perché non so fare altro”. Proprio come accaduto a Billie Eilish, artista che Lana ama molto, la cantante newyorchese ha dovuto affrontare non pochi periodi di buio durante la sua vita, dovuti principalmente alle dipendenze e ai problemi di salute mentale. Lo spirito malinconico che pervade le sue canzoni dall’allure decadente dunque, non hanno nulla di costruito, ma sono il frutto delle sue lotte esistenziali.
Durante l’adolescenza l’artista ha iniziato a soffrire di una forte dipendenza dall'alcol, cosa che spinse i suoi genitori a mandarla all’età di 14 anni in un collegio nel Connecticut. Ma ha dovuto vedersela anche con problemi di salute mentale come attacchi di panico e depressione di cui ha iniziato a soffrire già da ragazzina. Nel 2014, intervistata da The Guardian, Lana aveva dichiarato "Vorrei essere già morta" destando non poco scalpore e facendo riaffiorare tutte le sue ombre che ancora oggi, in parte, aleggiano sulla sua figura. Pochi anni fa, invece, Lana aveva iniziato a raccontarsi sul suo profilo instagram sotto forma di poesie e versi, scrivendo "A volte ho paura che la mia sofferenza possa essere troppo grande/ e che un giorno mi dovrete aiutare a gestirla."
Insomma, una sofferenza interiore profonda che la cantante non ha mai neanche provato a nascondere, in totale trasparenza e coerenza con la sua musica estremamente limpida nonostante la sua complessità.
Lana Del Rey: dal bodyshaming alla rinascita
Come se le ferite dell’anima di Lana non fossero abbastanza, ad un certo punto della sua carriera l'artista ha dovuto lottare anche contro il bodyshaming, subìto – come tante artiste prima e dopo di lei – a causa del suo aumento di peso.
Paparazzata in giro per Los Angeles nel 2022, l’artista di Born To Die era apparsa ben lontana dall’immagine che i fan avevano di lei e ben distante dagli assurdi canoni stereotipati imposti dai social. Subito era partito un tam tam mediatico sui suoi chili in più e, tra le tante frecciatine nei suoi confronti non erano mancate quelle della cantante americana Azealia Banks con cui Lana aveva litigato nel 2018, che l'aveva accusata di essere ingrassata per colpa dei medicinali che assumeva.
Oggi però Lana Del Rey sembra rinata e, messi da parte (almeno per ora) i suoi fantasmi interiori, si gode questa ritrovata vena artistica, ma senza spettacolarizzare nulla, mantenendo intatto il suo glamour essenziale e dalla vena noir.