A pochi giorni dal termine della 87ª edizione di Miss Italia e dalla proclamazione della vincitrice, Ofelia Passaponti, il dibattito sui social si è riacceso. Molti utenti criticano la sua partecipazione, sostenendo che il concorso continui a spettacolarizzare il corpo femminile, riducendolo a un'esposizione e sminuendo il valore della donna. Sotto a qualche post si legge:
"Sei l'emblema dell'esibizione della carne che umilia le donne"
Le polemiche, seppur tocchino anche Ofelia, in realtà si concentrano sull'obiettivo del concorso ritenuto superficiale e veicolo di messaggi diseducativi quale il giudizio della bellezza estetica. Questo approccio è visto come distante dai valori moderni di inclusività e promozione della diversità, che si cerca di trasmettere alle nuove generazioni.
Sebbene il format abbia subito alcune evoluzioni cercando di stare al passo coi tempi, Miss Italia, un tempo il concorso di bellezza per eccellenza, ha perso parte del suo prestigio. In questa edizione le finaliste, ad esempio, non sfilano più in costume da bagno, ma in abito lungo. Durante la conferenza stampa, le concorrenti hanno indossato una camicia bianca, simbolo di eleganza e, secondo Patrizia Mirigliani, di rivoluzioni silenziose. Come da lei spiegato:
“Non sono solo un simbolo di eleganza: indossare la camicia porta con sé una storia fatta di rivoluzioni silenziose. La camicia è un capo senza tempo che ha attraversato epoche e culture, diventando emblema di potere e resistenza.”
Ma questo non è bastato per attirare nuovamente il pubblico che un tempo acclamava questo tipo di kermesse. Sui social, soprattutto tra i giovani, prevale un forte disinteresse per questo tipo di eventi, con molti che si schierano apertamente contro concorsi come Miss Italia. Di conseguenza, ci si chiede chi, oggi, desideri ancora partecipare e con quale obiettivo. Un tempo, il concorso rappresentava una via per ottenere premi in denaro, spesso usati come dote, o per entrare nel mondo dello spettacolo.
Ma oggi, è davvero necessario continuare con questo format, o sarebbe più opportuno un re-branding di Miss Italia che rifletta i cambiamenti del ruolo della donna nella società moderna? Per qualcuno invece sarebbe semplicemente da abolire poiché è proprio il concetto di competizione "estetica" che stona con la sensibilità moderna della società.
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